Santena – 8 giugno 2013 – Nell’ultimo consiglio comunale il gruppo Santena futura aveva presentato una interpellanza sulla targa in onore delle vittime delle foibe, posata in piazza Martiri della Libertà. Il sindaco aveva risposto in modo fermo e piccato. Il capogruppo di Santena futura si era dichiarato non soddisfatto. Ora, al blog, arriva un comunicato di Pino Falcocchio, componente il direttivo regionale di Progett’Azione.
«Che l’italiano sia diventato una opinione, lo dimostra l’interpretazione che fornisce il sindaco Baldi di “Essere Santena”, condivisa dalla sua maggioranza Pd, Pdl e Udc – afferma Pino Falcocchio, del direttivo regionale di Progett’Azione –. Di fatto, accomunare il significato e il senso della parola “accanto” con la parola “a terra”, è un arduo esercizio in cui sindaco e maggioranza insieme si cimentano. Volutamente, evito di ricordare il fatto che la lapide in Memoria delle vittime delle foibe è stata appoggiata a terra; perché piaccia o meno, questo è il termine esatto. Lo stesso dicasi per la scelta del relatore: scelta sicuramente inopportuna e assolutamente fuori luogo. Infine, è veramente ridicolo voler sostenere che luogo e data significhi che è la città di Santena che ricorda le vittime. Ma qualcuno ha mai visto in giro qualcosa del genere?».
Pin Falcocchio chiude così: «Pertanto non mi stupisce nemmeno, che la lapide sia stata posata, non si sa per quale strano motivo una settimana dopo la data dedicata al giorno del ricordo. Certo, al posto dell’arroganza e della durezza contenuta nella risposta data all’interpellanza del consigliere Trimboli di “Santena futura”, definita ridicola dal Sindaco, un po’ di autocritica e di riconoscimento di colpa non avrebbe guastato. In ogni caso la questione rimane aperta».
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Twitter @FilippoTesio