Santena, intervista a Walter Mastrogiovanni

Santena – 9 gennaio  2013 –  Una lunga serie di ringraziamenti e anche qualche risposta ad alcune domande. Questi i contenuti dell’intervista con Walter Mastrogiovanni, assessore alle Politiche di gestione del territorio

walter mastrogiovanniWalter Mastrogiovanni, ci tiene a iniziare l’anno con una serie di ringraziamenti: «In questi otto mesi di amministrazione guidata da noi di Essere Santena personalmente sento di dire che abbiamo dato un segnale forte e ben delineato di cosa volevamo dire e fare nei confronti di Santena e dei santenesi. In questi mesi siamo stati vicino ai santenesi, in ascolto, in dialogo, confrontandoci con loro. E questo è anche quello che ho fatto io in questi primi mesi di lavoro della giunta guidata dal sindaco Ugo Baldi. Come amministratori ci stiamo mettendo tutto l’impegno e la serietà necessaria per esser compiutamente a servizio della città. Cerchiamo in ogni modo di essere il più possibile presenti sul territorio, tra la gente. Naturalmente oltre all’ordinaria amministrazione siamo alle prese con tutta una serie di problemi che la gente ci pone anche a seguito del periodo di profonda crisi economica e occupazionale che stiamo vivendo. La mancanza di lavoro e il problema della casa sono due realtà ben presenti anche in città. La nostra  amministrazione sta lavorando compatta, affiatata e coesa, sempre pronta a risolvere i problemi che si evidenziano. Quotidianamente ci immedesimiamo nei tanti problemi che i cittadini ci segnalano e ci evidenziano».

«Per quanto riguarda il lavoro del mio assessorato, le politiche di gestione del territorio – prosegue Walter Mastrogiovanni – vorrei ricordare tutti i miei collaboratori  e ringraziarli. Parto dai consiglieri comunali con i vari incarichi: Fiorenza Di Sciullo con incarichi in materia di ambiente, ecologia e politiche energetiche; Giovanni Le Donne con incarichi in materia di sistemi di sviluppo della viabilità; Massimiliano Mancuso, con incarichi in materia di trasporti e mobilità.  Tutti si dedicano con impegno e responsabilità nell’impegno di amministratori.  Io li voglio ringraziare per il lavoro compiuto in questi mesi a servizio di tutta la città. Vorrei inoltre ringraziare tutti  i componenti che appartengono al gruppo di lavoro che si occupa del tema gestione del territorio. E questo è uno dei famosi gruppi di lavoro messi in piedi da Essere Santena. Un buon numero di persone che hanno deciso di mettere parte del loro tempo libero a servizio della città, collaborando con noi amministratori. Vorrei poi, in tutta franchezza, rivolgere un elogio a tutto il personale degli uffici comunali per il quotidiano lavoro svolto con serietà, impegno e professionalità.  In questi mesi dalla macchina comunale è arrivato un formidabile e insostituibile aiuto per noi amministratori».

«Naturalmente vorrei anche aggiungere questo – aggiunge Walter Mastrogiovanni –: ritengo  che il lavoro svolto come assessorato sia stato positivo per tutta la nostra città.  Ovviamente si può fare e si poteva dare di più: tutto sommato di cose, in otto mesi, ne abbiamo fatte. E basterebbe guardare le delibere della Giunta e le determine dei vari servizi. Occorre poi aggiungere che la crisi economica  ha ridotto drasticamente le risorse che i comuni hanno a disposizione per affrontare le tante spese d manutenzione ordinaria e straordinaria di beni e strutture pubbliche comunali».

«Personalmente vorrei ancora aggiungere una cosa – continua Walter Mastrogiovanni –: quando ho dato la mia disponibilità a candidarmi nella squadra di Essere Santena sapevo che mi aspettava un impegno a tempo pieno. Io, al mattino esco da casa alle 9. Io vengo in municipio in macchina perché abito a Tetti Giro non posso girare in bici come fa il vicesindaco.  Arrivo all’ufficio tecnico e ci resto tutto il giorno, oppure gito la città,  per stare in mezzo alla gente. Per favore, questo concetto qui mettilo e non tagliarmelo. Poi vorrei chiudere con una considerazione. Siamo all’inizio di un nuovo anno; vorrei cogliere l’occasione per augurare un felice 2013 alle altre forze politiche che compongono l’amministrazione cittadina. Mi rivolgo alle minoranze: anche grazie al loro contributo e alle loro proposte stiamo facendo in modo che Santena possa diventare un paese normale e vivibile». Sin qui il lungo indirizzo di saluto e i ringraziamenti con cui l’assessore Walter Mastrogiovanni ha voluto cominciare la chiacchierata. Ora c’è spazio per qualche domanda.

Mastrogiovanni, tu sei stato un amministratore in giunte guidate da Benny Nicotra: oggi il modo di amministrare della squadra di Essere Santena in cosa è diverso?

«Io non volevo citare l’ex sindaco.  A fronte delle domanda rispondo così. Diciamo che la diversità è tanta. Oggi vedo una buona collaborazione con la minoranza. Per mandare avanti un comune occorre collaborare insieme, essere affiatati. Grazie anche alle idee della minoranza noi nell’agire amministrativo non sbagliamo più di tanto. Ai tempi di Nicotra il dialogo era bandito. Oggi con le minoranza cerchiamo di trovare una quadra.  Nei limiti del possibile e nel pieno rispetto dei ruoli, cerchiamo di risolvere i problemi trovando un buon livello di intesa».

Quando sei per strada cosa chiede la gente?

«La nostra città non è diversa dai tanti comuni della zona. Io sono l’assessore alle politiche di gestione del territorio: è normale che i santenesi mi sollecitino interventi di manutenzione e cose del genere. Accanto ai problemi per la buca in strada, per il tombino o l’illuminazione da sistemare si fanno sempre più pressanti le richieste di chi ha perso il lavoro o rischia lo sfratto. Per quanto possibile cerco di ascoltare la gente, stare loro vicino, esprimere solidarietà. Ho vissuto sulla mia pelle l’essere cassaintegrato ed esodato. Capisco cosa significa».

Mastrogiovanni c’è qualche progetto in partenza come assessorato ai lavori pubblici? Non è proprio possibile mettere a progetto il terzo ponte sul Banna?

«Considerato lo scarso livello di risorse disponibili per le casse comunali mi sembra proprio difficile pensare di metter in cantiere il nuovo ponte. Non abbiamo le risorse sufficienti per questa opera. Disponiamo appena di 500mila euro o poco più che abbiamo consegnato alla Provincia:  il progetto messo giù a suo tempo dall’ufficio tecnico comunale che prevede il ponte e qualche pezzo di strada, prevede una spesa che si aggira sui due milioni di euro: una cifra per noi inavvicinabile».

Nei prossimi mesi quali cantieri si apriranno?

«A breve, in primavera, partiranno i lavori di sistemazione di piazza don Giuseppe Lisa. A marzo avvieremo i lavori di viabilità  alla Trinità. Inoltre metteremo a posto tutti i parchi giochi cittadini. In agenda abbiamo anche l’avvio dei lavori nella nuova piazza sita lungo via De Gasperi, l’area che accoglierà il mercato settimanale. Abbiamo chiuso i lavori in sponda destra del torrente Banna: non appena l’Aipo ci darà il via libera nel quartiere di Tetti Giro potremo dare il via libera alle ristrutturazioni degli edifici sinora impediti perché non ancora collaudati i lavori di messa in sicurezza della borgata. Per quanto riguarda i lavori sul Tepice e la sistemazione della strada del Gamenario abbiamo aperto un tavolo con i sindaci di Cambiano e Trofarello».

Walter Mastrogiovanni,  la squadra di Essere Santena ritiene di avere iniziato a cambiare la città?

«Sì. E’ cambiato il clima.  È davvero cambiato il clima. Faccio un esempio. Nei giorni festivi molte volte in piazza c’è il gazebo dei gruppi di minoranza, quasi sempre è quello con gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Uno si avvicina, discute, scambia due parole. Negli anni indietro, quando sulla poltrona di sindaco c’era Benny Nicotra, maggioranza e minoranza si guardavano in cagnesco. Ci si ignorava. Ci si guardava di brutto. Oggi è davvero diverso.  C’è rispetto reciproco. Non c’è più astio».

Anche i cittadini hanno percepito questo cambio di clima?

«Io credo  proprio di sì. Mi sembra che hanno cominciato a capire che a Santena è possibile respirare un’aria diversa, più leggera, meno pesante. Pur in presenza di credo politici diversi c’è dialogo e confronto, senza prevaricazioni».

Oggi chi è che comanda a Santena?  

«In che senso scusa – chiude Mastrogiovanni –. A livello edilizio non comanda più nessuno: comanda il buon senso. I progetti seguono un iter normale, come previsto dalla normativa di settore. La trafila all’ufficio tecnico e  poi la commissione edilizia. Oggi, lo dico per davvero, non comanda più nessuno».

Perché? In passato non era così?

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