Santena – 3 gennaio 2014 – Una bocciatura senza appello. Questo il giudizio che arriva dal gruppo consiliare di minoranza Santena futura nei confronti dell’azione amministrativa cittadina portata avanti da Essere Santena.
Pino Falcocchio, quale giudizio arriva da Santena futura sull’operato di Essere Santena messo in atto nel 2013?
«In base a quanto abbiamo potuto vedere sino a oggi abbiamo maturato un giudizio molto critico – spiega Pino Falcocchio, portavoce di Santena futura e componente l’esecutivo regionale di Progett’Azione –. Tra i compiti di un gruppo di minoranza, oltre a quello di vigilare sull’operato di chi amministra c’è quello di fare proposte alternative. Questo abbiamo fatto sino a oggi. Con risultati pari a zero: l’amministrazione guidata dal sindaco Ugo Baldi non ha accettato rilievi e critiche e ha sempre rigettato le nostre proposte».
«A fine anno abbiamo anche avuto la sorpresa di vedere censurato il nostro intervento riportato sul notiziario inviato alle famiglie – aggiunge Pino Falcocchio –. Il sindaco, nell’editoriale, rivolgendosi ai gruppi di opposizione auspica “Un utilizzo responsabile che superi la schermaglia politica”: detto in altri termini ci ha concesso uno spazio, ma non dobbiamo neanche provare a criticare l’operato della maggioranza. E, infatti, l’articolo inviato da Santena futura è stato oggetto di censura, in più parti. Si tratta di una cosa che riteniamo grave: chiederemo conto al direttore responsabile: da quando la maggioranza si sente in dovere di correggere e di modificare gli articoli della minoranza? E’ sparito un riferimento al numero massimo di assessori: spiegavamo che alcuni assessori costano ai santenesi più delle risorse che hanno a disposizione per amministrare. Secondo Santena futura per amministrare la nostra città di assessori ne basterebbero anche solo quattro. Un’altra figura di cui il parlamentino cittadino potrebbe fare benissimo a meno è quella del presidente del consiglio comunale. Riducendo gli assessori e cancellando il presidente del consiglio comunale si potrebbe realizzare un risparmio attorno ai 20mila euro l’anno. Sempre nel contributo scritto che avevamo inviato per il giornalino è sparita la nostra proposta di riduzione dell’Irpef e dell’Imu».
Facciamo qualche esempio pratico di azione amministrativa che non condividete?
«Un primo esempio è la biblioteca civica: sono anni che si ventila una nuova ricollocazione. Quando amministravamo noi avevamo anche deciso di spostarla nel centro giovani annesso al palazzetto. Poi tutto si è fermato. E la biblioteca è sempre lì. E ogni anno che trascorre si buttano dai 25.000 ai 30mila euro, per affitto e spese. Ci chiediamo quando si arriverà a ricollocarla. Nel frattempo la giunta ha avviato l’esternalizzazione di parte dei servizi bibliotecari e sportivi: una roba finora mai vista in città. Altro esempio di utilizzo non proprio virtuoso dei soldi pubblici, secondo noi, è rappresentato dalla sistemazione di piazza don Giuseppe Lisa: sono stati spesi 89mila euro per sistemare i parcheggi e pavimentare due marciapiedi. Il risultato?: un parcheggio era e un parcheggio è rimasto. Secondo noi sarebbe stato meglio utilizzare queste risorse in altro modo: ad esempio costruendo loculi cimiteriali, di cui c’è carenza. Tra le note negative, così come abbiamo evidenziato in consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio, va segnalato l’aumento delle spese per coprire il rimborso degli amministratori. Ancora una critica: per la prima volta la città può contare su un assessore che ha una delega all’innovazione tecnologica: e infatti i cittadini non hanno più a disposizione il WiFi. Abbiamo anche visto che quest’anno nessuno degli amministratori ha ritenuto di presentare la dichiarazione di non avere interesse in città rispetto alle attività edilizie e di costruzione: si tratta di una proposta presentata dal nostro capogruppo consiliare Domenico Trimboli che è caduta nel vuoto».
Possibile che non ci sia nulla di positivo nell’operato dell’amministrazione?
«Certo. Certo qualcosa c’è – e qui Falcocchio si supera –. Questa amministrazione sta portando avanti tutta una serie di progetti avviati dal commissario straordinario così come dalle precedenti amministrazioni guidate da noi del centrodestra. Un esempio è il progetto di sistemazione dell’area golenale: l’avevamo avviato noi. Ci sono poi atti amministrativi che fatichiamo a capire: che senso ha istituire una commissione per capire in quali strade le buche vadano sistemate, oppure quali tratti sono da asfaltare? Ma da quando ci vuole una commissione per capire che occorre sistemare le buche? Sempre sul versante dei lavori pubblici non ci è piaciuto l’oscuramento della piazza principale arrivato con il rifacimento dell’illuminazione pubblica. In consiglio abbiamo presentato rilievi, chiedendo di illuminare meglio piazza Martiri della Libertà. Hanno fatto finta di nulla e ci hanno spiegato che l’impianto è in linea con le nuove normative: sarà anche così, ma la piazza del centro cittadino è rimasta al buio».
Per il 2014 Santena futura ha qualche richiesta da presentare a chi amministra la città?
«Al sindaco Ugo Baldi, agli assessori e ai consiglieri di Essere Santena per il 2014 chiediamo uno slancio maggiore. Ci piacerebbe vedere un qualcosa di innovativo, magari un segno di discontinuità rispetto a quanto visto sino a oggi. Nel 2013 la Giunta comunale ha concesso ben 59 patrocini: ci chiediamo che ricaduta possa arrivare alla città dal concedere a manetta tutti questi patrocini. L’unico risultato è che le associazioni non pagano l’imposta di affissione di locandine e volantini. Secondo noi i patrocini andrebbero limitati alle iniziative con una ricaduta sociale significativa. Nel 2013 molte iniziative patrocinate hanno visto scarso seguito: diciamo questo perché a numerosi eventi il numero degli amministratori che ha presenziato era maggiore del numero dei cittadini presenti».
Come è organizzata l’attività di Santena futura?
«Noi ci troviamo periodicamente per preparare gli interventi in vista del consiglio comunale e per organizzare l’attività politica cittadina. Ci riuniamo anche per esaminare l’agire dell’amministrazione. Dal sindaco e dagli assessori ci aspettiamo una svolta rispetto a quanto visto sino a oggi. Una svolta che potrà arrivare se Essere Santena presenterà un po’ più di attenzione alle proposte delle minoranze presenti in consiglio comunale. Sino a oggi o non veniamo interpellati, oppure le proposte che facciamo sono bollate come strumentali se non addirittura ridicole. Alcune volte ci hanno detto apertamente che facciamo solo perdere del tempo…».
In chiusura c’è un messaggio da rivolgere agli elettori santenesi che si riconoscono nel gruppo consigliare Santena futura?
«Anche nel 2014 continueremo – in consiglio comunale come in città tra i cittadini – a mantenere l’impegno che abbiamo preso con i nostri elettori. Porteremo avanti le nostre battaglie e rivendicazioni dai banchi dell’opposizione. Continueremo a offrire un punto di vista critico e costruttivo rispetto all’agire amministrativo della maggioranza. Ci auguriamo che il clima possa cambiare, a beneficio di tutta la città».
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