Santena, il consiglio comunale discute di usura

Santena – 14 giugno 2014 – Il consiglio comunale torna a discutere di usura. Lo fa a seguito di una interpellanza, presentata, mesi fa, dalla consigliera di Noi X Santena, Patrizia Borgarello, relativa allo sportello anti usura, avviato dall’amministrazione comunale negli uffici di palazzo municipale. Di seguito, tutto il dibattito.

Santena_palazzoMunicipale_2014giu05La discussione è cominciata con Cetty Siciliano, presidente del consiglio comunale, che ha letto l’interpellanza presentata e firmata dalla consigliera di Noi X Santena Patrizia Borgarello.

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Questo il testo dell’interpellanza.
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Al Sig. Sindaco della città di Santena
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale

Santena, 10 marzo 2014

INTERPELLANZA

Oggetto: sportello “Anti usura”

PREMESSO
Che presso il Comune di Santena è attivo lo “sportello anti usura” a disposizione dei cittadini;

che, da quanto risulta, il fenomeno dell’ usura e delle estorsioni nella nostra città è tutt’ altro che limitato, alimentato anche dal sempre più diffuso vizio del gioco; che lo sportello ubicato presso il Comune offre verosimilmente scarsa riservatezza a coloro che decidessero di chiedere aiuto

CHIEDE

Al Sindaco, al Presidente del Consiglio ed all’Assessore competente
– Quanti soggetti dalla istituzione dello sportello si sono rivolti a tale servizio;
– Se non ritiene di modificare le modalità di accesso al servizio in modo da renderlo effettivamente riservato ed anonimo;
– Quali iniziative intende adottare per contrastare, per quanto possibile, il fenomeno dell’ usura e delle estorsioni che, a quanto ci consta, è in continuo

Il consigliere
Patrizia Borgarello

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Santena_2014giu05_usura_BorgarelloDopo la lettura dell’interpellanza la consigliera Patrizia Borgarello ha detto: «Aggiungo due commenti allo scritto. Il problema dell’usura a Santena non è di oggi. La sensazione che noi abbiamo avuto è che sia un problema atavico e che non è assolutamente scardinato. Anzi, anche con i chiari di luna che ci sono, sembra sempre più incidente sulla città. La sensazione che noi abbiamo avuto è quella che si tenda un po’ a nascondere questa cosa. Non ho ancora capito se perché veramente non si conosce o non si vuole vedere; perché è un problema difficile da risolvere o perché ci sono delle paure».

Patrizia Borgarello, consigliera provinciale della Lega Nord e consigliera in città per la lista Noi X Santena ha aggiunto: «Questo è un problema grave: basta chiedere anche negli uffici competenti, dove sanno perfettamente la problematica di Santena e dove ti rispondono che è uno dei comuni dove questo problema è grande e non solo per questo. Abbiamo pensato di presentare questa interpellanza per capire quali sono le idee dell’amministrazione in merito. Perché, forse, come sapete tutti, c’è un sacco di gente in questo paese che viaggia sul filo di lana, tra lecito e illecito: personaggi che sono conosciuti alle forze dell’ordine, ai Tribunali, alla Procure; personaggi che sono stati indagati, che sono stati arrestati, personaggi che sono stati coinvolti in determinate cose… Però sembra che questo comune viva così, in un limbo, dove tutto si sa, ma nessuno parla. Siccome io, da buona torinese, nonché leghista, il “Non vedo, non sento e non parlo” non capisco cosa vuol dire, vorrei capire se questa amministrazione effettivamente non vede, se effettivamente non sente. Perché c’è qualcosa che non funziona. Lo ripeto, il fenomeno dell’usura è abbastanza grave».

Rivolta al vicesindaco Roberto Ghio, Borgarello ha detto: «Il fenomeno dell’usura e Ghio lo sa meglio di me, suo padre è stato sindaco, è un problema che già c’era, per cui è inutile che ci guardiamo con delle facce come se scendessimo da Marte. E’ un problema che sappiamo, che sa il sindaco, che sanno i consiglieri. Fare uno sportello antiusura in un paese come Santena mi sembra quantomeno curioso. Se io sono una che mi sono fatta prestare il denaro, non vado certo allo sportello antiusura in comune, dove tutti mi vedono. Lo sportello in comune mi sembra una cosa fuori dal mondo, ammesso che uno voglia denunciare questa cosa. Per me è veramente una cosa fuori dal mondo e stentavo a crederci quando la cosa venne fatta».

Santena_2014giu05_usura_GhioLa parola è passata a Roberto Ghio, vicesindaco: «Al di là dei trascorsi parentali di ognuno di noi, Santena, “sicuramente ha avuto” e “probabilmente avrà ancora”, ma su questo “avrà” e su “ha ancora” sarebbe interessante capire dove sono questi dati certi che i non meglio precisati uffici competenti o le forze dell’ordine, a quanto pare, hanno dato solo a lei consigliera Borgarello, dai quali si consterebbe che il fenomeno dell’usura, in questa città, sarebbe in continuo aumento».

Il vicesindaco ha detto: «Noi non abbiamo dati certi. Prima del nostro arrivo in comune non esisteva nulla per contrastare il fenomeno dell’usura: noi abbiamo pensato di dotare i cittadini di due strumenti fondamentali che non sono solo una stanza in comune, come lei ha descritto lo sportello antiusura. Abbiamo chiesto la collaborazione di due fondazioni bancarie che si sono rese disponibili ad aprire uno sportello anti usura a palazzo comunale, ospitano le persone usurate, per cercare di ovviare a questa loro problematica».

Roberto Ghio ha aggiunto: «E non è certamente lo sportello in comune gestito da La Scialuppa o dalla Fondazione San Matteo il luogo deputato a ospitare le denunce di usura. Per questo ci sono le stazioni dei Carabinieri, c’è la Polizia, ci sono gli organi istituzionali che dovrebbero ospitare e accogliere le denunce degli usurati. Gli sportelli in comune hanno il compito, sicuramente preventivo, per evitare che chi è potenzialmente soggetto a usura cada nelle mani degli usurai. E proprio in questa ottica, con la delibera del 2012 sono state istituiti due sportelli anti usura. Il comune ha promosso iniziative anche mediante informazioni sui giornali locali. Abbiamo stampato pieghevoli che sono in distribuzione presso l’Urp, là dove c’è anche lo sportello».

Il vicesindaco, in consiglio, ha proseguito così: «Allo sportello le modalità e le procedure di accoglienza del cittadino che lamenta problematiche relative all’usura sono svolte nella massima riservatezza, nel rispetto assoluto dell’anonimato. Sono portate avanti da professionisti specializzati, mediante orientamento, con indicazioni e consigli pratici forniti nell’ufficio polifunzionale sito al piano terreno di palazzo municipale. Occorre poi aggiungere che dopo un primo approccio, i colloqui e gli incontri si svolgono direttamente nelle sedi delle due Fondazioni, a Torino. E, in questo modo, è ancora più garantito l’anonimato. Presso l’ufficio di Torino de La scialuppa 4 utenti santenesi hanno chiesto informazioni al servizio degli sportelli antiusura dopo essere venuti a conoscenza di questo servizio tramite opuscoli o a mezzo conoscenti. Attenzione, non sono 4 usurati: sono 4 persone che, da quello che risulta a noi, i carabinieri non li hanno mai visti. Persone che hanno fatto una azione sensata e prima di cadere in mani sbagliate hanno utilizzato gli strumenti che l’amministrazione ha dato per non cadere in tentazione».

Ancora il vicesindaco Roberto Ghio ha aggiunto: «Sul fronte delle azioni l’amministrazione è impegnata a sensibilizzare la cittadinanza e in particolare coloro che sono dediti al gioco, al fine di prevenire situazioni di usura e di indebitamento. Per questo lavora e collabora con alcune associazioni sociali e promuove iniziative sulla sicurezza sociale. Da anni il comune collabora con Libera per promuovere iniziative per promuovere legalità e giustizia. All’Urp i cittadini hanno a disposizione alcuni pieghevoli».

«Sarebbe anche importante sottolineare – ha proseguito il vicesindaco Roberto Ghio, sempre in risposta all’interpellanza della consigliera Borgarello – altre azioni dirette svolte dall’amministrazione e sicuramene importanti ed eclatanti a livello mediatico. Il sindaco, come prima uscita pubblica televisiva nazionale è andato sul Tg di Rai 2 dove si testimoniava il nostro forte, forte, forte contrasto al fenomeno dell’usura che a Santena è stato radicato: ci sono persone arrestate, finite in galera, che hanno scontato delle pene. Il primo atto di questo consiglio comunale è stato quello di conferire la cittadinanza onoraria a Pino Masciari che è un testimone di giustizia. E, mi sembra che questa amministrazione, ancora oggi, stia operando contro quello che è uno dei maggiori motivi che portano a usura: quello delle sale giochi, delle macchinette. Quindi le iniziative che stiamo portando avanti penso siano operazioni altrettanto debellanti nei confronti di quelli che sono i potenziali usurai del territorio».

Roberto Ghio ha chiuso così: «Io e il sindaco riceviamo molte persone. Il più delle volte sono cittadini in stato di disperazione che vengono in comune a chiedere un lavoro. Il comune non è un ufficio del collegamento, neppure siamo la caserma di carabinieri. Come amministratori pubblici siamo dei cittadini a servizio della cittadinanza».

Santena_2014giu05_usura1Il dibattito è proseguito con il contributo del sindaco Ugo Baldi: «In questi due anni, nel ruolo di sindaco, ho visto passare nel mio ufficio una quantità di persone impressionate. I problemi sono: il lavoro, la casa, le bollette. In questi due anni abbiamo cercato, io per primo, di non prestare mai il fianco a certi soggetti che hanno provato in tutti i modi ad accreditarsi con la nuova amministrazione, cercando di farsi vedere vicini a noi. Abbiamo cercato di tenerli distanti. Credo che i cronisti abbiamo immagini e filmati dove, letteralmente scappo da un soggetto che tentava di avvicinarsi perché voleva farsi vedere vicino al sindaco in una manifestazione pubblica. E credo che questi soggetti oggi non si avvicinino più».

Il sindaco Ugo Baldi ha proseguito: «Per contropartita, non dico che Santena sia un paradiso – assolutamente no – o che il fenomeno di usura sia scomparso, perché non lo posso dire. Oggettivamente non ho dati; nel senso che nessuna delle persone che negli ultimi due anni sono venuti a parlarmi – e vengono in comune come a un confessionale –: mi dicono e raccontano tutto, come lo raccontano al parroco. In nessun caso mi è stato detto che erano stati soggetti a usura. Mi hanno segnalato altri problemi. Il che non vuol dire che l’usura non ci sia, ma io non ne ho il polso. Davvero non riesco ad averlo. E anche il parroco, con cui ci confrontiamo frequentemente, anche lui ha problemi di richiesta di aiuti economici, ma di usura no. Abbiamo problemi a volte di circonvenzione di incapace, persone che si approfittano di altri perché culturalmente più deboli e facilmente aggredibili, ma di usura no. E quindi non riesco ad avere un quadro preciso. Non riesco ad averlo neanche dalle forze dell’ordine; mediamente una volta al mese sono chiamato a colloquio, si parla di furti a altro ancora. E’ vero che i carabinieri non ti raccontano tutte le cose, giustamente è tutto un segreto istruttorio, però quando cerchi collaborazione uno dovrebbe anche un pochino esporsi. Pur sapendo che il fenomeno usura potrebbe esistere ancora non ne abbiamo consapevolezza. E poi, che motivo avrei di nascondere che c’è questo problema: io non ho questi dati. Ecco perché come detto nella risposta a questa interpellanza intendiamo mantenere gli strumenti che abbiamo come lo sportello anti usura, perché li riteniamo utili. A livello concreto, penso che certe azioni fatte verso alcuni locali pubblici possano avere contribuito a migliorare le cose. E’ anche vero che, molte volte la delinquenza non l’annulli, ma la sposti soltanto. Io in merito a quanto chiesto con l’interpellanza non ho altre sensazioni».

La discussione si è chiusa con la replica di Patrizia Borgarello: «Prendo atto delle risposte. Ci credo che la gente non abbia il coraggio di venire dal sindaco, perché comunque l’usura è un fenomeno particolarmente delicato e poi, forse, dietro c’è anche qualcuno che è meglio non si sappia. Lo ripeto, la problematica dell’usura c’è. Che poi non si sappia lo credo anche perché ripeto, io la so da fonte esterne, purtroppo, e non da fonti interne. Poi chiedo pubblicamente di avere un colloquio privato con il sindaco per chiarire alcuni punti che non ritengo opportuno esternare in consiglio comunale».

Patrizia Borgarello ha chiuso così: «Da ultimo, vorrei anche dire che determinate situazioni, a volte, si creano perché si è permesso che venissero create. Ovviamente, di questo, ne sono consapevole. Dico ancora al collega Ghio che noi come pubblici ufficiali se sapessimo che una persona è colpita da usura dovremmo denunciare la vicenda, a differenza di un privato cittadino che potrebbe anche non farlo».

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Audio integrale della discussione:

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