Santena, Premio Cavour 2012, l’intervento di Fiorenzo Alfieri

Santena – 23 settembre  2012 – Tra le autorità intervenute alla cerimonia di consegna a Carlin Petrini del Premio Cavour 2012 c’era Fiorenzo Alfieri, in rappresentanza della Fondazione Cavour. Ecco il discorso che ha pronunciato giovedì scorso.

«Buonasera. Io sono qui a rappresentare il presidente della Fondazione Cavour Nerio Nesi – ha esordito Fiorenzo Alfieri –; come sapete Nesi è stato, è, e continua a essere una figura fondamentale per l’impesa che qui dobbiamo portare avanti e che in parte è già stata portata avanti. E cioè non soltanto la conservazione, ma la valorizzazione di questo patrimonio che è di proprietà della città di Torino. Io me ne occupavo, in quanto assessore alla Cultura, fino allo scorso anno e in quel ruolo facevo parte anche del cda; ero vicepresidente della Fondazione, insieme al collega alla Cultura della Regione Piemonte. Poi, quando ho finito di fare l’assessore, bisognava sostituirmi e il sindaco Piero Fassino ha pensato bene di sostituirmi con me stesso e mi ha proposto di continuare a rappresentare la città nella Fondazione.  Io l’ho fatto molto volentieri perché si è formato veramente un gruppo molto convinto che aveva l’intenzione di mettere finalmente a posto questo patrimonio».

Fiorenzo Alfieri ha continuato così: «Non riguarda esattamente il tema di oggi, ma approfitto dell’occasione per informare su quanto succederà a breve nel complesso cavouriano santenese. Fra pochissimo tempo qui non sarà così facile girare perché si apriranno due cantieri. La partenza dei lavori è prevista all’inizio della primavera del 2013. Fortunatamente nei mesi scorsi si è riusciti ad avere finanziamenti significativi, ognuno intorno a 5 milioni di euro, cifre davvero cospicue.  Uno dei finanziamenti arriva tramite la Regione Piemonte, attraverso fondi europei e sarà utilizzato per gli interventi più strutturali, soprattutto sulle ex scuderie e anche sul castello. Poi, abbiamo avuto una fortuna ancora maggiore – e abbastanza inaspettata – quella di riuscire a entrare nei finanziamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia. Siamo entrati in quei pochi interventi che il governo ha previsto, se vogliamo abbastanza in ritardo».

«Quasi alla fine del 2011 – ha detto Fiorenzo Alfieri – il presidente della commissione nazionale per i festeggiamenti, Amato, ha fatto una scelta importante, decidendo di finanziare poche cose, ma molto significative. Si tratta di opere che resteranno anche dopo la fine delle celebrazioni per il 2011. E una delle scelte più importanti ha riguardato proprio Santena: qui c’è Camillo Cavour, anche fisicamente. Un luogo più significativo di questo  non si poteva trovare.  E allora l’altro finanziamento sarà in parte anche destinato ad aspetti strutturali, ma avrà soprattutto l’obiettivo di trasformare questo luogo in una moderna casa museo. Sarà uno di quei posti che si visitano volentieri perché sono sorprendenti, con l’utilizzo di nuove tecnologie per comunicare in maniera coinvolgente e niente affatto polverosa, stanca, statica e poco attrattiva. Quindi la casa museo dedicata a Cavour sarà molto importante, innanzitutto per le scuole, per i giovani, ma anche per tutti i cittadini e non soltanto per gli italiani. La gente verrà qui e sarà aiutata a ritrovarsi in una epoca e in un momento ormai così lontano, ma così significativo per noi. Questo è lo sforzo che abbiamo cercato di fare. Far sì che non soltanto si metta a posto la struttura, ma davvero diventi un punto di riferimento, un po’ come sta succedendo già oggi con la Venaria Reale. Si dovrà rendere Santena un posto dove non puoi non andare.  Oggi molti non sanno neanche che Santena esiste e, purtroppo, tanti non conoscono che Cavour è sepolto qui.  Occorrerà fare in modo che Santena diventi un luogo indispensabile, che vale la visita e che non potrà più essere sottovalutato. Dal punto di vista dei tempi i due interventi andranno avanti parallelamente».

«Come ho detto i lavori cominceranno nella primavera del prossimo anno – ha spiegato Fiorenzo Alfieri – e dovrebbero terminare  in un paio di anni, in vista del 2015 quando, vicino a  noi, ci sarà l’expo mondiale, a Milano. Il nostro obiettivo è poter annoverare Santena tra le tante offerte che la città di Torino potrà mettere a disposizione dei visitatori.  Per allora sarà terminato il nuovo museo Egizio.  Torino sta preparandosi a poter dire a chiunque venga nel 2015 a Milano che la città delle Mole può offrire tutto il suo patrimonio più alcune chicche: ad esempio, accanto al museo Egizio potrebbe esserci il castello di Santena».

«Visto che con il Premio Cavour 2012 la Fondazione, insieme agli Amici, ha fatto la scelta a favore di Carlin Petrini – ha aggiunto Fiorenzo Alfieri – non posso che sottolineare e ribadire un aspetto che, anche in quanto amministratore della città di Torino con delega alla Cultura, al turismo, alla valorizzazione della nostra città, mi sta particolarmente a cuore anche personalmente. Con Carlin ci conosciamo da tantissimo tempo e, in questa occasione, va detto che è stato veramente uno dei primi, forse il primo, ad avere capito che non era più accettabile lo stereotipo che nel nostro territorio – in particolare la nostra città, ma alla fine un po’ tutto il territorio, compresa la nostra Regione Piemonte – aveva senso fare soltanto delle automobili, della industria manifatturiera. E questo, se ci pensate, è particolarmente folle in un territorio come il nostro che, per secoli,  era l’unico Stato indipendente. C’era una grande capitale, di taratura europea, piena di opere d’arte, di spazi anche urbani straordinari, circondata da un territorio fra i migliori del nostro Paese – e quindi del mondo – dal punto di vista enogastronomico. E non dimentichiamo, come dice sempre Carlin, che l’enogastronomia è l’unica cosa che conta. E’ la condizione per l’esistenza; il cibo è l’unica cosa che diventa il nostro corpo. Nonostante fossimo fortissimi su questo versante noi invece abbiamo fatto passare la notizia che Torino era una città industriale, piena di fumo e di nebbia».

Fiorenzo Alfieri ha ricordato: «Quando anni indietro l’allora sindaco di Torino Valentino Castellani è andato in Francia a promuovere la città la direttrice della più importante rivista francese di turismo dopo la presentazione ha detto che lo ringraziava perché era da vent’anni che quando preparava la rivista per l’estate si rivolgeva a tutti coloro che volevano venire in Italia spiegando come si faceva ad evitare di passare da Torino. Dopo avere sentito la presentazione di Castellani la giornalista ha promesso che non l’avrebbe mai più scritto quel consiglio. Allora eravamo ben prima delle olimpiadi invernali svolte a Torino e il progetto di promozione è andato molto avanti. E  meno male che lo abbiamo portato avanti perché se ci fossimo fermati gli effetti della crisi oggi colpirebbero ancora più duramente. Tutto sommato sono già parecchi anni che abbiamo capito che bisognava cambiare rotta e occorreva valorizzare tutto quello che avevamo, non accettando più i vecchi stereotipi. E questo, Carlin Petrini è quello che l’ha capito per primo. E, per quanto riguarda Torino, Carlin ha sempre capito che una Regione è forte se è forte la capitale: non a caso il Salone del Gusto si è sempre tenuto a Torino. Slow Food è un movimento soprattutto piemontese, collocato in particolare nelle Langhe, ma Carlin ha sempre capito che senza una capitale forte anche la Regione sarebbe stata meno significativa. Possiamo dunque dire che la riscossa che la città di Torino, come tutto il Piemonte, hanno portato avanti in questi anni ha visto in Carlin Petrini proprio quello che tutto questo l’ha capito per primo. E quindi credo che più meritato di così questo riconoscimento non poteva essere. Grazie».

**

blog www.rossosantena.it

©riproduzione riservata