SANTENA – 12 luglio 2009 – La settimana appena trascorsa si è aperta con il quotidiano torinese La Stampa che ha dedicato cinque colonne per un articolo sulla vicenda della futura destinazione dei terreni della Masseria. L’articolo parte da una lettera anonima inviata ai capigruppo dell’opposizione in cui si afferma che l’amministratore della Abisan 2010, società che ha comprato i terreni della Masseria, sarebbe socio in affari con la moglie del sindaco. Secondo la missiva questo fatto renderebbe improbabile che – come affermato dal sindaco in consiglio e in alcune interviste ai mezzi di informazione – Benny Nicotra non abbia mai incontrato o avuto rapporti con l’amministratore della Abisan 2010. L’articolo è stato pubblicato il giorno 7 luglio 2009, a pagina 69, è firmato dal cronista Federico Genta ed ha questo titolo: “L’intrigo di Santena 2. Una lettera anonima inguaia il sindaco”, il sommario è questo: «Il titolare di Abisan è socio della moglie”. Di seguito si propone l’articolo.
La Stampa – 07 Luglio 2009 – pagina 69
L’intrigo di Santena 2
Una lettera anonima inguaia il sindaco
Il titolare di Abisan è socio della moglie
Il caso Santena 2 si infiamma: l’amministratore di Abisan è lo stesso che si occupa di una società della famiglia del sindaco. La notizia sconcerta la Lega e la minoranza attacca senza mezze misure: «Adesso Nicotra si deve dimettere».
È iniziato tutto con una lettera anonima, spedita al consigliere Bruno Ferragatta. Nella missiva si spiegava come Domenicantonio Ferraro, commercialista di 62 anni originario di Nicotera e iscritto a Forza Italia fino al 2007, non fosse solo il rappresentante legale della società che ha acquistato i terreni della Masseria, ma ricoprisse, dal 2005, la carica di amministratore unico della Nomax. Un’altra Srl immobiliare con sede a Triggiano (Bari), che vede tra i suoi soci Daniela Racca, moglie del sindaco Benedetto Nicotra.
Lo conferma lo stesso Ferraro, dal suo studio di Rivoli. «Mi occupo di Abisan 2010 per conto di alcuni clienti. L’intento della società lo dice il nome stesso: vogliamo realizzare un complesso residenziale». Stiamo parlando dei terreni esterni alla circonvallazione, destinati a servizi ospedalieri. «Se un gruppo di imprenditori ha deciso di investire il proprio denaro in un’operazione del genere – entro il 2011 i vecchi proprietari riceveranno 4 milioni e 500 mila euro – è perché ci sono le garanzie che l’operazione sia possibile». Lei si occupa anche di una società legata alla famiglia Nicotra, eppure il sindaco dice di non saperne nulla. «Certo che ci conosciamo, ma personalmente non ho mai incontrato l’onorevole per parlare del nuovo progetto». Ma qualcuno in Comune si sarà presentato? «Devo difendere la privacy dei miei clienti, preferisco non rispondere».
Parla, invece, Ferragatta, capogruppo di Unione Centrosinistra Santena. «Chiederemo le dimissioni di Nicotra. Ha mentito davanti a tutti dicendo che non sapeva nulla dell’affare della Masseria. Ha negato di conoscere i nomi che si nascondono dietro ad Abisan, e invece scopriamo che si tratta di persone vicine a lui. È davvero troppo». Chi crede che abbia potuto spedirle la lettera? «Non so davvero, ma credo a questo punto conti poco: è importante il contenuto, che svela particolari gravi e al tempo stesso indiscutibili. Non si può amministrare una città con simili premesse».
Anche nelle file della maggioranza c’è chi non sembra gradire gli ultimi sviluppi sulla «new town», che si vorrebbe far sorgere alla periferia del paese. «Come Lega Nord ci siamo subito dichiarati contrari ad un progetto che faccia arrivare a Santena qualche migliaio di abitanti in più, su un’area a continuo rischio di alluvione e senza la presenza di alcun servizio», conferma Patrizia Borgarello, assessore all’Istruzione.
Già nel corso dell’ultimo Consiglio comunale i leghisti si erano battuti per ottenere la presentazione di una mozione che scongiurasse eventuali speculazioni sull’area, adesso chiedono chiarimenti. «In settimana ci sarà una riunione della maggioranza – aggiunge Borgarello – e questa volta pretenderemo una spiegazione plausibile su tutta la vicenda». Una posizione che soddisfa anche Domenico Galizio di Insieme per Santena: «Malgrado le ovvie divergenze politiche, fa piacere vedere che finalmente anche all’interno della giunta qualcuno abbia deciso di alzare la testa».
Per ora Nicotra respinge al mittente ogni accusa e non smentisce le dichiarazioni già rilasciate in precedenza. «Non ho nulla da dire. Di Abisan continuo a non sapere nulla e non voglio essere coinvolto. Tutto il resto è spazzatura: le solite accuse per insultarmi, che arrivano da chi non sa più cosa fare per screditare la mia immagine». Eppure l’amministratore della società che lei non conosce, si occupa anche di un’immobiliare che vede tra i soci sua moglie. «E allora? È normale che un commercialista sia il responsabile legale di più realtà imprenditoriali. Io con tutta questa storia non c’entro e non ho alcuna intenzione di dimettermi».
Federico Genta
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Accanto a questo articolo il quotidiano La Stampa ha pubblicato un box, titolato:
“I PRECEDENTI – Gli inciampi di un politico discusso”.
Di seguito il testo del box.
Maggio 2007: Offeso per alcuni cartelloni apparsi in campagna elettorale, Nicotra è coinvolto in un tafferuglio tra rappresentanti dei diversi schieramenti politici. L’episodio è poi diventato celebre come «la notte dei coltelli».
Dicembre 2007: La giunta di Villastellone lo accusa di ritardare i lavori per la circonvallazione: in cambio del passaggio sul territorio santenese, il sindaco chiedeva i soldi necessari a completare alcuni lavori stradali a Santena.
Settembre 2008: La giunta scopre che da luglio Nicotra riceve dal Comune un indennizzo, pari a 6mila euro mensili, per essersi messo in aspettativa da un incarico dirigenziale presso una neonata ditta di Fossano. Sommerso dalle critiche, il sindaco rinuncerà alla sua pensione.