Santena – 20 maggio 2016 – Entro fine anno l’amministrazione comunale conta di ricollocare la biblioteca civica a Palazzo Visconti Venosta. Lo ha spiegato la consigliera Rosella Fogliato, nella seduta dal parlamentino cittadino, lo scorso 17 maggio.
Rosella Fogliato, consigliera comunale con incarichi alla Cultura e ai servizi bibliotecari, ha relazionato così al consiglio comunale: «Volevo fornire alcune informazioni sull’eventualità dello spostamento della biblioteca civica comunale. La ricollocazione della biblioteca e la sua rivalutazione arriva dalle linee programmatiche di Essere Santena. Sin dal suo insediamento la maggioranza, grazie anche alla collaborazione della bibliotecaria, la signora Gambino, la nostra biblioteca è diventata luogo di promozione culturale, con diverse attività di laboratorio, per adulti e bambini e anche una occasione di incontro per diverse fasce di età. Nel tempo, ci siamo domandati se fosse opportuno un utilizzo diverso di questi spazi».
Rosella Fogliato ha continuato presentando alcune ragioni a sostegno del trasferimento della biblioteca: «Intanto occorre considerare la posizione attuale, decentrata, della biblioteca. La ricollocazione a Palazzo Venosta consente l’eliminazione del canone di affitto che incide per un costo di 20mila euro l’anno. Una spesa corrente che va sul titolo primo del bilancio, che vive un momento di sofferenza a causa di continui tagli da parte dello Stato. Non da ultimo ci sono le diverse disposizioni di legge che, in questi anni, non vietano, ma limitano le possibilità per i Comuni di stipulare dei contratti di affitti, passivi. La Finanziaria 2014, nello specifico, subordina il rinnovamento dei contratti di affitti al nulla osta del demanio che verifica che l’ente locale non abbia locali idonei. Abbiamo presentato un progetto alla Compagnia San Paolo, grazie anche alla Cooperativa Mirafiori per il rinnovamento della biblioteca. Un progetto chiamato “Biblioteca revolution”, una rivoluzione, ma anche una evoluzione. E’ stato richiesto un finanziamento di 60mila euro. Il progetto è stato approvato e finanziato, con 40mila euro. Avendo a disposizione una cifra così importante ci si è chiesti se il rinnovamento, che prevede anche l’acquisto di arredi mirati, avesse senso effettuarlo su un locale che non è di proprietà del Comune o se, piuttosto, fosse più opportuno fare altre valutazioni. Ecco perché è nata, ed è maturata l’idea dello spostamento della biblioteca nei locali di palazzo Visconti Venosta, nell’ex asilo Visconti Venosta. Con gli uffici, con i tecnici del Comune, si è valutato l’idoneità e la funzionalità dei locali di Palazzo Visconti Venosta a ospitare i servizi bibliotecari e culturali. La sala del primo piano di palazzo Visconti Venosta, sarà predisposta come sala multimediale e continuerà a ospitare le riunioni del consiglio comunale. E’ importante che associazioni ed enti abbiamo uno spazio dedicato per eventi, convegni, mostre o conferenze. Questo sarà possibile anche grazie a nuove tipologie di arredi non fissi ma spostabili. Gran parte dei libri verrà accolta al piano terra».
Rosella Fogliato ha continuato: «Il trasferimento dei servizi bibliotecari a palazzo Visconti Venosta, edifico di proprietà della Città di Torino, è compatibile e in linea con l’attuale convenzione firmata dal Comune di Santena con la Città di Torino e con la Fondazione Cavour per l’utilizzo dei locali. Attualmente si è proceduto a incaricare alcuni professionisti che individuino i lavori da eseguire per poter procedere con la ricollocazione della biblioteca civica. Tra gli adempimenti vi è l’aggiornamento del piano antincendi. L’intenzione dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ugo Baldi, è di procedere allo spostamento entro la fine del 2016. Siamo convinti che la ricollocazione della biblioteca consentirà di integrare, migliorare e aumentare i servizi attualmente forniti ai cittadini. Sempre nella nuova sede è inoltre prevista la realizzazione un punto di promozione turistica territoriale».
Sempre in consiglio comunale, Paolo Romano, assessore alla Cultura, ha ricordato: «La biblioteca contava su alcune persone – la bibliotecaria e il responsabile dei servizi culturali –. Con il pensionamento di questi dipendenti è venuto a mancare il personale. I servizi bibliotecari sono stati esternalizzati. La consigliera Rosella Fogliato insieme al consigliere Francesco Maggio hanno un po’ sopperito a questa mancanza di personale. Inoltre, di tutta una serie di incombenze se ne sono fatti carico alcuni dipendenti comunali»
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