SANTENA – 20 luglio 2009 – In merito alla scadenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia si riporta un contributo inviato da Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, che può essere sintetizzato così: «Non bisogna perdere ulteriore tempo. Occorre agire, almeno ora che è stato sostituito il presidente della Fondazione Cavour, per recuperare il tempo perduto ed evitare di perdere un treno che per altri 50 anni non passerà più».
Roberto Ansaldi, scrive: «Tutti i programmi elettorali e un po’ di lungimiranza avevano portato a indicare nel 150° anniversario dell’Unità di Italia un’opportunità unica e irripetibile per qualificare la nostra Città e dare anche, ma non solo, un po’ di fiato ad una economia che langue – soprattutto nel terziario e nei servizi – da troppo tempo. L’elemento centrale era la costruzione del museo cavouriano che, con la tomba dello statista, doveva essere meta di tanti visitatori – non foss’altro perché Santena è stata inserita nei percorsi turistici che saranno organizzati tra due anni in Piemonte – con tutte le ovvie e normali ricadute positive conseguenti per la nostra economia, attorno al quale andava organizzata l’accoglienza, i parcheggi, le iniziative delle categorie economiche, l’arredo urbano, il logo e chi più ne ha più ne metta sulla falsariga di ciò che hanno fatto altre comunità, per eventi similari, con grandi risultati».
Roberto Ansaldi aggiunge: «Per dare un idea di ciò che potrebbe rappresentare basta fare riferimento alle previsioni di Turismo Torino che ha stimato in almeno 5 milioni i visitatori nell’ anno 2011. Se solo il 10 per cento avrà l’ispirazione di venire a visitare la tomba ed il museo di chi l’unità di Italia l’ha progettata e voluta, significano 500.000 persone che potrebbero venire a Santena: 1.300 persone al giorno, mediamente, con punte ovviamente diverse tra i giorni feriali ed i giorni festivi».
«Nel 2006 il Consiglio Comunale aveva deliberato la costituzione del comitato per il 2011, ovvero un tavolo in cui tutti i soggetti coinvolti – il comune, le categorie economiche, la Fondazione Cavour, gli amici della fondazione e la città di Torino proprietaria degli immobili – aggiunge Roberto Ansaldi – potessero pianificare e studiare tutto quanto occorreva per presentare la città in modo ottimale. Sono passati tre anni, la Regione Piemonte ha stanziato i fondi, restano soltanto 17 mesi dalla ricorrenza e siamo, purtroppo, fermi al palo. Il comitato non si è mai riunito, del museo si devono ancora incominciare i progetti e nessuna altra iniziativa che faccia intravedere un minimo di progettualità e di pianificazione è stata messa in cantiere. Le colpe per i ritardi del museo saranno pure dell’ex presidente Ippolito Calvi di Bergolo, le cui responsabilità paiono più che evidenti, ma nemmeno in altri settori non è stato fatto nulla e qui le responsabilità sono tutte della nostra Amministrazione comunale».
«Non ci interessa fare l’elenco delle carenze – anche se sarebbe facile elencarle – del sindaco e della nostra giunta», conclude Roberto Ansaldi, che aggiunge: «Ci preoccupa molto di più che tra meno di un anno e mezzo si apriranno i festeggiamenti e Santena rischia seriamente di fare un flop macroscopico: senza museo, senza iniziative, nessun intervento per l’accoglienza ecc. Sarebbe una grande sconfitta per tutta la comunità e urge agire, almeno ora che è stato sostituito il presidente della Fondazione Cavour, per recuperare il tempo perduto ed evitare di perdere un treno che per altri 50 anni non passerà più».