Santena – 25 gennaio 2015 – Domenica 1° febbraio a Merc’Andare debutta il Mercatino del buon gusto.
Bancarelle di produttori aderenti al Paniere dei prodotti tipici della Torino, dei Maestri del gusto e banchi con prodotti che si fregiano del marchio Piemonte eccellenze artigiane. Domenica 1° febbraio a Merc’Andare, mercatino della prima domenica della città di Santena, debutterà un Mercatino del buon gusto. L’iniziativa si deve all’associazione ristoratori santenesi.
Vittorio Dalla Vecchia, chef del ristorante Le Vecchie credenze, di via Alberassa 16 e presidente del sodalizio dei ristoratori, spiega: «L’idea di un “Mercatino del buon gusto” è nata con l’obiettivo di rendere più ricco Merc’Andare, il mercatino di ogni prima domenica del mese che si organizza a Santena. Si tratta di un nostro progetto dell’associazione ristoratori santenesi che siano riusciti a concretizzare. L’obiettivo di questa iniziativa è uno solo: realizzare una iniziativa di richiamo, di qualità, per portare sempre più gente a Santena».
Lo chef de Le Vecchie credenze aggiunge: «Io non mi aspettavo, in poco tempo, un numero così alto di adesioni al mercatino del buon gusto. Abbiamo già una venina di adesioni e altre sono in arrivo. Al 99 per cento il Mercatino del buon gusto sarà allestito in piazza santi Medici Cosma e Damiano. Domenica 1° febbraio i consumatori che verranno in città potranno acquistare il salam patata del salumificio Nadia di Caluso, la toma di Lanzo, il Cevrin di Coazze, il miele delle nostre vallate alpine, le farine di antichi mais e le antiche varietà di mele, oltre a decine di altri alimenti del Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino. Ancora, sempre per i gastronauti, sono da segnalare le bancarelle dei Maestri del gusto – tra cui i mastri birrai Have a nice trip, di Carmagnola – e quelle con prodotti che possono fregiarsi del marchio Piemonte eccellenza artigiana».
«Vediamo come andrà l’iniziativa di domenica prossima, 1° febbraio – chiude Vittorio Dalla vecchia –. E per le prossime edizioni cercheremo di fare ancor meglio. Teniamo conto del fatto che molte produzioni tipiche agroalimentari sono stagionali e, in questo periodo dell’anno, non sono ancora disponibili. Sempre per le prossime edizioni, cercheremo di coinvolgere anche i produttori agricoli locali affinché possano vendere direttamente le produzioni orticole locali: asparagi, ma non solo, anche zucchine, pomodori e insalate».
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