Santena – 20 ottobre 2013 – Nei giorni scorsi Fabio Tagliante è stato nominato presidente della Pro Loco. In questa intervista, Angelo Salerno, presidente della Pro Loco, dal 2010 ad oggi, traccia un bilancio dell’esperienza condotta.
Come si è arrivati all’elezione del nuovo presidente della Pro Loco Fabio Tagliante?
«Con l’elezione di Fabio Tagliante alla presidenza della Pro Loco cittadina si è chiusa una fase. Io, come altri componenti della Pro Loco, dopo sette anni di impegno continuo abbiamo deciso di farci da parte. A livello personale aggiungo anche un’altra motivazione, sono titolare di una ditta: come tutti sanno l’attuale situazione economica non è facile e di questi tempi per far andare avanti le imprese non è consentita la minima distrazione. Ecco perché sono arrivate le mie dimissioni. Innanzitutto mi preme sottolineare che non sono dimissioni né polemiche, né tanto meno in contrasto con qualcuno. Con Fabio Tagliante c’era già un discorso aperto: si tratta di una soluzione di continuità. Fabio rappresentava il gruppo giovani della Pro Loco. A partire dalle persone disponibili è stato rinnovato il direttivo che vede la presenza di qualche “anziano” come Tosco. E’ semplicemente capitato che un gruppo di noi, dopo anni di impegno continuo e costante si è fatto da parte. Un rinnovo quello della Pro Loco, che avviene nel segno della continuità della mia gestione, cosi come è avvenuto prima, con la gestione del presidente Marco Razzetti».
Angelo Salerno prosegue così: «Desidero ringraziare tutti: il direttivo, i collaboratori e l’amministrazione comunale. Per me è stata una esperienza molto gratificante: mi auguro di avere svolto il mio ruolo al meglio delle capacità. Aggiungo che, tutti insieme, congiuntamente, in questi anni abbiamo fatto del nostro meglio. Lascio con la soddisfazione di avere sempre avuto bilanci trasparenti e con i conti in regola. E visto quanto successo di recente con altre organizzazioni non è cosa da poco. Ricordo che noi lavoriamo con un bilancio annuale che pareggia attorno ai 40mila euro. Chiudere in pareggio diventa ogni anno sempre più difficoltoso. Io sono stato nominato presidente della Pro Loco nel 2010, subentrando al presidente Marco Razzetti. Nel corso degli anni, a causa della drastica riduzione dei trasferimenti statali e regionali, sono sempre andati calando i finanziamenti messi a disposizione dall’amministrazione comunale. Nel 2013, anche a fronte della riduzione di risorse, abbiamo coraggiosamente deciso di provare a programmare una sagra su dieci giorni e non più solo su un fine settimana. Questa scommessa l’abbiamo vinta. Se pur con contributi ridotti siamo riusciti a programmare e svolgere una decina di giorni di festa dedicati al nostro prodotto principe, l’asparago di Santena».
Angelo Salerno che bilancio si può fare di questi anni alla presidenza della Pro Loco?
«E’ stata una bellissima esperienza. Mi auguro di avere sempre operato al meglio delle mie capacità. La nuova Pro Loco, nata nel 2007, ha lavorato con tre sindaci e un commissario. Il nostro unico fine era programmare delle iniziative a tutto beneficio di Santena. All’inizio, come attrezzature eravamo messi quasi a zero, piano piano, con gli anni siamo riusciti ad avere un minimo di attrezzature, comprese le cucine. Un problema che resta da risolvere è quello del magazzino: durante il mio mandato mi ero ripromesso di trovare una nuova sistemazione per la sede e per il magazzino. Oggi siamo accolti nel sotterraneo del fabbricato dell’ufficio tecnico. Finisco il mio mandato senza essere riuscito a risolvere la questione sede e magazzino. Non penso questo sia dovuto a mancanza di volontà da parte dell’attuale amministrazione, semplicemente non si è ancora riusciti a mettere mano al problema delle sedi delle varie associazioni cittadine: una cosa che comunque andrà fatta quanto prima».
Con te hanno lasciato anche altre “colonne” della Pro Loco?
«Con me si sono dimessi Salvatore Barrile, Maria Teresa Cavaglià, Daniela Rizzi e Pasquale di Battista. Anche loro, dopo anni di impegno hanno deciso di fare altro. Tutto questo, lo ripeto, senza alcuna polemica. Come tutti sanno, per quanto mi riguarda – e la cosa vale anche per tutti coloro che si sono dimessi –, con il gruppo giovani di Fabio Tagliante, così come all’interno del direttivo uscente della Pro Loco, si lavorava in sintonia e non vi erano motivi di attrito. Aggiungo poi che coloro che hanno lasciato naturalmente si sono detti disponibili a dare una mano alla Pro Loco ogni volta che sia necessario».
Come ha lavorato la Pro Loco in questi anni?
«In questi anni la Pro Loco si è aperta a tutti. Abbiamo visto tanta gente passare, però purtroppo non molti si sono poi fermati a dedicare attivamente tempo. Devo anche dire che quando abbiamo organizzato eventi e manifestazione fortunatamente è sempre arrivato un buon numero volontari e collaboratori. Mi sento di segnalare come positiva la collaborazione avviata negli ultimi tempi con la rinnovata associazione commercianti cittadina. Mi auguro che tale collaborazione continui: solo unendo le forze si potrà riuscire a fare sempre di più e sempre meglio. Anche con alcune altre associazioni cittadine abbiamo avviato un lavoro comune. Con le varie amministrazioni comunali non ci sono mai stati problemi, così come va segnalata la buona collaborazione con gli uffici comunali, la polizia municipale e alcuni altri gruppi che collaborano per la viabilità cittadina in occasione delle varie manifestazioni. C’è un appunto che mi sento di fare: spesso quello che manca è l’impegno dei giovani. Ecco in questi anni davvero mi sarebbe piaciuto vedere partecipare un po’ di più la fascia di età che va dai venti ai trent’anni. Non solo non abbiamo volontari di quell’età, ma facciamo fatica anche a vedere i giovani presenti alle iniziative che facciamo rivolte proprio a loro, ad esempio la festa della birra o alcuni concerti. I giovani santenesi snobbano queste iniziative. Si dice sempre che a Santena non si fa nulla, ma poi quando si organizza qualcosa i giovani non vengono».
Giovani a parte, come risponde la città alle vostre iniziative?
«Il Maggio Santenese funziona bene soprattutto per la gente che arriva da fuori. In questi anni siamo cresciuti. La sagra dedicata all’asparago, anno dopo anno, cresce e attira sempre più pubblico da fuori città. Facciamo invece fatica ad avere la presenza dei santenesi. Questo vale per il maggio santenese ma non solo. Ad esempio, in occasione della festa patronale di San Lorenzo, facciamo fatica ad avere più di 200 persone per la cena: un numero che è ridotto, specialmente se si considera che in occasione di cene organizzate dalle borgate i presenti sono ben di più. Diciamo che i santenesi partecipano con più facilità alle iniziative delle borgate e fanno un po’ più fatica ad esserci al maggio e a San Lorenzo. E questo nonostante i ripetuti appelli arrivati ad esempio dall’amministrazione guidata dal sindaco Baldi che ha invitato i santenesi a uscire dalle case in occasione del maggio. Aggiungo che in occasione del maggio santenese 2013 l’amministrazione comunale ha davvero fatto il massimo per la buona riuscita della sagra dedicata all’asparago».
Gli impegni della Pro Loco non sono solo quelli in città?
«In questi anni abbiamo potenziato la nostra presenza nelle sagre dei comuni vicini e non solo. Il gazebo di Santena e delle sue produzioni tipiche è presente in sagre e manifestazioni a Chieri, Buttigliera Alta, Torre Pellice, così come in alcuni comuni dell’astigiano. Siamo presenti con il nostro banchetto nell’ambito delle iniziative che la Provincia organizza con i prodotti del Paniere. In questi anni Maria Teresa e Domenico hanno portato avanti un impegno continuo nell’ambito dei comitato dei personaggi storici: a testimonianza di questo c’è la presenza di oltre cento personaggi storici sempre presenti all’inaugurazione del maggio santenese. Naturalmente vanno altresì segnalate le decine di uscite annuali opera della Bela Sparsera e del Ciatarin. Tutto è teso a far conoscere sempre meglio la città di Santena e il suo prodotto agricolo principe, l’asparago».
Come possono i santenesi dare una mano alla Pro Loco?
«Il tesseramento alla Pro Loco è sempre aperto. La tessera costa 10 euro. I santenesi, da sempre, hanno a disposizione questa modalità per sostenere la Pro Loco. Un tasto dolente è la continua riduzione degli iscritti negli anni. Oggi gli associati sono appena 58. La Pro Loco si ritrova ogni lunedì sera, nella sede di via San Lorenzo».
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