L’asparago di Santena, un’opportunità per i giovani

Santena – 21 ottobre 2015 – Gino Anchisi, Presidente dell’Associazione produttori asparago di Santena e delle terre del Pianalto, racconta la storia dell’asparago santenese e di come questo prodotto sia importante per l’economia cittadina.

AsparagoSantena02Le terre del Pianalto sono terreni che comprendono i comuni di Santena e Poirino. Il terreno si presenta molto sabbioso, con una tessitura fine e lavorata. Questa caratteristica è dovuta alla vicinanza con il torrente Banna, confluente col fiume Tanaro, che esondò massivamente milioni di anni fa, inondando questo territorio. L’inondazione rese adatti questi terreni per la coltivazione dell’asparago.

Nell’Ottocento la coltivazione dell’asparago già esistente a Santena, viene valorizzata da Camillo Benso di Cavour, importandone altre tipologie e rendendolo uno tra gli ortaggi più coltivati sul territorio. Cavour definisce l’asparago la “sorgente della prosperità di Santena” e nell’arco di pochi anni trasforma Santena in un polo agricolo di rilievo, una “Silicon Valley” dell’agricoltura. Il mercato agricolo cittadino rimane un punto di riferimento per tutto il territorio fino agli anni Cinquanta. Finita la 2° guerra mondiale, a Santena aumentò rapidamente il numero degli abitanti, cominciò la migrazione dal Sud. Per far fronte alle nuove richieste di lavoro, si cominciarono a costruire industrie e nell’arco di 30 anni, l’economia agricola si è ridimensionata per fare spazio al nuovo mercato manifatturiero ed edilizio.

AsparagoSantena04Dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, la richiesta di asparagi è aumentata drasticamente in tutta Italia, infatti per soddisfare tale richiesta, i commercianti sono stati obbligati ad importare asparagi dalla Spagna e da altri paesi produttori. Questi asparagi importati, però, avevano una minore qualità, erano molto più fibrosi e meno gustosi, cosicché la domanda del prodotto con il passare del tempo diminuì, fino a tornare ai livelli iniziali. Negli anni Novanta una crisi colpisce ancora l’asparago santenese. Nelle asparagiaie la monocoltura blocca la rotazione e nel terreno scarseggiano gli elementi nutritivi necessari per la crescita dei turioni. Il risultato è un calo produttivo quali-quantitativo. Una crisi che è stata risolta tornando ad applicare la rotazione delle colture e utilizzando nuovi ibridi. Oggi, nei campi santenesi il più coltivato è denominato “Eros”.

Negli ultimi tempi, la produzione di asparagi a Santena, come in tutto il Pianalto, è in ripresa, grazie all’ottimo lavoro di promozione e tutela del prodotto portato avanti dell’Associazione produttori asparago. Una ripresa trainata dall’indotto del turismo e della ristorazione locale. L’Associazione, per tutelare la qualità del prodotto santenese, contrassegna i suoi prodotti con un “Bollino”. Si tratta di un vero e proprio marchio di qualità che indica nome e cognome dell’asparagicoltore che ha prodotto i pregiati turioni. La ripresa produttiva degli asparagi ha fatto da traino per il turismo, grazie anche al rilancio della sagra dell’asparago opera della Pro loco; la rassegna dedicata al prezioso ortaggio è giunta alla 82esima edizione.

Le aziende agricole che producono asparagi e aderiscono all’associazione produttori di asparagi di Santena e del Pianalto vantano un buon numero di giovani imprenditori agricoli. Non tutti hanno studiato la materia nei percorsi scolastici, ma con la voglia di fare e di migliorare, si sono inseriti bene nel contesto. Le previsioni indicano che, per i prossimi anni, la richiesta dell’asparago santenese dovrebbe continuare a far segnare un trend positivo. Questo significa che la produzione di asparagi dovrebbe continuare a far segnare buone opportunità lavorative. Tutto ciò consentirà a un buon numero di giovani di potersi avvicinarsi al mondo agricolo per mantenere la tradizione santenese, se pur con un tocco d’innovazione. Una buona occasione per far conoscere a un pubblico sempre più vasto l’asparago di Santena, il “Re della tavola di Primavera”.

Alessandro Fenu

Griva

Mosso

Raimondo

vassallo

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Immagini di archivio, maggio santenese 2014.

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