Santena, abbonamento pendolari tangenziale, Ativa risponde al sindaco Baldi

Santena – 26 agosto 2016 – Giovanni Ossola, presidente di Ativa, società che gestisce la tangenziale torinese,  ha risposto al sindaco Baldi che aveva manifestato preoccupazione in merito alle notizie relative all’ipotesi di revoca dell’abbonamento pendolari della tangenziale.

Tratto santenese della tangenziale
Tratto santenese della tangenziale

«Con riferimento alla Sua preoccupazione circa le voci circolate sull’intenzione di Ativa di revocare l’abbonamento pendolari della Tangenziale, mi spiace osservare che le notizie circolate sul quotidiano La Stampa sono frutto di iniziative autonome della giornalista che ha redatto l’articolo senza essere a piena conoscenza dell’argomento».

Comincia così la lettera che Giovanni Ossola, presidente di Ativa, ha inviato al sindaco di Santena Ugo Baldi, in risposta a una missiva del primo cittadino santenese dove si esprimeva «forte contrarietà e viva preoccupazione per la notizia appresa relativamente all’intenzione di revocare, a partire dal prossimo settembre, la facoltà di effettuare l’abbonamento al pedaggio della tangenziale, togliendo, di fatto, la possibilità per i numerosi pendolari che percorrono quotidianamente la rete stradale, di avere un sensibile risparmio tariffario, di superare in modo scorrevole i caselli e di essere incentivati a utilizzare una viabilità  alternativa ai centri abitati».

Giovanni Ossola, presidente di Ativa, società che gestisce la tangenziale torinese, prosegue così la sua lettera: «Tenuto conto che Ativa non ha alcuna autonomia in materia tariffaria, in quanto le tariffe autostradali sono definite dal Ministero delle Infrastrutture e dal ministero dell’Economia e che tale concessione scade il 31 agosto 2016, è stato richiesto al Mit quale comportamento debba esser tenuto a partire dal 1° settembre 2016, trattandosi di una componente tariffaria importante per definire l’equilibrio finanziario del periodo transitorio e della futura concessione. Ciò è molto diverso da quello che è stato riportato sul giornale, corredato da dichiarazioni di esponenti politici e di Suoi colleghi Sindaci, e che, solo su mia pressante richiesta, è stato rettificato il giorno successivo, seppure in maniera non chiarissima. Ativa dunque non prenderà iniziative se non dopo avere ricevuto le istruzioni richieste agli uffici ministeriali».

Il presidente di Ativa Giovanni Ossola chiude così la sua missiva, inviata anche a Chiara Appendino, sindaca della Città metropolitana di Torino: «Ricordo inoltre che le proposte avanzate da Ativa, circa il prolungamento della concessione o l’indizione di una gara europea di finanza di progetto, fortemente e inspiegabilmente avversate da alcuni esponenti politici, da alcune istituzioni territoriali e da parecchi Suoi colleghi sindaci, sono le uniche che invece salvaguardano il pubblico interesse, gli abbonamenti ai pendolari, i tempi di realizzazione degli investimenti e la partecipazione azionaria della Città Metropolitana di Torino».

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Scarica la lettera di Ativa: 20160824_ATIVA

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