Santena – 24 marzo 2014 – Con una mozione, approvata all’unanimità, il consiglio comunale chiede alla Regione Piemonte il ritiro della delibera della Giunta regionale sulle modalità di gestione delle prestazioni domiciliari in lungo assistenza a favore delle persone non autosufficienti e chiede di garantire le risorse necessarie al funzionamento dei servizi e di tutelare il diritto alle cure domiciliari delle persone non autosufficienti. Nella mozione si ricorda che “l’assistenza domiciliare è una funzione strategica nel sistema dei servizi sociosanitari per la qualità stessa dell’assistenza e per la sua economicità da cui deriva ingente risparmio di risorse nell’ambito dell’appropriatezza delle cure in lungo-assistenza”.
In consiglio il sindaco Ugo Baldi ha letto la mozione che ha questo testo:
**
“RICLASSIFICAZIONE REGIONALE DELLE CURE DOMICILIARI.
VISTE
– la Delibera della giunta regionale numero 26/2013, pubblicata sul BUR del 6 febbraio 2014, in materia di modalità di gestione delle prestazioni domiciliari in lungoassistenza a favore delle persone non autosufficienti;
– la Delibera della giunta regionale n. 5/2014 sui criteri di finanziamento delle prestazioni di assistenza domiciliare in lungoassistenza;
CONSIDERATO CHE
– le cure domiciliari rientrano a pieno titolo nei Lea – livelli essenziali di assistenza – come “aiuto infermieristico e assistenza tutelare alla persona” come risulta al punto 7 del D.P.C.M. del 29 novembre 2001, avente valore di legge in base all’articolo 54 della Legge 289/2002;
– la Regione Piemonte, in contraddizione con i suoi stessi provvedimenti approvati nel tempo in materia (D.G.R. n. 51/2003, D.G.R. n. 39/2009, D.G.R. n. 56/2010 e da ultimo Legge Regionale 10/2010) riclassifica come interventi aggiuntivi ai LEA gli assegni di cura e molte altre prestazioni finora garantite al domicilio sulla base di un’interpretazione autonoma del verbale del “tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali”, il cosiddetto Tavolo Massicci;
– tali provvedimenti riconoscono come prestazione Lea solo quella resa da operatori sociosanitari (Oss) nonostante la partecipazione economica del Servizio Sanitario Regionale riguardi, nella misura del 50 per cento, gli oneri di tutte le prestazioni domiciliari di “aiuto infermieristico e assistenza tutelare alla persona”;
TENUTO CONTO CHE
– tali deliberazioni spostano le risorse destinate agli assegni di cura ed a molte altre prestazioni finora garantite al domicilio dal settore sanitario a quello assistenziale demandandone l’assegnazione alla Direzione Regionale delle politiche sociali e non all’area sanitaria rendendone pertanto incerta nel tempo l’entità e l’effettiva erogazione;
– con nota inviata all’Assessore Regionale alla Sanità il 22 gennaio 2014 l’ANCI Piemonte afferma che la riclassificazione operata dalla Regione per le prestazioni socio-sanitarie domiciliari è “sicuramente lesiva del diritto alle cure delle persone non autosufficienti”, che non può essere correlato alla tipologia di prestazione ma alla condizione di salute ed allo specifico bisogno;
RICHIAMATE
– la sentenza 199/2014 del Tar Piemonte che conferma l’illegittimità delle liste di attesa per le prestazioni sociosanitarie;
– la sentenza 326/2013 del Tar Piemonte che ha confermato il diritto esigibile delle persone con disabilità alle prestazioni di assistenza domiciliare, prestazioni alle quali hanno diritto, in base alle identiche norme Lea, anche gli anziani cronici non autosufficienti e le persone colpite da demenza senile;
CONSIDERANDO
l’assistenza domiciliare quale funzione strategica nel sistema dei servizi sociosanitari per la qualità stessa dell’assistenza e per la sua economicità da cui deriva ingente risparmio di risorse nell’ambito dell’appropriatezza delle cure in lungoassistenza.
IMPEGNA
Il Consiglio Comunale a:
–adottare ogni azione necessaria per ottenere dalla Regione Piemonte il ritiro delle Dgr n. 26/2013 e n. 5/2014 ed al contempo la garanzia delle risorse necessarie al funzionamento dei servizi e comunque per tutelare il diritto alle cure domiciliari delle persone non autosufficienti, ivi compreso il ricorso al TAR anche ad adiuvandum, per ottenere l’annullamento di tali deliberazioni regionali.
–Trasmettere copia della presente mozione all’Assessore alla Tutela della salute e Sanità della Regione Piemonte Ugo Cavallera, Fishpiemonte sede operativa presso associazione Area, Fondazione promozione sociale – Csa, Consulta persone in difficoltà, Torino.
Santena, 6 marzo 2014
Il sindaco della citta’ di Santena Ugo Baldi”.
**
Terminata la lettura della mozione il sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Sostanzialmente chiedo al consiglio comunale di approvare questa mozione perché crediamo che le cure domiciliari siano un diritto, ma anche un risparmio per lo Stato. Riuscire a curare a casa le persone, soprattutto quelle disabili, credo sia per loro un grosso vantaggio in termini di salute. Ricordo che è un Lea – Livello essenziale di assistenza – e la Regione Piemonte non può decidere di bypassare un Lea nazionale con una sua interpretazione. Ecco perché chiedo al consiglio comunale di appoggiare questa mozione dell’Anci».
Daniele Franco, del Movimento 5 Stelle, ha detto: «Noi appoggiamo questa mozione. Il provvedimento della Regione è figlio dei vari tagli portati avanti negli ultimi anni dalle varie amministrazioni regionali che si sono susseguite alla guida del governo subalpino». E’ intervenuto anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Alessandro Caparelli, che ha ribadito: «Soprattutto i disabili hanno il diritto di essere curati nelle proprie abitazioni. Per questo appoggeremo la mozione presentata dal sindaco». Il consiglio comunale è andato al voto. La mozione è stata approvata all’unanimità dei 14 consiglieri presenti. Al momento del voto erano assenti i consiglieri Elia, Trimboli e Ghio.
**
Fonte: dibattito consiliare; città di Santena, verbale di deliberazione del consiglio comunale, numero 11, seduta del 18 marzo 2014, con oggetto: Approvazione mozione presentata dal Sindaco in data 6.03.2014, prot.0002498 avente ad oggetto: “Riclassificazione regionale delle cure domiciliari.
**
Scarica la deliberazione del consiglio comunale: Santena2014_cc11
**
Twitter @rossosantena