Santena – 3 luglio 2016 – Come far conoscere Camillo Cavour e portare il grande pubblico a scoprire il complesso cavouriano? Questa la domanda rivolta da Marco Fasano, presidente dell’associazione Amici della Fondazione Cavour, al prof. Alessandro Barbero che, il 6 giugno scorso, ha tenuto, nel salone diplomatico, il discorso di commemorazione del 155° anniversario della morte di Camillo Cavour.
Marco Fasano, intervenendo nel salone diplomatico del complesso Cavouriano, ha detto: «Il prof. Alessandro Barbero, scrittore, specializzato in storia militare e medievale, docente ordinario presso l’Università del Piemonte Orientale, lo conosciamo per i suoi interventi nelle trasmissioni televisive, da “Superquark” a “Il tempo e la storia”. Il titolo dell’intervento del professor Barbero per la commemorazione di oggi è “Cavour: l’uomo al di là del mito”. Approfitto dell’occasione e mi permetto di chiedere al professor Barbero una sua opinione su quale potrebbe essere il percorso, il modo, per far conoscere al grande pubblico il valore di quest’uomo che, prima ancora di essere Statista, è stato uno sperimentatore, un innovatore e un importante imprenditore nell’Italia ottocentesca. Forse, potrebbe essere questa la chiave – superando la volontà di divulgazione dell’opera di Cavour talvolta inconsciamente esoterica di una ristretta platea di studiosi e di addetti ai lavori – per portare, o aiutare a portare, a Santena un pubblico numeroso creando opportunità turistiche per il nostro piccolo paese a oggi sconosciute».
Alessandro Barbero ha risposto così: «E’ una domanda non facile. Brevemente, a me viene in mente una cosa sola. Qui, in Piemonte, abbiamo un esempio straordinario di riuscita nel creare un luogo di incontro, di turismo di notorietà internazionale: è La Venaria. La lezione della Venaria è che un luogo bellissimo, una volta che viene conosciuto, e che si capisce cosa significa, cosa simboleggia, che pezzo di storia c’è dentro, può diventare uno straordinario luogo di attrazione. La Venaria è un edificio meraviglioso, ma non avrebbe il successo che ha se non si fosse fatto capire che lì c’è tutta la storia di monarchia assoluta, quindi secoli del nostro passato che si incarnano in quel luogo». Il prof. Alessandro Barbero ha chiuso così: «Qui a Santena si tratta di coniugare la bellezza enorme dei luoghi di questi edifici e del parco con la storia che è passata di qua. Bisogna puntare moltissimo sul fatto di dire “Venite qua perché questo è un posto bellissimo di suo e poi ci troverete, una immersione della storia del nostro passato”. Ecco; come si faccia tutto questo io, naturalmente, non lo so. Però l’obiettivo dovrebbe essere questo».
Audio del prof. Alessandro Barbero:
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