Santena, Ansaldi chiede di rivedere il funzionamento delle Commissioni consiliari

SANTENA – 23 aprile 2009 – le Commissioni consiliari non funzionano. La denuncia è di Roberto Ansaldi, capogruppo consiliare dell’Unione dei Moderati – Udc, che ha scritto una lettera al presidente del consiglio, al sindaco e agli assessori, proponendo alcune modifiche affinché il lavoro delle Commissioni torni a essere centrale nell’ambito del funzionamento del consiglio comunale. Tra le richieste più rilevanti: la maggioranza deve accettare un confronto serio; le convocazioni devono essere tempestive in modo che sia ancora possibile concorrere alla preparazione delle delibere.

Roberto Ansaldi, capogruppo Unione dei Moderati - Udc
Roberto Ansaldi


«Noto sempre più che il lavoro delle Commissioni consiliari – scrive Roberto Ansaldi – è visto come un semplice passaggio burocratico, in cui nessun consigliere comunale – di maggioranza o di opposizione – può modificare nulla in quanto le stesse sono convocate qualche giorno prima del consiglio comunale su proposte di deliberazione che sono per logica immodificabili. Non credo che sia né logico né giusto sperperare denaro pubblico, poco o  tanto che sia, per l’esercizio di  una funzione che è tale solo sulla carta e rischia solamente di essere motivo di frustrazione per gli stessi presidenti di commissione e dei loro componenti, nonché dei dipendenti apicali e dirigenti a cui resta la sola consolazione della retribuzione garantita per le ore dedicate. Sperpero che non si limita ai gettoni di presenza o al costo dei dipendenti ma anche in notifiche, mail, sms, fotocopie e quant’altro occorre».

Roberto Ansaldi aggiunge: «Una città come Santena e il suo stato attuale ha bisogno di approcci concreti e seri. Se si crede che le Commissioni possano essere un momento di informazione e di confronto serio e credibile, al di la dei ruoli, sono opportune quattro cose: che la maggioranza accetti il confronto; che siano convocate ad atto in elaborazione, non a atto compiuto e immodificabile; che siano tenute in orari potabili per gente che lavora;  che venga rivisto un regolamento in cui la maggioranza dei presenti non è sufficiente a garantire la legalità della seduta».

Il capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, conclude: «Tanto era dovuto da uno che per anni ha esercitato il Vostro ruolo istituzionale e non ha mai convocato Commissioni – allora le convocava l’assessore che le presiedeva – tanto per convocarle, in cui si è sempre argomentato con trasparenza e non si è mai votato. Compresa quella Commissione istituzionale in cui sono state concordate quelle regole che hanno sempre consentito a chi amministrava di poterlo fare con celerità  e senza perdite di tempo ma nel contempo a chi era all’opposizione di avere informazioni, spazi e modalità di intervento. Distinti saluti».