Santena – 29 aprile 2013 – La Laria non è stata ammessa al concordato preventivo. Per la ditta di Castello di Annone che aveva uno stabilimento a Santena, chiuso da tempo, si profila il fallimento.
Dario Boni, segretario generale Fillea Cgil di Torino, spiega: «La Laria non è stata ammessa al concordato preventivo, conseguentemente si profila il fallimento con la chiusura completa dello stabilimento di Castello Di Annone: quello di Santena, sito ai Ponticelli, a ridosso dell’autostrada, è ormai chiuso da tempo. Il sito santenese, al momento è stato affidato a una impresa che diciamo controlla l’area. Nei mesi scorsi alcune attrezzature e pezzi di linee del sito santenese sono state vendute ad alcune fornaci del circondario oppure sono state spedite in Vietnam».
Il sindacalista aggiunge: «Laria aveva chiesto il concordato preventivo sulla base di un piano del rientro: il Tribunale non ha accettato e ha optato per il fallimento. Ora i lavoratori dovranno insinuarsi nel fallimento. In tutto sono coinvolte 70-80 persone che facevano capo al sito di Castello di Annone, fra cui una ventina provenienti dallo stabilimento di Santena. Per tutti i lavoratori si profila un percorso di ammortizzatori sociali che poi li porterà alla fuoriuscita dal posto di lavoro. Al momento il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, per i lavoratori della fabbrica di piastrelle in ceramica non refrattaria per pavimenti e rivestimenti, ha concesso il decreto che riguarda la cassa integrazione straordinaria dal 20 ottobre 2012 fino al 23 ottobre 2013».
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Twitter @FilippoTesio