Santena – 1° maggio 2016 – Il consiglio comunale ha fissato le tariffe 2016 per la Tari, la tassa rifiuti.
Per i santenesi il servizio di raccolta rifiuti per l’anno 2016 costa oltre 1,5milioni di euro. Per le utenze domestiche l’aumento è minimo, di qualche euro appena: la tariffa media è di 230 euro. Per le utenze non domestiche, nel 2016, se pur dopo sforzi di contenimento dell’amministrazione, l’aumento supera i 100 euro, la tariffa media sarà di 1.500 euro.
In consiglio comunale, nella seduta di ieri, sabato 30 aprile, il punto è stato presentato da Fiorenza di Sciullo, consigliera comunale di Essere Santena, con incarichi all’Ambiente, ecologia e politiche energetiche, che ha detto: «Nel consiglio di dicembre abbiamo approvato il piano finanziario che ci dice quale è il totale di spesa da coprire: poco oltre 1,5milioni di euro. La Tari, tassa rifiuti, serve per coprire i costi già sostenuti dal Consorzio chierese per i servizi: i costi di raccolta, di smaltimento per la frazione non recuperabile, i costi generali amministrativi del consorzio e i costi della gestione del centro di raccolta sito a Fontaneto».
La consigliera ha aggiunto: «Tenendo in considerazione anche i crediti inesigibili, il totale dei costi per la Tari nel 2016 aumenta del 3,6 per cento rispetto all’anno scorso. Se avessimo applicato in modo rigido tale aumento le utenze domestiche avrebbero beneficiato di una riduzione mentre le utenze non domestiche avrebbero avuto un aumento medio superiore ai 200 euro per singola utenza. Oggi la tariffa media per le utenze non domestiche è di euro 1.420. Considerato il periodo economico critico abbiamo agito per rendere sostanzialmente stabile la tariffa per le utenze domestiche. Dico sostanzialmente perché, rispetto allo scorso anno, c’è qualche piccolo aggiustamento, a seconda del comportamento più o meno virtuoso dei singoli. Abbiamo lavorato per contenere l’aumento per le utenze non domestiche che, in sostanza, sempre in media, avranno un aumento sui 100 euro, con una tariffa media di 1.500 euro».
Fiorenza Di Sciullo ha precisato: «Per ottenere questi risultati la proposta è di ripartire il costo totale del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2016 nel seguente modo: 59,50 per cento alle utenze domestiche; 40,50 per cento alle utenze non domestiche. Una ripartizione tale da garantire che il costo medio per le utenze domestiche aumenti, rispetto all’anno precedente, in linea con l’aumento globale del piano finanziario e che, contestualmente, venga minimizzato l’aumento dell’ammontare della tariffa per le utenze non domestiche».
Fiorenza Di Sciullo ha aggiunto: «Abbiamo altresì stabilito che i costi, nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari, confluiscano secondo la seguente ripartizione, rispettivamente nella quota fissa e nella quota variabile della tariffa: utenze domestiche, 50 per cento quota fissa e 50 per cento quota variabile; utenze non domestiche, 48 per cento quota fissa e 52 per cento quota variabile. Sempre nella delibera vengono fissati, per l’anno 2016, le tariffe per la gestione dei rifiuti urbani, con la determinazione dei coefficienti Ka e Kb per le utenze domestiche e Kc per le utenze non domestiche, così come la tariffa per il conferimento di sfalci e potature». Fiorenza di Sciullo ha chiuso così la presentazione delle tariffe 2016 della Tari: «Al fine di disincentivare la pratica del gioco d’azzardo con videoterminali legali, per le utenze non domestiche che hanno attivi punti di gioco come amministrazione abbiamo deciso di applicare i coefficienti Kc aumentati al massimo dell’intervallo possibile concesso dalla normativa. E’ il terzo anno che prevediamo riduzioni per chi non ha videoterminali: sinora non ci sono stati effetti pratici. Nessun esercizio commerciale ha ritenuto di dismettere i videoterminali. E’ una misura che abbiamo voluto riconfermare per dare un segnale alla città».
Chiusa la presentazione è partito il dibattito, poi si è arrivati al voto. Le tariffe per l’anno 2016 della Tari, tassa rifiuti, sono state approvate con i voti dei consiglieri di Essere Santena. Tutti i consiglieri di minoranza presenti in aula – Giovanni Giacone di Noi X Santena, Cristian Barbini di Santena futura e Daniele Franco, del Movimento 5 Stelle –, hanno votato contro.
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Audio dell’intervento di Fiorenza Di Sciullo:
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