Santena – 18 febbraio 2013 – La città ha celebrato la “Giornata del ricordo”. Dopo la deposizione di una targa ricordo e relativa benedizione, il ricercatore Enrico Miletto ha presentato una relazione su tema “La storia, la memoria, i luoghi, i protagonisti del confine orientale”.
Autorità, associazioni e cittadini si sono ritrovati alle ore 10 in piazza Martiri della Libertà. Il corteo, aperto dalla banda musicale Canonico Serra, è partito davanti al municipio, ha percorso piazza Martiri e si è riposizionato davanti alla lapide che ricorda i santenesi caduti nelle ultime guerre, sita nella facciata di palazzo municipale.
In corteo, dietro la banda musicale, c’era il gonfalone del comune con le autorità: il sindaco Ugo Baldi, una buona rappresentanza di assessori e consiglieri comunali e alcuni presidenti delle associazioni cittadine. Accanto al gonfalone anche i volontari del Gres. A fianco del sindaco la presidente dell’associazione “Le radici la memoria”, Franca Musso, sodalizio che ha collaborato alla celebrazione della giornata. Subito dietro, volontari con i gagliardetti di una ventina di associazioni cittadine. A seguire, un gruppo di alpini e gli uomini della locale associazione bersaglieri. Dietro, un gruppo di volontari dell’associazione Cascina Bellezza onlus, con tanto di bandiera europea e drappo del Wwf. Dietro ancora, gli uomini del Gruppo comunale di protezione civile con il presidente Raffaele Curiale. A chiudere il breve corteo, i cittadini. Terminato il corteo, non appena tutti si sono schierati, la banda musicale ha proposto il tocco del silenzio – Taps – e subito dopo il bersagliere Valter Ramello, ha ricordato ai presenti la storia del tocco del silenzio, il tutto sotto le note di una tromba della filarmonica cittadina.
Ugo Baldi, sindaco della città, ha detto: «Quando siamo davanti a questo monumento non ha importanza il colore o la guerra che è stata a causare le vittime. Siamo di fronte a persone che hanno perso la vita in circostanze create normalmente dalla follia umana. Occorre portare rispetto a tutti coloro che hanno dato la loro vita al nostro Paese». Il sindaco ha quindi letto le parole della targa: «Giornata del ricordo. In memoria delle vittime delle foibe dell’esodo giuliano dalmata e delle vicende del confine orientale. Santena 10 febbraio”. Una targa offerta dalla ditta di onoranze funebri Rostagno. Il sindaco, con la collaborazione della presidente dell’associazione “Le radici…la memoria”, ha scoperto la targa sfilando la bandiera tricolore che la ricopriva. Il parroco don Nino Olivero ha impartito la benedizione ai presenti.
Ugo Baldi ha detto: «A questo punto stringiamoci idealmente a tutti gli esseri umani e alle persone che hanno donato o perso la loro vita per l’odio razziale per l’odio etnico o per qualsiasi follia generata dall’animo umano. Ci stringiamo a loro in modo patriotico, cantando tutti insieme l’inno della nostra nazione». La banda ha messo le note e le persone le parole. Al termine la banda ha proposto le note del riposo, poi tutti si sono spostati nella sala al piano terra di palazzo Visconti Venosta a sentire la conferenza di Enrico Miletto, ricercatore all’Istituto piemontese per la storia delle resistenza e delle società contemporanea “Giorgio Agosti” che ha presentato una relazione sul tema “La storia, la memoria, i luoghi, i protagonisti del confine orientale”.
Ugo Baldi ha ricordato una delibera del consiglio comunale, approvata il 4 febbraio 2010, che «impegnava il sindaco e gli assessori a indire per il futuro, in occasione della Giornata del ricordo, celebrazioni ufficiali e iniziative mirate e ancora a prevedere momenti di approfondimento negli istituti scolastici di competenza comunale, al fine di sensibilizzare le giovani generazioni sul significato delle foibe, simbolo di intolleranza e di oppressione, con il fine di ricordare una pagina della storia italiana. Sempre la delibera, approvata all’unanimità, impegnava ad apporre una lapide in memoria di tali vittime accanto al monumento già esistente in piazza Martiri della Libertà. Ancora la deliberazione impegnava sindaco e consiglio a estendere analoghe iniziative anche in occasione del 27 gennaio. Infatti, con la legge numero 211 del 20 luglio 2000 la Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della memoria” al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
Dopo l’intervento del sindaco Ugo Baldi è iniziata la relazione di Enrico Miletto. L’intervento è andato avanti oltre un’ora, accompagnato da una ottantina di diapositive.
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Altre immagini dell’evento:
Twitter @FilippoTesio