Santena – 25 luglio 2013 – Piera Rubinetto, presidente del Consiglio di Istituto, racconta l’impegno portato avanti in questi mesi dai genitori eletti in Consiglio di istituto.
Come avete impostato i lavoro con i genitori eletti in consiglio di istituto?
«In pratica siamo tutti alla prima esperienza – afferma Piera Rubinetto –. Il primo periodo è stata una fase conoscitiva. Diciamola tutta: non sapevamo neanche bene quali fossero le funzioni di noi genitori all’interno del Consiglio di istituto. Avevamo anche idee un po’ vaghe rispetto a quello che ci aspettava. Dopo le elezioni si è aperto un mondo nuovo. Ora, a fine del primo anno scolastico, penso si possa dire che abbiamo lavorato bene insieme e siamo diventati un bel gruppo. Ognuno di noi ha saputo ritagliarsi competenze diverse, a seconda delle proprie sensibilità e preparazione. A seconda delle esigenze ci ritroviamo periodicamente, non dico tutte le settimane, ma quasi. Alle riunioni, a casa di uno o dell’altro, in genere partecipano quasi tutti. Relazioniamo sulle situazioni da affrontare, decidiamo le iniziative da prendere e monitoriamo il nostro operato. In alcune occasioni ci ritroviamo in sedi più capienti, tipo l’oratorio o in alcuni bar. Un altro appuntamento fisso è al mattino; dopo avere portato i figli in classe, chi può si ritrova da Mami, dove si può dire che ho il mio ufficio. Riunioni informali, dove ognuno condivide lo sviluppo degli eventi, anche in base agli impegni che si è assunto. Io penso di poter dire che, almeno sino a oggi, siamo andati abbastanza bene. Dopo le vacanze, a settembre, come genitori, ci ritroveremo per un bilancio del cammino percorso e per impostare il lavoro da portare avanti per il prossimo anno scolastico».
Con l’amministrazione comunale che tipo di rapporto avete instaurato?
«Con l’amministrazione comunale non ci sono stati problemi – spiega Piera Rubinetto –. Abbiamo certamente buoni rapporti con il sindaco Ugo Baldi, così come con gli assessori competenti e i consiglieri comunali che hanno incarichi attinenti alla scuola. In questi mesi siamo andati a bussare un po’ da tutti gli amministratori. Avevamo anche bisogno di capire un po’ i compiti che ha l’amministrazione comunale verso il mondo della scuola. Gli amministratori si sono dimostrati molto disponibili. Penso di poter dire che durante l’anno scolastico che si è appena concluso abbiamo lavorato molto bene con l’amministrazione guidata dal sindaco Ugo Baldi. Termini di paragone rispetto alle altre amministrazioni comunali non ne abbiamo perché, come già detto, tutti noi genitori del Consiglio d’istituto siamo alla prima esperienza. Naturalmente qualche problemino ogni tanto sorge: noi genitori ragioniamo con tempi estremamente veloci rispetto alla velocità con cui è abituata ad andare avanti sia la scuola pubblica sia l’amministrazione comunale. Una volta affrontato un argomento noi si parte per arrivare a una soluzione: la burocrazia pubblica è preda di lentezze che fatichiamo un po’ a metabolizzare».
Con la direzione didattica come vanno le cose?
«C’è una buona sintonia con la direzione didattica – aggiunge Piera Rubinetto – In questi mesi abbiamo lavorato molto bene. Quando serve, siamo in contatto. La dirigente Giuliana Testori è disponibile. Più volte abbiamo chiesto di incontrarla e ci siamo confrontati. Vorrei chiarire una cosa: noi genitori eletti nel consiglio di istituto, sin da subito, abbiamo scelto la linea della collaborazione. Non ci siamo mai messi di traverso praticando una protesta fine a se stessa o forme di contrapposizione. Tutto questo perché crediamo sia importante che tutti i soggetti del mondo della scuola – a fronte del difficile momento che sta vivendo questa istituzione – possano e debbano collaborare per garantirle un futuro più sereno rispetto alla situazione attuale. Non solo: proprio perche siamo in un momento di difficoltà, crediamo che l’unica via possibile sia quella di collaborare, mettendo da parte la tentazione di cadere in critiche poco costruttive e sterili contrapposizioni. In questo momento il muro contro muro è una battaglia tra poveri che non possiamo permetterci. In gioco c’è l’esistenza della scuola pubblica e il nostro impegno deve essere portato avanti qui e ora nella situazione storica locale cittadina».
Tra i tanti problemi che attanagliano il mondo della scuola santenese c’è la scarsità di risorse.
«Appena eletti in consiglio di istituto avevamo tante belle idee… – prosegue Piera Rubinetto –. Intendevamo anche fare proposte nuove rispetto alle attività che le scuole santenesi portano avanti ormai da anni. Poi, parlando e confrontandoci con la direzione didattica, ci è stata svelata la reale situazione in cui versano le scuole santenesi, che poi è la stessa del mondo scolastico di larga parte del nostro Paese. La drastica riduzione di risorse disponibili per la scuola sta mettendo fortemente a rischio l’esistenza della normale attività didattica di base. Questo ci ha rapidamente fatto cambiare i nostri obiettivi. Invece di introdurre cose nuove abbiamo capito che forse è meglio lavorare per mantenere le varie attività di base che si portano avanti. Ad esempio, appena eletti eravamo intenzionati ad avanzare una serie di proposte per potenziare la lingua inglese: intento che abbiamo ben presto accantonato perché qui è a rischio la didattica di base. E così abbiamo cambiato strategia. Nel gennaio 2013 ci siamo incontrati con la dirigente scolastica che ci ha detto chiaramente che, per le attività di base, servivano oltre 13mila euro mentre in cassa c’era meno della metà. Ci ha anche fatto capire che questa situazione è destinata a ripetersi anche nei prossimi anni, in maniera ancora più drammatica. Soprattutto a fronte di queste informazioni abbiamo deciso – certamente non a cuor leggero – di chiedere un contributo volontario alle famiglie per cercare di porre, se pur parzialmente, rimedio a questa situazione. Vorrei che passasse chiaro il messaggio che qui non stiamo parlando in astratto delle sorti del mondo della scuola nel nostro Paese: questa è la situazione concreta delle scuole che stanno frequentando i nostri figli, a Santena. Abbiamo tutti ben presente quello che dovrebbe essere la scuola pubblica: la situazione reale è però ben diversa. Protestare è sacrosanto, ma qui occorre anche impegnarsi e mettersi in gioco perché i diritti dei nostri figli non vengano ulteriormente calpestati. E noi genitori, in questi mesi, abbiamo scelto di impegnarci in prima persona per raddrizzare almeno un po’ le distorsioni inflitte negli ultimi anni alla scuola pubblica. Al di là di qualche polemica, l’appello per il contributo volontario mi sembra sia stato recepito dei genitori. Ad oggi è stato versato almeno dal 60 per cento dei genitori. E non si pensi che chiedere soldi alle famiglie sia la massima aspirazione di noi genitori eletti in consiglio di istituto. Il problema è che, sinora non siamo riusciti a individuare altre soluzioni efficaci percorribili. Si tratta di risorse chieste a beneficio del futuro dei nostri figli. Stiamo parlando di risorse che i genitori sottraggono ai non floridi bilanci dei nuclei familiari per il funzionamento della scuola che versa in uno stato precario anche a seguito di scelte della classe politica che si sono rivelate perlomento sconsiderate».
Oltre al contributo volontario i genitori hanno proposto una serie di altre iniziative per raccogliere fondi?
«Andando alla ricerca di fondi abbiamo scovato una serie di iniziative e attività – continua Piera Rubinetto –. Al plesso Gozzano, anche in collaborazione con la Pro Loco, è stato organizzato uno spettacolo proposto durante il maggio santenese ed è stata avviata una vendita di biscotti preparati dalle mamme. Una iniziativa che ha avuto un buon successo. Una classe quinta, della Cavour, ha proposto uno spettacolo, presentato sul palco del teatro Elios: anche qui il ricavato è andato alle casse dell’istituto comprensivo. I genitori stanno partecipando ad alcuni concorsi avviati dalla grande distribuzione organizzata. In particolare, con il supermercato A&O, prosegue l’accantonamento di punti a favore di ogni plesso scolastico. Andando a fare la spesa le famiglie possono decidere di destinare i punti a favore della scuola. Abbiamo individuato un obiettivo per ogni ordine di scuola e per ogni plesso scolastico. Per la scuola materna abbiamo già raggiunto l’obiettivo del gioco da sistemare nel cortile, ma restano ancora altri obiettivi da raggiungere. Tra gli obiettivi, per le scuole elementari, vi sono le lavagne Lim. Ora il concorso è stato prolungato: confidiamo nell’aiuto delle famiglie per conseguire gli obiettivi che ci siamo prefissi. Invito i genitori a segnalare concorsi e iniziative: non c’è niente di male a cogliere le varie opportunità offerte per migliorare la situazione delle scuole santenesi».
In questi mesi avete lavorato anche sulla comunicazione?
«Noi genitori riteniamo fondamentale comunicare con tutti gli altri genitori – spiega la presidente del Consiglio di istituto –. In primo luogo abbiamo avviato una serie di comunicazioni con tutti i rappresentanti di classe. E’ stato realizzato il blog santenascuole.blogspot.com Uno strumento che è stato accolto con buon favore dai genitori: a oggi conta su un totale di oltre 5mila contatti. Sul blog sono riportate tutte le informazioni utili ai genitori con figli che frequentano le scuole santenesi».
Quando vi siete candidati per il rinnovo del Consiglio dì istituto vi aspettavate un impegno di tipo diverso?
«All’inizio nessuno di noi pensava che far parte del consiglio di istituto potesse significare doversi impegnarsi così tanto – risponde Piera Rubinetto –. Certo si potrebbe anche vivere l’elezione in consiglio di istituto in altro modo: partecipare alle sedute, alzare la mano – o meno – a seconda delle proposte all’ordine del giorno e poi, a riunione finita, tornare a casa e dimenticarsi tutto. Noi abbiamo scelto una strada e un approccio diverso. I genitori del consiglio di istituto intendono essere di aiuto per il mondo della scuola santenese. Ce la stiamo mettendo tutta per aiutare la nostra scuola ad andare avanti. Noi in questi mesi abbiamo praticato una partecipazione attiva e non passiva. E ovviamente, questo significa investire tempo, ragionare sul da farsi, organizzarsi, fare mille telefonate, e tenere riunioni, mettersi alla prova. Significa discutere – e anche a lungo – prima di decidere. E confrontrarsi richiede impegno e, soprattutto, capacità di ascolto. In questi mesi abbiamo percorso un cammino non semplice, per certi versi faticoso, ma che ci sta dando soddisfazioni. Pian piano il gruppo si va amalgamando. Abbiamo conosciuto persone nuove e allargato i nostri orizzonti. Siamo usciti dai nostri ambienti abituali. In tante iniziative ci abbiamo messo la faccia. Tutto sommato, siamo soddisfatti: abbiamo sperimentato che tutti insieme, innanzitutto come genitori, possiamo collaborare, portando avanti cose belle e nuove, a tutto beneficio del mondo scolastico cittadino. Ora si va verso il tempo di vacanze. Abbiamo già messo giù alcune idee in vista della ripresa di settembre. A inizio anno molto probabilmente organizzeremo una manifestazione al parco Cavour. Una sorta di festa di inizio anno scolastico. Un’ occasione per chiedere a tutti i genitori di darci una mano e per rafforzare la collaborazione tra scuola, famiglie, comune, associazioni e attività commerciali santenesi. Tutto questo perché noi crediamo che solo con la collaborazione e l’aiuto di tutti riusciremo a dare ai nostri figli la migliore scuola possibile».
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