SANTENA – 22 febbraio 2009 – Una giornata di sole ha fatto da cornice alla sfilata del carnevale cittadino che ha come protagonisti i bambini delle scuole materne. Il carnevale è stato organizzato dalla parrocchia e dalla Pro Loco, con un contributo di duemila euro dell’amministrazione comunale.
Carri e maschere sono partiti nel primo pomeriggio di sabato 21 febbraio dalla casa di riposo Forchino. Le volontarie dell’Avo, guidate da Leda Martorano, hanno portato sul piazzale alcuni ospiti – anche loro mascherati – per farli assistere alla partenza della sfilata. Proprio a loro la banda musicale canonico Antonio Serra ha dedicato alcuni brani.
La sfilata era aperta dalle asparagette, 35 bambine in tutto, divise in tre gruppi: il gruppo di ginnastica artistica, guidato da Ilaria Bosso; il gruppo twirlng piccole, seguito da Ilaria Bosso; nel terzo gruppo c’erano le ragazzine grandi del twirling. A coordinare le evoluzioni di tutte Barbara Lupo, Marika Tesio, Catia Croce e Valentina de Cesare. Subito dietro la filarmonica, con i musici nei più svariati costumi.
Dietro i personaggi storici locali, la Bela sparsera, il Ciatarin e il Rettore signor Rossi, portati sul calesse. Il primo carro era quello della Pro Loco, intitolato “Per un pugno di asparagi”, con i volontari in rigoroso stile western, a partire dal presidente Marco Razzetti.
Il carro dei ragazzi dell’oratorio presentava una schiera di santi non presenti sul calendario né tantomeno celebrati dalla Chiesa: tra i tanti sant’Anna, Sansone, santa Pazienza, san Silvestro, san Bernardo, san Bitter, Santana e saint Honore. Sul carro troneggiava una sant’Ena, con un asparago tra le mani. Da segnalare il viceparroco, don Mauro Grosso, in versione santa polenta.
Il borgo Tetti Giro, storica presenza nel carnevale cittadino, presentava un carro con un calciobalilla, con i classici omini rossi e blu. La scuola materna san Giuseppe ha partecipato con una grande arca di Noè, con tanto di vela e colomba della pace sull’albero maestro. La materna statale ha presentato la Cascina Marco Polo, carro che davanti contava quattro galline con cesta per le uova al seguito.
Dopo avere raggiunto la borgata Trinità il corteo ha fatto dietrofront, è ripassato davanti alla chiesa di piazza Martiri e, dopo aver toccato il parco Cavour, ha chiuso la sua corsa in piazza Forchino.
Ad attendere carri, bimbi in maschera e tutti gli adulti al seguito, c’erano pronte duemilacento panzanelle, preparate da una dozzina di alpini e dame verdi. Sono stati utilizzati 45 chili di pasta, sette confezioni di prosciutto e venti litri di olio; a guidare le operazioni ai fornelli Valerio Cavaglià che coordinava le penne nere che in città sono guidate da Ezio Boglione.
Sempre a fine sfilata, il carro della Pro Loco ha distribuito te caldo a volontà. Il carnevale si è chiuso il sabato sera, con una festa in maschera nella palestra dell’oratorio.