Santena, incontro sulla ‘ndrangheta, gli interventi del sindaco Baldi e dell’assessore Romano

Santena – 21 novembre 2015 – 15 anni di ‘ndrangheta in Piemonte non solo…: questo il tema che si è svolto questo pomeriggio, al salone Visconti Venosta. Gli interventi del sindaco Ugo Baldi e dell’assessore Paolo Romano.

Santena2015nov21ndranghetaBaldi03L’incontro di oggi pomeriggio è stato organizzato dall’Associazione culturale Falcone e Borsellino, con la collaborazione del locale presidio di Libera, del Movimento agende rosse, gruppo Paolo Borsellino, di Torino. All’iniziativa la città di Santena ha fornito il patrocinio. A discutere sul tema “15 anni di ‘ndrangheta in Piemonte e non solo…. Le ramificazioni della mafia calabrese a livello globale” sono intervenuti: Roberto Sparagna, sostituto procuratore di Torino; Giuseppe Lombardo, sostituto procuratore di Reggio Calabria; Giorgio Bongiovanni, direttore di Antimafiaduemila. L’incontro è stato moderato da Salvatore Bova. Centotrenta le persone intervenute nella sala al piano terra di palazzo Visconti Venosta: alcune non hanno trovato posto e hanno sostato all’ingresso. Persone santenesi e non solo. Nutrita la pattuglia di amministratori di Santena, come di alcuni Comuni vicini.

Santena2015nov21ndranghetaBaldi01L’incontro ha preso il via con l’indirizzo di saluto del sindaco di Santena Ugo Baldi, che ha detto: «Bene. Sono felice di vedere questa sala gremita. Sono veramente felice. Vi ringrazio. Perché vi ringrazio? Lo dicevo oggi con Paolo, il mio assessore. Il timore di questi eventi, in città come la nostra, è che siano partecipati solo quando c’è qualcosa di caldo sul territorio. Quando c’è qualche evento che da poco ha toccato il territorio. Allora, ecco, la gente risponde perché toccata nel vivo…» Il sindaco Ugo Baldi ha proseguito: «Santena, sull’argomento che oggi andiamo a trattare, che è quello della ‘ndrangheta, negli anni è stata protagonista. Negli anni passati, per fortuna. Non che la cosa sia scomparsa completamente. Io sono certo, purtroppo, che sotto le ceneri di quello che bruciava in modo evidente un po’ di anni fa, qualcosa c’è ancora, che facilmente può riprendere fuoco. Per questo, manifestazioni come questa, sono importanti per capire quello che è stato e quello che potrebbe essere. E lo potremo fare grazie alla partecipazione di due illustrissimi ospiti».

Ugo Baldi ha aggiunto: «Perché vi dico questo? Io ho preso ad amministrare questa città 4 anni fa. Reduce proprio da un periodo in cui Santena era sempre agli onori della cronaca per fatti negativi di questo genere, che riguardavano la malavita organizzata. Guardate, ricordo come fosse adesso, era il giorno dello spoglio delle elezioni. Ero appena stato nominato sindaco. Ecco, una delle prime persone che sono venute a congratularsi con me, ero alle scuole medie, dove c’erano i seggi, era proprio uno di quegli esponenti della malavita organizzata cittadina. E’ stata una delle primissime persone che è venuta a stringermi la mano». Il sindaco ha proseguito: «Ecco di lì in avanti abbiamo subito scelto di mettere una barriera, sin da subito, a questa cosa. Dovevamo tenere le distanze. Perché, vi assicuro che, nei primi mesi del nostro mandato, forte è stata la tendenza di persone che volevano a tutti i costi accreditarsi con l’amministrazione. Credo che i nostri cronisti locali siano stati testimoni di episodi in cui io, durante alcune manifestazioni, scappavo, facendo finta di niente, mentre queste persone cercavano di avvicinarsi, in piazza, per stringermi la mano e far vedere a tutti che loro erano amici del sindaco. Il primo atto, del primo consiglio comunale è stato conferire la cittadinanza a un testimone di giustizia: Pino Masciari». Un passaggio segnato dall’applauso arrivato da tutti i presenti nella sala di Palazzo Visconti Venosta. Durante la serata ha partecipato all’incontro lo stesso Masciari.

Santena2015nov21ndranghetaBaldi02Il sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Conferire la cittadinanza a Pino Masciari non è stata una scelta casuale. E’ stata una scelta per dire basta. Basta. Per segnare una diga rispetto a quanto avveniva nel passato. E in questi 4 anni si è lavorato in questo senso. Questa è stata una priorità. All’inizio, vi assicuro, è stato veramente difficile. E, per certi versi ,non si sapeva bene che reazione potessero avere queste persone che in passato avevano campo libero su questo territorio e su altri, vicini a noi. Credo che, dopo 4 anni di amministrazione, per il momento questo fenomeno è tenuto a distanza da questa città, pur essendo certi che non è totalmente sconfitto. Come amministrazione abbiamo cercato di contrastare queste cose. Ma, badate bene che la nostra amministrazione non avrebbe potuto fare nulla senza un’alleanza con i cittadini. Lo Stato sono prima di tutto i cittadini. Senza l’aiuto delle persone che sono vicine all’amministrazione pubblica, senza le persone sane che fanno lo Stato e le forze dell’ordine che collaborano con i cittadini e le con le pubbliche amministrazioni, non saremmo riusciti a tenere distante la malavita organizzata. Questo è lo Stato che deve fare barriere e non solo lo Stato istituzione. Oggi siamo qui a rinvigorire queste nostre certezze e lo potremo fare con il contributo di due sostituti procuratori. Sarà un incontro molto utile. Grazie a tutti della partecipazione».

Audio integrale intervento del sindaco Ugo Baldi:

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Santena2015nov21ndranghetaRomano04Il microfono è passato nelle mani dell’assessore Paolo Romano, che ha detto: «Innanzitutto rivolgo un grazie al professor Salvatore Bova per essere stato il primo promotore di questa iniziativa, insieme a una santenese, la signora Ienco, che ringrazio pubblicamente. Ringrazio anche il movimento Agende rosse, l’Associazione culturale Falcone e Borsellino, il presidio Libero Grassi di Libera che vedo qua presente e numeroso e che durante tutto l’anno organizza iniziative. Rivolgo un grazie ai due sostituti procuratori di Torino e di Reggio Calabria, come al direttore di Antimafiaduemila, Giorgio Bongiovanni». L’assessore Paolo Romano ha proseguito: «Rivolgo un benvenuto a tutti i partecipanti a questo incontro su un tema delicato, ma purtroppo di estrema attualità. Nel porgere un augurio di buon lavoro voglio mettere in comune alcune considerazione, derivanti anche dall’attività svolta in questi anni come amministratore pubblico. Credo che chi riveste un ruolo pubblico ha di fronte una etica individuale e sociale, perché deve rendere conto anche alla comunità. Così come quando arriva un cattivo esempio, da chi ricopre una carica o lavora nel pubblico, questo ha ricadute gravi sul senso di legalità. Da un lato si rischia spesso di autogiustificarsi, perché così fan tutti… Dall’altro questo può ingenerare sfiducia, nel senso che si arriva a pensare che le cose non cambieranno mai. Personalmente, come giovane, sono molto preoccupato dagli impatti di un tale modello culturale: dagli effetti che l’imitazione o la rassegnazione può avere sui giovani. E’ proprio sui giovani che bisogna lavorare molto perché le forme di malavita non si ramifichino. A volte mi è capitato di dialogare con giovane – e con adulti – durante incontri, nelle associazioni o nelle scuole, dove si tocca la questione della legalità e del rispetto delle regole. E, spesso, vi è sempre la tendenza alla giustificazione. La gente dice siccome tanti non rispettano le regole perché devo farlo proprio io? Per fortuna, nella maggior parte dei giovani c’è un senso di ribellione a questo stato di cose. Una voglia di non essere conformista, di non seguire il gregge o la cosa più facile o comoda. Ecco, questo sentimento va trasformato in impegno. Va portato in cose pratiche. E questo è un compito dell’amministrazione. E, soprattutto, di tutti noi, che oggi siamo qui presenti. Altrimenti rischiamo di non cogliere la voglia di cambiamento e di giustizia che esprimono tante persone, con il rischio di mancare una grande opportunità. Questa è una delle strade importanti per affermare legalità e giustizia e sconfiggere ogni forma di criminalità organizzata. Con questo pensiero auguro a tutti un buon incontro».

Audio integrale intervento dell’assessore Paolo Romano:

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Salvatore Bova, prima di dare la parola ai sostituti procuratori Sparagna e Lombardo, ha detto: «Grazie sindaco e grazie assessore. Magari ve ne fossero tante di pubbliche amministrazioni che prendono subito le distanze da questi personaggi che stanno in una zona grigia, che sono un po’ di qua e di là e poi, purtroppo, rischiano di inquinare le amministrazioni sane».

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