Santena, inaugurazione dell’installazione dedicata alla Costituzione

Santena – 17 marzo 2015 – Di seguito, l’intervento di Assunta Brancatelli, presidente dell’Associazione culturale Europa, per l’inaugurazione dell’installazione dedicata alla Costituzione italiana.

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Santena_2015mar17_piazzaCostituzione09La celebrazione della giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera oggi è iniziata alle ore 10, in piazza della Costituzione, sita lungo via Cavour, accanto al ponte sul Banna. Il sindaco Ugo Baldi ha detto: «lo scorso anno abbiamo intitolato questa piazza alla Costituzione italiana. Santena ha inteso creare un legame tra la storia Patria di Cavour e l’atto di massima libertà che è la nostra Costituzione. Dopo avere provveduto a intitolare la piazza, oggi, grazie alla collaborazione con l’associazione culturale Europa abbiamo allestito questa installazione che richiama la Costituzione. In modo tale che, simbolicamente, Camillo Cavour guarda questo monumento. Oggi siamo qui a inaugurare questa installazione». Tra le autorità presenti, il prefetto di Torino Paola Basilone e Gino Micale, dell’Arma dei carabinieri, generale di Brigata, comandante della Legione Piemonte e Valle d’Aosta. Presenti i sindaci di Pecetto, Trofarello, Poirino e, naturalmente, una pattuglia di amministratori santenesi.

Santena_2015mar17_piazzaCostituzione03Assunta Brancatelli, presidente dell’associazione Culturale Europa, ha detto: «Con l’installazione, Santena crea un percorso storico, turistico e culturale che tramite il Ponte Giuseppe Musso, integra la Piazza della Costituzione al Castello Cavour. Un itinerario unico che collega Camillo Cavour, ritratto nel murales, allo Statuto Albertino e quindi alla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e dalla Liberazione. Il Circolo Europa è onorato di aver organizzato questa cerimonia il 17 marzo la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” sotto lo sguardo attento e vigile di Camillo Cavour. Di ciò ringrazia tutti i presenti e il Sindaco Ugo Baldi che ha voluto questa manifestazione e l’architetto Aldo Gatti che ha realizzato l’installazione».

La presidente dell’associazione Europa ha aggiunto: «Per Santena questa è un’occasione per ricordare la sua storia e il fantastico patrimonio storico, culturale, ambientale e turistico che ha la fortuna di ospitare. Tra poco in corteo ci trasferiremo nel Castello Cavour per rendere omaggio al Padre della Patria che ha voluto essere sepolto nella nostra Città. Sempre e ovunque dobbiamo avere come riferimento la Costituzione: la legge che afferma il principio evangelico e laico della uguaglianza tra le persone. Principio valido in tutti i Comuni d’Italia, in particolare a Santena, perché qui sono raccolte e custodite le memorie di Camillo Benso di Cavour. I sentimenti e i simboli di valore nazionale, europeo e mondiale a Santena sono ben presenti».

Santena_2015mar17_piazzaCostituzione11Assunta Brancatelli ha proseguito: «Da oggi i primi articoli della Costituzione sono sotto gli occhi di Camillo Cavour, accanto al Ponte intitolato al carabiniere, partigiano, Martire della libertà, Giuseppe Musso, un’eroe della Liberazione dal nazifascismo. Liberazione che ha avuto compimento nella Costituzione della nostra Repubblica. Parlando dalla Piazza della Costituzione del 1948 ci ricollegheremo allo Statuto Albertino del 1848 consapevoli che la Costituzione sancì per i nostri trisavoli, bisnonni, nonni e genitori e per noi il passaggio dalla condizione di sudditi e servi a quella di cittadini, con uguali doveri e uguali diritti. Oggi Cavour rappresenterà le generazioni che hanno costruito l’Italia nell’Ottocento, nel Novecento, fino ai giorni nostri. Come è noto Cavour, uomo delle istituzioni rappresentative, della uguaglianza e della libertà fu un deciso sostenitore della Costituzione del 1848. Secondo Lui l’avventura europea del Regno di Sardegna richiedeva prima di tutto la Costituzione perché l’Italia non doveva più essere terreno di spartizione tra i potenti di turno come nei secoli precedenti. Il 1848 non fu solo guerra bensì l’anno della rivoluzione che si sostanziava nella Costituzione. Il Quarantotto fu anche l’anno dell’Inno di Goffredo Mameli e l’anno in cui Camillo Cavour, i suoi famigliari, i suoi amici divennero protagonisti del processo di innovazione e di democrazia che si propagò in tutta la Penisola».

Santena_2015mar17_piazzaCostituzione01«Parlando dello Statuto Albertino – ha proseguito Assunta Brancatelli – voglio ricordare un personaggio fondamentale per la vita di Cavour e per la storia d’Italia. Mi riferisco a Cesare Alfieri di Sostegno, l’amico di gioventù di Carlo Alberto, il firmatario dello Statuto e Primo ministro: l’uomo che collocò Camillo Cavour al vertice del processo politico che sfociò nell’Unità d’Italia. Cesare Alfieri, amico, socio e famigliare del nostro Statista fu il primo protagonista di uno scontro costituzionale tra un Re ancora assoluto e il Capo del Governo moderno che crede nella separazione e nel bilanciamento dei poteri. Le inconcepibili dimissioni del Primo ministro per motivi istituzionali inaugurarono una stagione di scontro tra potere assoluto e sistema democratico che vedrà come principale protagonista Cavour, sostenitore del progresso e delle modernizzazioni apprese dalle Rivoluzioni Inglese, Americana e Francese».

Assunta Brancatelli ha chiuso così: «La storia dei Benso e degli Alfieri si è intrecciata ancora in modo significativo con la Costituzione italiana del 1948 e Santena fu di nuovo protagonista. L’ultimo discendente dei Benso e degli Alfieri, Giovanni Visconti Venosta, amico di Umberto II di Savoia e sostenitore di Alcìde De Gasperi sarà protagonista della nuova stagione aperta con la caduta del fascismo il 25 luglio 1943. Oltre ad essere uno dei capi dell’Antifascismo Visconti Venosta, fin dalla prima ora opererà per la rinascita dell’Italia, sarà deputato della Consulta Nazionale, l’organo che nel 1945-1946 guiderà il Paese nella fase di transizione verso l’Assemblea Costituente. Dopo aver elencato gli intrecci che legano Santena e le generazioni che ci hanno preceduti alla Costituzione ricorrendo alle figure di Camillo Cavour, Cesare Alfieri, Giuseppe Musso, Giovanni Visconti Venosta, resta ora da scoprire l’installazione».

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Audio integrale dell’intervento di Assunta Brancatelli:

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