Santena – 25 marzo 2014 – Nei giorni scorsi Davide Pavan, direttore del Consorzio chierese per i servizi, è intervenuto ad un seminario tecnico, organizzato da Federambiente, nell’aula del consiglio della Camera di commercio di Roma, sul tema: “Costruire i criteri per l’applicazione della tariffa puntuale”. Pavan ha presentato l’esperienza pluriennale dei comuni del Consorzio chierese per i servizi nell’applicazione di questo sistema di tariffazione correlata al sistema di raccolta porta a porta. La notizia arriva da un comunicato stampa del Consorzio chierese per i servizi.
Oltre al Consorzio chierese dei servizi, l’unico dell’area Nord-Ovest italiana, erano presenti altre sei realtà di imprese del Nord-Est: Area, di Copparo (Fe), Amnu, di Pergine Valsugana (Tn), Asia, di Lavis (Tn), Contarina, di Fontane di Villorba (Tv), Etra, di Cittadella (Pd) e Veritas, di Venezia. Il confronto, che ha visto la partecipazione di molti rappresentanti di enti locali e di aziende di gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani, è stato una tappa importante del processo di costruzione dei criteri su cui basare l’applicazione della tariffa puntuale, in vista della stesura ed emanazione del regolamento ministeriale che dovrà introdurre la tariffa puntuale su tutto il territorio nazionale.
Il presidente del Consorzio, Ilario Marchisio, a margine di questo seminario, con tono soddisfatto spiega: «Nel marasma generale, il Consorzio chierese per i servizi rappresenta uno dei fari, a livello nazionale, della buona gestione del servizio pubblico nell’ambito dei rifiuti. Il nostro modo di lavorare è sembrato interessante, al punto che ci hanno chiesto di andare a spiegare in cosa consiste. Per questo il Consorzio è andato a spiegare i meccanismi che governano la tariffa puntuale che sinora ha consentito di ottenere risultati virtuosi. Dirò di più: noi sull’argomento rifiuti, stiamo costituendo a livello nazionale una società di consulenti. Magari non se ne accorgerà nessuno, ma alla fine di aprile, tra i soggetti che ormai da anni stanno lavorando in modo pressoché volontario su questi temi, costituiremo una società. Gli daremo una forma giuridica, con un capitale sociale, di poche decine di euro, per ogni Consorzio aderente. Si tratta di un gruppo che ha maturato esperienze importanti e significative, tanto che ha assunto un ruolo di consulente per il ministro dell’Ambiente».
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