Santena – 16 febbraio 2014 – Seconda edizione della festa che l’amministrazione comunale e la biblioteca civica dedicano ai genitori con bambini nati nell’ultimo anno per presentare il progetto Nati per leggere.
«E’ il secondo anno che dedichiamo una festa ai nuovi nati nell’ambito del progetto “Nati per leggere” – spiega Maria Pia Gambino, bibliotecaria –. Abbiamo invitato i genitori dei bambini nati a Santena nell’ultimo anno per spiegare che la lettura ad alta voce, fatta in età precoce, ha un sacco di benefici, a tutti i livelli, sia emotivi, sia di sviluppo cognitivo».
«Nati per leggere è un progetto nazionale – aggiunte Maria Pia Gambino –. Nell’ambito dello Sbam Sud-Ovest le biblioteche che hanno aderito sono 14, tra cui quella di Santena. Un progetto che va avanti grazie alle risorse della Compagnia di San Paolo. Nella biblioteca di via Delleani c’è una sezione dedicata a Nati per leggere. Abbiamo anche realizzato un angolo dove ci sono un tappeto, due poltroncine e un tavolino, tutto a misura di bimbo. Le mamme, durante l’orario di apertura della biblioteca possono arrivar con i loro figlioletti e leggere uno dei 150 testi dedicati che mettiamo a disposizione».
Adriana Gino, consulente del progetto Nati per leggere, allo Sbam di Moncalieri, spiega: «Nati per leggere è un progetto nato negli Stati Uniti d’America, negli anni ottanta, per opera di pediatri che partendo dal fatto che il 35 per cento dei bimbi non imparava a leggere secondo le aspettative, hanno condotto indagini da cui era emerso che se non si legge ai bambini in età prescolare questi piccoli hanno maggiori difficoltà nell’apprendimento della letto-scrittura. La ricetta è altrettanto semplice: un invito ai genitori che leggano ai loro figli testi adatti alle varie età prescolari. La lettura fatta in età precoce ha effetti duraturi nel tempo. In particolare è fondamentale nel periodo che va dagli zero ai tre anni. Per questo è importante prendersi del tempo anche per leggere insieme ai figli piccoli. In Italia il progetto Nati per leggere arriva in Italia nel 1999, grazie ai pediatri. La Regione Piemonte ha aderito al progetto sin dal 2001, insieme alla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, diventando una delle regioni italiane più attive nella diffusione dell’iniziativa. Anche in Piemonte, come in molte altre Regioni italiane e come nei Paesi in cui il programma ha preso avvio, cardine del progetto è l’inedita alleanza tra bibliotecari, pediatri, educatori, librai e volontari. Nati per Leggere Piemonte, anche grazie al costante sostegno della Compagnia di San Paolo, coinvolge attualmente 400 comuni piemontesi, 200 pediatri, 142 asili e 345 scuole dell’infanzia».
«Nati per Leggere si propone di utilizzare il libro come strumento di interazione e di contatto tra il mondo del bambino e quello dell’adulto – chiude Adriana Gino –. Oltre ai vantaggi sulla sfera cognitiva e relazionale, Nati per leggere opera nella certezza che, grazie a tale interazione, possa nascere nel bambino sin dalla più tenera infanzia una vera e propria passione per il libro e la lettura, e che questa passione possa protrarsi anche nelle età successive, generando un adulto lettore».
Sabato mattina la riunione si è svolta al piano terra di palazzo Visconti Venosta, dove è stato allestito un angolo per genitori e piccoli. Il benvenuto ai nuovi nati è stato introdotto dalla proiezione di una presentazione della poesia di Bruno Tognolini “Bambino futuro”.
Il testo della poesia è questo:
Sono un bambino, sono il tuo dono
Prima non c’ero e adesso ci sono
Sono il domani, dalle tue mani
Devi difendermi con le tue mani
Sono il futuro, sono arrivato
E sono qui perché tu mi hai chiamato
Come sarà l’orizzonte che tracci
Dipende da come mi abbracci.
«La poesia è stata scritta da Tognolini in occasione della Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – ha spiegato Rosella Fogliato, consigliera incaricata ai servizi bibliotecari –, ma è una poesia adatta a qualsiasi luogo,qualsiasi situazione, destinata a tutti i bambini…ma soprattutto a quelli appena nati e a quelli che verranno, che sono il nostro dono, il nostro domani… un domani che ,come dice Tognolini, dobbiamo difendere con le nostre mani… L’orizzonte siamo noi adulti a tracciarlo, dipende da noi, da come abbracciamo i nostri bambini… Da quanto diciamo loro le cose che avremmo voluto sentirci dire anche noi quando eravamo piccoli solo così cresceranno nel rispetto della propria unicità e del proprio talento creativo. Facciamoli sentire amati, apprezzati considerati. Offriamo loro dolcezza, tenerezza e disponibilità e cresceranno in autostima…».
Il primo amministratore che è intervenuto è stato il sindaco Ugo Baldi che ha rivolto un benvenuto a genitori e piccoli. «Questi bimbi sono il nostro futuro. Sono loro che un domani dovranno riuscire a cambiare il mondo. Oggi li vediamo piccoli, ma un domani saranno proprio loro a far andare avanti il Paese». Il sindaco ha detto: «La lettura che un genitore compie con il proprio figlio è importante anche per saldare legami affettivi forti. In biblioteca abbiamo realizzato uno spazio dedicato a questo progetto».
L’assessore alla Cultura Paolo Romano, ha detto: «Grazie anche all’attenzione che abbiamo posto ai piccoli e a voi genitori nell’ultimo anno gli utenti della biblioteca sono aumentati di 140 unità, così come, sempre nel 2013, i prestiti sono saliti di 782. Un aumento legato anche alle nuove iniziative messe in atto quale la proposta di portare i libri e i prestiti direttamente nelle aree verdi cittadine».
«Amare la lettura attraverso un gesto d’amore: un adulto che legge una storia – ha detto Rosella Fogliato –. Ogni bambino ha diritto a essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza, ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Questo è il cuore di Nati per leggere. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni. Un’imponente mole di ricerca sull’argomento ha documentato l’importanza della lettura con i bambini fin dalla più tenera infanzia per favorire e sostenere una crescita armoniosa ed equilibrata del bambino sia sul piano cognitivo, sia su quello affettivo-relazionale».
Maria Marra, pediatra in città, ha detto: «Alla base di questo progetto ci sono studi americani che hanno evidenziato i benefici della lettura ad alta voce. I bambini che avevano genitori che leggevano testi ai figli arrivavano alle elementari con un lessico più ricco, con migliori capacità cognitive e performance scolastiche più alte. Un bambino piccolo è una spugna: nel senso che assorbe tutto ciò che gli si da. Stargli vicino, dargli affetto, leggere una fiaba è una pratica che fa bene ai nostri piccoli. Oggi viviamo vite frenetiche: è comunque importante ritagliarsi un po’ di tempo da dedicare ai figli». La pediatra ha invitato i genitori a «prestare attenzione nella scelta dei giochi per i piccoli. Evitate giochi costruiti chissà dove, che hanno prezzi ridotti, ma sono costruiti con materiali non sempre adatti ai nostri bambini» e poi ha ricordato: «Leggere aumenta i legami affettivi con i bambini. Leggere trasmette affetto e amore. Leggere è un modo corretto di stare con i figli. Noi genitori abbiamo il dovere di dare ai figli il massimo di amore, di affetto, di attenzione, per educarli nel modo giusto e nel rispetto di tutti».
In chiusura di riunione la bibliotecaria e il sindaco hanno consegnato un cesto con decine di libri alla pediatra da mettere a disposizione dei bimbi e dei loro genitori che arrivano nello studio medico. Si tratta della seconda valigia donata alla pediatra perché nei mesi scorsi tutti i volumi, valigia compresa, sono stati rubati. La riunione si è chiusa con la consegna ai genitori di una borsa contenente: una guida rivolta ai genitori di presentazione del progetto; una piccola bibliografia dei libri presenti in biblioteca; un libro dedicato ai papà; una serie di prodotti messi a disposizione dalla ditta Ser, dalle farmacie e dalle erboristerie.
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