Santena – 10 novembre 2012 – Il Movimento 5 Stelle ripresenterà in consiglio comunale la mozione che chiede il ritorno a destinazione agricola per i terreni della zona Masseria. Ecco quanto affermato da Gigi Tosco durante il recente incontro pubblico con i cittadini.
Gigi Tosco ha spiegato: «Questa mozione è stata presentata in consiglio comunale a fine settembre. La richiesta faceva parte del programma elettorale del Movimento 5 Stelle: e cioè il ritorno della zona Masseria a destinazione agricola. La mozione è stata rinviata. La zona Masseria è attigua al parco. E’ abbastanza estesa, tanto quanto il parco ed è ai confini con la Quaglia, borgata ‘mangiata’ dalla zona industriale. Il confine con il concentrico è segnato dalla circonvallazione e a sud c’è una zona destinata all’esondazione. In zona ci sono parecchi pozzi di captazione che riforniscono la collina di Chieri».
«Il corpo unico di questa zona – ha aggiunto Gigi Tosco – ha creato sempre parecchi appetiti, più o meno leciti. Negli anni Sessanta si parlava già di costruire una facoltà di Agraria, che si è poi realizzata da altra parte. Attualmente l’area è in mano a due proprietari e non richiede ulteriori suddivisioni: si tratta di un corpo unico che può far comodo diverse speculazioni, che sono state fatte seriamente, a partire dal 1992, con il progetto dell’ospedale francese, un progetto della ditta francese Sias. Il progetto è stato presentato e la convenzione è stata firmata nel 1996: nel documento si parlava di ritorno a destinazione agricola nel caso che, dopo un certo numero di anni, l’ospedale non fosse stato edificato. Non si è fatto nulla, ma non c’è stato il ritorno a zona agricola. Nel 2005 con l’ultimo piano regolatore, uno degli attuali promotori di Essere Santena, Martino Pollone, nelle osservazioni allo strumento urbanistico aveva chiesto che la zona tornasse agricola. La giunta Ghio, con l’assessore Nicotra ha mantenuto la zona a servizi ospedalieri, a struttura sanitaria ospedaliera».
«Il Movimento 5 Stelle ha presentato la mozione – ha detto Gigi Tosco – perché, oltre a quelli elencati, vi sono anche altri motivi di fondamentale importanza che ci fanno ritenere che debba ritornare a destinazione agricola. Come dicevo ci sono pozzi di captazione. In zona poi ci sono alcuni contadini che resistono agli attacchi che arrivano dagli insediamenti artigianali e industriali. Ricordo che se un contadino coltiva pioppi deve mantenersi a 15 metri di distanza dal confine mentre invece i capannoni vengono edificati fino a ridosso del confine. La cementificazione non ha regole. In passato è stato chiesto – sinora invano – di regolare questi aspetti nell’ambito delle norme del piano regolatore».
«Un’altra cosa che ci ha lasciati perplessi è questa – ha detto Gigi Tosco –. In campagna elettorale da Essere Santena sono arrivate tutta una serie di dichiarazioni sul non consumare il terreno agricolo. Poi, a fronte della richiesta di far tornare a destinazione agricola la zona Masseria la maggioranza dice picche perché la variante costa troppo, 100mila euro. Mi chiedo perché non dica chiaramente che non vuole il ritorno a destinazione agricola. Inoltre la maggioranza ha detto che, per far tornare a destinazione agricola la zona Masseria, approfitterà del nuovo piano regolatore che mi sembra al di là da venire. In sostanza, in consiglio comunale di questo problema non se ne è voluto parlare. Hanno deciso di spostare il problema in sede di commissione consigliare. In commissione noi cittadini siamo stati mandati via: non abbiamo potuto assistere ai lavori. Tuto questo è successo mentre questa amministrazione si vanta di avere come motto “Non bussate, le porte sono aperte”. Ci hanno mandati via dai lavori della commissione perché dovevano raccontare una barzelletta: la zona della Masseria non può tornare agricola perché è in arrivo un altro nuovo ospedale. Questa volta non più dei francesi, ma della Regione Piemonte. Tutti sappiamo che la sanità regionale ha un passivo di dieci miliari e deve pagare alle Asl centinaia di milioni di debiti. E poi, ultimamente abbiamo saputo che anche a Moncalieri, nella zona Carpice, volevano edificare un altro ospedale: e si è sempre detto che la struttura di Carpice era alternativa a quella eventualmente prevista a Santena. Sarebbe bene che prima di ventilare l’arrivo di nuovi ospedali almeno si mettessero un po’ d’accordo. Mi chiedo cosa ci sia veramente dietro la notizia dell’arrivo di un nuovo ospedale? Mi chiedo perché la giunta, l’amministrazione comunale non possa prendere in mano la cosa e lavori per far tornare a destinazione agricola la zona della Masseria?».
Gigi Tosco ha chiuso così: «Il Movimento 5 Stelle in questi mesi in più occasioni ha collaborato con l’amministrazione comunale. Il Movimento 5 Stelle non è di destra o di sinistra: è per le cose. E questa è una cosa. E’ inutile vantarsi davanti a Carlin Petrini di Slow food che si intende tutelare il suolo agricolo se poi, quando si presenta l’occasione, si dice che nelle aree verdi costruiamo un ospedale. Come ho già detto ricordo solo che quell’area è soggetta a esondazioni: nel 2009 è stata allagata non solo la strada a sud, ma anche quella al confine nord. Se l’amministrazione comunale non ha il coraggio di decidere potrebbe scegliere di far ricorso a un referendum, chiedendo ai cittadini santenesi di esprimersi in merito. Perché non si vuole chiedere ai santenesi se quell’area deve essere edificabili o meno? Questa è la situazione; alla prossima puntata vedremo cosa succederà. Per intanto il Movimento 5 Stelle ripresenterà in consiglio comunale la mozione per chiedere il ritorno a destinazione agricola dei terreni della Masseria. Vogliamo sentire altre barzellette».
**
©riproduzione riservata