Santena, cantiere al complesso cavouriano, la benedizione di don Martino Ferraris

Santena – 17 giugno  2013 –  Il 3 giugno scorso, nel complesso cavouriano, sono stati presentati i lavori di adeguamento funzionale e restauro di parte del complesso monumentale cavouriano. Di seguito, la benedizione impartita da don Martino Ferraris.

DonMartino ferraris_cavour2013giu03aDon Martino Ferraris ha detto: «Credo sia bello essere qui insieme. La parrocchia è inserita dentro il complesso cavouriano e Camillo Cavour riposa proprio di fianco all’altare ed è un buon vicino di casa.  È una bella presenza. Credo che la benedizione che chiediamo ha almeno tre spunti. Si fa un lavoro per recuperare il passato, ma anche per recuperare il futuro. Potrà apparire strano che, per guardare al futuro, occorra restaurare il passato: eppure è proprio così. Possiamo costruire qualcosa in avanti se raccogliamo l’eredità di chi è venuto prima e la facciamo fruttare, sia quella monumentale, ma anche quella sociale, quella umana, soprattutto». «Oggi è il 50esimo anniversario della morte di Papa Giovanni XXIII – ha ricordato don Martino Ferraris  – e il suo segretario mons. Capovilla, ancora vivo, 98enne, ha detto questo: “Papa Giovanni è stato un grande riformatore, pensiamo al Concilio, ma è stato anche un grande conservatore. E’ stato uno che non ha buttato via niente del passato ma l’ha riorganizzato, perché fosse utile a quelli che venivano dopo. Noi siamo qui a fare lo stesso. Prendere del vecchio per farlo nuovo perché quelli che vengano dopo di noi possano goderne».

«La benedizione che chiediamo non è un portafortuna – ha proseguito don Martino Ferraris –. La parola benedire significa “dire bene” e io, come credente, come prete, credo che il Signore dice bene di chi si impegna, sia esso credente o non credente, sia nei vari ministeri che occupiamo nei contesti in cui viviamo. La benedizione direi vuole avere questo senso: il Signore dice bene del nostro essere qui. Nel nostro iniziare questi lavori, nel crederci. Nel pensare di amare la nostra terra, partendo anche da queste cose. Ecco questo è il mio pensiero che lascio da credente, anche a nome del parroco, don Nino Olivero, impegnato a Roma a incontrare Papa Francesco con un buon gruppo di parrocchiani».

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Don Martino, dopo avere proposto la recita della preghiera del Padre Nostro,  ha impartito al benedizione: «Ecco. Le parole di benedizione sono semplici: “Fa o Signore che ogni nostra opera trovi in te il suo inizio e in te il suo compimento. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Il Signore sia con voi. Vi benedica Dio onnipotente. Padre, Figlio e Spirito santo. Amen”» Don Martino ha aggiunto: «E buon cammino a tutti». I presenti hanno risposto in coro con un «Grazie», accompagnato da un applauso che ha concluso la cerimonia di presentazione dei lavori di adeguamento funzionale e restauro di parte del complesso monumentale cavouriano.

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