Santena – 8 marzo 2015 – La notizia è certa. Arriverà a primavera inoltrata. L’ora e il giorno come al solito non sono note: deciderà lui. Terrà conto del clima, perché è freddoloso e non ama il vento e la troppa umidità. La data precisa è impossibile da stabilire. Verrà comunque prima della Sagra dell’Asparago di Santena.
Sua maestà ha un portamento eretto, misterioso, fiero e adorabile. Predilige il silenzio della campagna e la discrezione di chi lavora la terra. Al giusto tepore farà la sua apparizione. Osservato al rallentatore il suo procedere risulta gentile, sensuale e pudico. Sotto sotto i suoi misteriosi crescenti movimenti fanno capire l’attaccamento alla antica terra della Banna, erede del Tanaro e del Po. Confidando nei molti estimatori che verranno da altre città per onorarlo e omaggiarlo, Santena, nonostante sia più repubblicana che monarchica, ogni anno lo accoglie a braccia aperte.
I preparativi fervono. Il Comune, la Pro-loco, l’Associazione Amici di Camillo Cavour e l’Associazione dei Produttori dell’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto preparano cerimonie, manifestazioni e intrattenimenti all’altezza del suo rango. Visto il rilievo nazionale, la visita Reale diventa occasione di promozione e di valorizzazione di Santena, dei suoi prodotti orticoli, dei ristoranti, del commercio e del Castello. Il Re di Primavera è intrecciato indissolubilmente con la Città di Camillo Cavour. Lo Statista, che notoriamente non aveva grandi simpatie per i monarchi italiani, ha amato alla follia questo Re, al punto da chiedere, nel 1847, ai migliori scienziati del mondo di trovare il sistema per garantirne la prosperità e la floridezza.
Se il Re ritorna volentieri a Santena un motivo c’è. Circa 15 anni fa un gruppo di concittadini coltivatori, preoccupati per il suo stato di salute, si sono dedicati anima e corpo alla sua cura. La produzione languiva, la redditività calava, dopo un passato glorioso l’Asparago, il turione italiano per eccellenza, rischiava di cedere il campo. Da veri eredi cavouriani, gli orgogliosi asparagicoltori e cultori interpellarono i migliori specialisti perché intervenissero a sanare gli acciacchi che avevano aggredito il corpo del Re. Dopo tanto lavoro, esperimenti e fatiche oggi i risultati si vedono. Il Re è in buona salute e fa onore alle tavole portando una ventata di freschezza, di sapori e di gusti ineguagliabili. L’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto ha recuperato il suo ruolo al vertice della produzione di qualità. Ma non solo. A tutela e garanzia della sua tipicità si è dotato di un marchio che garantisce al consumatore la provenienza del prodotto.
Il Re della tavola di primavera, l’asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, da molto tempo è un prodotto di eccellenza della cucina piemontese e italiana. La notorietà è accresciuta dalla sapienza con cui si preparano i molteplici piatti di portata, elaborati nel corso dei secoli, che si possono gustare dall’8 maggio al 18 maggio 2015 nello stand gastronomico della Sagra dell’Asparago di Santena, in piazza Martiri della Libertà.
Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 8 marzo 2015.
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