Santena e Dintorni 5

Santena – 20 febbraio 2016 – Per voltare pagina Santena punta sulle sue eccellenze: naturali, storiche, culturali e sociali. Le alleanze comunitarie e l’erogazione associata di servizi migliorano l’efficacia della Pubblica Amministrazione a vantaggio degli abitanti e del bene comune.

Santena, area ex Ages
Santena, area ex Ages

1) Asparago e clima Il Re della tavola di primavera sta preparando la sua apparizione in campo. Per ora tocca agli asparagicoltori predisporre il terreno. Poi, a tempo debito, ai primi di aprile, quando ci saranno le giuste condizioni climatiche, lui farà la sua comparsa. Intanto Ristoratori, Coltivatori, Pro-Loco e Comune di Santena organizzano la promozione della 83° Sagra dell’Asparago e della nuova campagna 2016 (quattrocentesimo anniversario della scomparsa dell’autore di “Giulietta e Romeo”) con manifestazioni che collocano Santena e le sue specialità in una dimensione regionale e nazionale.

2) Non in ordine sparso Moncalieri con il Politecnico, il Sindacato, la Confindustria vuole affrontare la crisi sociale e produttiva che ha colpito la Zona sud-est della Città metropolitana. L’attenzione è rivolta al Piano Strategico Metropolitano. Un Piano su cui è il caso di puntare l’attenzione, a meno che si continui a credere di vivere sotto una campana di vetro. Obiettivo: richiamare investitori sulla seconda area industriale del Piemonte, asse del sistema produttivo industriale sviluppato lungo la SS29, che va da Moncalieri a Villanova, passando da noi, con tanti capannoni inutilizzati.

3) Miopia partitica I partiti hanno una visione di corto periodo. Le persone, le categorie, i movimenti possono far crescere ottiche migliori. Ma senza la Politica non si potrà conciliare la molteplicità degli interessi in campo verso obiettivi di lungo periodo. Eppure, se guardiamo ai cambiamenti climatici, possiamo ricavare indicazioni che stanno accorpando nuovi interessi più complessi e articolati di quelli di ieri. La biodiversità delle coltivazioni nella nostra area può essere un terreno di incontro tra categorie differenti, più vicine politicamente di quanto si immagini.

4) Filippina e Urano Nel 1780 muore l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria. Nel 1781 Filippina de Sales sposa Giuseppe Filippo. Porta in dote 80.000 franchi che risolleveranno le casse dei Benso. La famiglia risiede abitualmente a Torino e a Santena, frazione di Chieri, in direzione di Asti e Alba, Piacenza e Genova. Il Castello è al centro di un sistema di aziende agricole che innovano l’agricoltura del Piemonte e poi dell’Italia unita. William Herschel, musicista e astronomo, scopre, con il telescopio, Urano, il settimo pianeta. Il sistema solare dilata le sue dimensioni, alcuni pregiudizi fideistici, poi rottamati dal Concilio, subiscono ulteriori colpi. Oggi l’universo fa i conti con le onde gravitazionali.

5) Il Peperone 66° Sagra del Peperone di Carmagnola: 250.000 visitatori, nel 2015, ben 50mila in più del 2014. L’impatto economico sul territorio è di 2.630.000 euro. Il peperone, come il Tartufo ad Alba, è un fenomeno economico e sociale con forti ricadute sulla vita della comunità. Un elemento che tira in ballo il turismo e il sistema ricettivo ben oltre la durata della sagra. Il 35 per cento dei visitatori spende da 20 a 50 euro al giorno. Il 2 per cento viene da fuori regione, il 3% per centoviene dall’estero. La ricerca è curata dalla Cattolica e dalla Bocconi di Milano, i rilevatori sono gli studenti dell’Agrario Baldessano-Roccati.

6) 83° Sagra dell’ortogastronomia La Sagra è una grande celebrazione ortogastronomica. Il protagonista è l’asparago, capofila degli ortaggi prodotti a Santena, che alimentano le tavole metropolitane con prodotti freschi e di qualità. Ogni anno la Sagra evolve e si trasforma, mantenendo ben salda la sua identità. Un’identità non legata al DOP (Denominazione d’origine Protetta) nè all’IGP (Indicazione Geografica Protetta). L’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto è un PAT (Prodotto agroalimentare tradizionale), la sua caratteristica è legata al territorio, alle tradizioni, alle usanze, alle esperienze modellate della cultura della comunità, arricchita nei secoli dalle diverse identità e dall’azione propulsiva di Camillo Cavour.

7) Municipi in travaglio “La bassa produttività dei servizi erogati dai comuni è una delle palle ai piedi che frenano lo sviluppo del Paese”. Tutti si lamentano: nei grandi, nei medi e nei piccoli comuni. I rimedi non sono facili. C’è chi esternalizza i servizi. Chi li sopprime. Chi lascia tutto com’è. Chi li accorpa. Tra le colline del Chierese 4 piccoli comuni cercano di unificarsi. Non è detto che ci riescano. C’è da sperare che almeno gestiscano in modo associato l’erogazione di servizi che servano alla tutela degli interessi produttivi della comunità. Stesso discorso vale per i comuni medi, ma se non sanno cosa e come fare, meglio lasciar perdere.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 20 febbraio 2016

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