Santena – 14 aprile 2013 – Oggi è stata inaugurata la mostra “Dalla carrozza all’aereo. I piemontesi e i mezzi di locomozione nella fotografia tra il 1860 e il 1960”. Allestita nei locali delle cucine del castello Cavour, è visitabile dal 14 al 21 aprile, dal martedì al sabato, dalle ore 15 alle 18; la domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 18. Ingresso libero. Di seguito, gli interventi delle autorità: Nerio Nesi, Ugo Baldi, Paolo Romano e Marco Fasano.
«Siamo molto lieti di ospitare questa manifestazione di carattere regionale – ha esordito nel suo indirizzo di saluto Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camillo Cavour – speriamo di farne molte altre, in attesa che tutta la proprietà venga rinnovata dalle imprese costruttrici che dovranno lavorare sul castello e sulle scuderie. La Fondazione Cavour sta facendo molte cose, anche molto faticose, però le facciamo pensando al momento così difficile per il nostro Paese per rendere, anche nel piccolo, un servizio all’Italia. Ecco, questo è il nostro obiettivo principale. Oggi facciamo una cosa nel parco che, faticosamente, stiamo completando e restituendo alla citta, anche se i mezzi finanziari non è che siano pochi: non ci sono proprio. È la prima volta nella mia vita che mi capita di andare a chiedere soldi alle imprese private e so benissimo che non possono darmeli, però continuiamo a farlo. Guai a noi se perdessimo la speranza e guai a noi se perdessimo la certezza che ci sarà un avvenire migliore di quello attuale».
Il sindaco Ugo Baldi ha detto: «Benvenuti a tutti, a nome della città di Santena. Come diceva Nerio Nesi siamo tutti alla ricerca di denaro per le cose da fare. Tutti facciamo un sacco di iniziative ed è difficile realizzarle a costo zero. Cerchiamo di portare avanti le iniziative con costi pari allo zero mettendoci ognuno del proprio in base alle capacità e al ruolo. Devo dire che in questo, i volontari dell’Associazione amici della Fondazione sono davvero straordinari. Per molte attività che si svolgono nel complesso cavouriano, il Comune è un semplice partner. Va detto che senza gli Amici della Fondazione molte di queste iniziative non sarebbero realizzabili o, comunque sarebbe molto più difficile portarle a termine».
«La mostra che inauguriamo – ha aggiunto Ugo Baldi – è stata allestita a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, da fine gennaio sino ai primi di marzo. E interessante perché, come afferma Valerio Cattaneo, presidente del consiglio regionale, nella prefazione al testo di questa mostra, è un lavoro che unisce cultura e trasporti ed è un binomio indissolubile. Noi abbiamo visto come, in questi ultimi cento anni – che rappresentano una briciola infinitesimale nella storia dell’umanità – c’è stato uno sviluppo pazzesco per il trasporto e altrettanto nella comunicazione e nella cultura. Ogni tanto, fermarci a riflettere come eravamo, non solo per rimpiangere i bei tempi andati, ma per capire la progressione, nel tempo, del binomio trasporto e cultura è importante per tutti quanti. Occorre però fare in modo che tale progressione importante non vada a scapito del territorio come di questo nostro pianeta. Noi abbiano un grosso compito da svolgere: salvaguardare quello che ci è stato dato per consegnarlo alle generazioni future nelle migliori condizioni possibili. Anche a scapito di rallentare un pochino lo sviluppo che, comunque non possiamo certo fermare. Uno sviluppo che, come si usa dire oggi, deve essere sostenibile e cioè occorre cercare di fare le cose perbene facendo meno danni possibili».
Paolo Romano, assessore alla Cultura della giunta guidata dal sindaco Baldi, ha detto: «Benvevuti alla presentazione della mostra “Dalla carrozza all’aereo. I piemontesi e i mezzi di locomozione nella fotografia dal 1860 al 1960”. Una mostra itinerante del consiglio regionale del Piemonte, curata dall’associazione per la fotografia storica di Torino. L’abbinamento tra trasporti e cultura è abbastanza insolito perché se pensiamo ai trasporti pensiamo subito alle auto, ai bus, ai treni e aerei. Tra i trasporti e la cultura esistono stretti legami perché i trasporti rappresentano gran parte della storia di ogni nazione e, per quanto ci riguarda, del nostro Piemonte. Nell’antichità si viaggiava su cavalli o muli, poi si è arrivati a carrozze rudimentali che, via via, sono diventate sempre più moderne. Nel Settecento si arriva alle diligenze, Nell’Ottocento alle linee ferroviarie che hanno portato a una svolta. Il treno era per l’epoca il mezzo più veloce e più sicuro delle carrozze che, spesso, venivano depredate. Nel Novecento nasce l’industria automobilistica che porta all’autonomia negli spostamenti. E’ un secolo che vede nascere, soprattutto nel Nord – la Fiat, la Lancia, l’Alfa Romeo e la Bianchi. I mezzi di locomozione sono stati sempre strategici nel periodo delle guerre in quanto erano indispensabili per gli spostamenti e per le comunicazioni».
Paolo Romano ha continuato: «La mostra si compone di 50 scatti che ripercorrono non solo evoluzione dei trasporti in Italia – e in particolare in Piemonte –, ma riportano anche immagini curiose. Queste foto ci mostrano il progresso e gli sforzi della società piemontese dal 1860 in poi. Oltre a farci capire “come eravamo” ci dà la possibilità di fissare avvenimenti la cui memoria si era persa nel tempo. Vorrei ancora fare una riflessione. Nella società di oggi i trasporti rimangono uno degli elementi più importanti per la relazione tra le persone e tra i popoli del mondo. Questo perché i mezzi di trasporto sono lo strumento fondamentale per raggiungere il posto di lavoro, la scuola, l’università, i luoghi di svago, di cultura e di sport; insomma per ogni attività di relazione. Quello che vale oggi valeva anche 100 anni fa, naturalmente con tempi diversi e mezzi differenti. Il trasporto che dovrebbe essere un mezzo di unione a volte diventa un mezzo di divisione, vedi oggi il Tav, gli hub degli aeroporti, le stazioni e le metropolitane e tutto il discorso legato all’ambiente e a un sistema di trasporto eco-sostenibile. Vorrei sottolineare che, in un momento in cui la crisi sta toccando tutti, gli enti pubblici hanno grande responsabilità nell’istituire e nel far funzionare le linee di trasporto. Infatti, tali enti, devono portare tagli sulla base delle risorse economiche disponibili. Quello che auspichiamo è che i tagli non siano fatti in modo indiscriminato. E, proprio in questi giorni, l’amministrazione si è adoperata e si sta adoperando per mantenere le linee del bus 45 che collegano la nostra città alla cintura a alla città di Torino. E poi chissà, magari anche, come è stato più volte detto, per ripristinare una fermata del treno, a Tetti Giro. Speriamo che il trasporto pubblico, anche quello su rotaia, sia sempre più utilizzato: questo permetterebbe ai santenesi di raggiungere, in pochi minuti, i punti nodali del torinese e permetterebbe ai turisti di fare altrettanto per raggiungere Santena e venire a visitare il complesso cavouriano».
«La giornata di oggi è stata pensata e organizzata per valorizzare tutto il complesso cavouriano – ha aggiunto Paolo Romano –. Dopo l’inaugurazione della mostra è previsto l’arrivo da Villastellone delle auto che partecipano al raduno delle Fiat Cinquecento. Alle ore 12 ci sarà la gara duathlon sprint, valida per campionato regionale piemontese che vede 120 partecipanti; dopo la corsa nel parco è prevista una gara in biciletta. Nel pomeriggio è possibile salire su una carrozza, trainata da cavalli che effettuerà un percorso nel parco».
L’assessore ha chiuso con una serie di ringraziamenti: «Un primo grazie va rivolto a Nerio Nesi per la presenza, per la passione e per gli sforzi proficui che compie per la valorizzazione dell’intero complesso cavouriano. Intendo rivolgere un grazie anche a Marco Fasano, presidente dell’associazione Amici della Fondazione Cavour, che con i volontari dell’associazione compie sforzi incredibili per tenere aperta la struttura e renderla visitabile ai turisti. Un grazie va rivolto anche ai lavoratori ex Ages ed ex Belconn gomma & cavi che partecipano al progetto di lavoro accessorio con lavori di manutenzione al parco, alla cascina nuova e accompagnamento ai visitatori. Intendo rivolgere un grazie anche a Irma Genova ed Enzo Avite per l’allestimento della mostra “Dalla carrozza all’aereo”. Un grazie va anche agli assessori e ai consiglieri comunali presenti. In particolare a Rosella Fogliato, consigliera incarica alla cultura che mi supporta in tutte le iniziative. Infine rivolgo un grazie a tutti gli intervenuti».
Il microfono è passato nelle mani di Marco Fasano, presidente dell’Associazione Amici di Cavour, che ha detto: «Io porto il saluto di tutti i nostri associati. Desidero ricordare la genesi di questa mostra e lo scopo che noi ci siamo prefissi con tale iniziativa. Quando si è prospettata l’ipotesi di organizzare una mostra sui mezzi di locomozione, dalla carrozza all’aereo abbiamo pensato di allestirla nelle cucine del castello per due motivi. Il primo è perché eravamo convinti che già in febbraio sarebbero iniziati i lavori, ma soprattutto vi è il fatto che tale localizzazione avrebbe permesso ai visitatori di entrare comunque nel parco, anche con l’eventuale apertura dei cantieri. Dalle notizie che abbiamo i lavori all’interno del castello probabilmente cominceranno tra la fine di questo anno e l’inizio del prossimo. Probabilmente molti locali del complesso cavouriano dovranno essere chiusi per permettere il restauro. Noi stiamo lavorando per mantenere aperti, a rotazioni, almeno alcuni locali. Sicuramente resterà aperto il parco: che quindi sarà un elemento fondamentale per continuare le visite al complesso. La valorizzazione del parco serve anche ai santenesi per riappropriarsi di uno spazio verde. Devo dire che noi siamo molto fiduciosi, ma il lavoro da fare è ancora molto, grazie».
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Twitter @FilippoTesio