Santena, i genitori di 139 studenti dell’Istituto comprensivo hanno optato per il pasto domestico

Santena – 4 ottobre 2016 – I genitori di 139 studenti dell’Istituto comprensivo hanno optato per il pasto domestico.

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In città hanno aderito al pasto domestico i genitori di 139 studenti dell’Istituto comprensivo, tra cui 96 alunni alla scuola media Giovanni Falcone, 15 studenti alle elementari Gozzano, 12 alunni alle elementari Vignasso e 17 alle elementari Cavour. Il sindaco Ugo Baldi commenta così i numeri: «E’ una sperimentazione trimestrale. Certamente è un diritto che si potrà esercitare tenendo conto delle regole. Per il pasto domestico occorre però che i genitori prestino attenzione a preparare per i loro figli un pasto equilibrato. Il rischio da evitare è buttare alle ortiche un cammino di trent’anni di cultura ed educazione alimentare portata avanti in Regione Piemonte, con convinzione e con l’utilizzo di ingenti risorse pubbliche».

Il sindaco aggiunge: «Ricordo che a livello di costi, i genitori a Santena per ogni pasto la tariffa ordinaria è di euro 4.93: una situazione molto diversa da Torino dove il pasto è ben più caro. Preparare un pasto domestico stando in questi limiti non è neanche facile. E poi, come abbiamo sempre detto come amministrazione, se le famiglie hanno problemi economici siamo pronti a sostenerle». Il primo cittadino aggiunge questa riflessione: «Sempre in tema di pasto domestico vorrei però evitare che si strumentalizzassero i bambini per una scelta fatta dai genitori a monte che nulla ha a che fare con la libertà di scelta».

Sulla pagina facebook gestita dai genitori eletti in consiglio di istituto della lista Scuol@amica – https://www.facebook.com/scuolamicasantena/  ­­– arrivano giudizi senza appello rispetto il servizio mensa: “Vi chiediamo un favore: quando nelle mense italiane gli alunni si ciberanno con prodotti accettabili fatecelo sapere, saremo i primi a riscrivere i nostri figli alla mensa scolastica. Grazie”. Il sindaco Ugo Baldi, interpellato in merito, commenta così: «La qualità del pasto fornito agli studenti dell’Istituto comprensivo cittadino è più che accettabile. Lo dicono anni e anni di controlli compiuti da una squadra di oltre 40 assaggiatori.  Anche io, ogni tanto vengo ad assaggiare il pasto. Il menu è stilato dai dietologi e la ditta, naturalmente, rispetta le normative di settore. Detto questo io non sono così convinto che ci sia la stessa attenzione rispetto a quanto gli studenti mangiano a casa. Ricordo che a breve, appena terminati i lavori all’edificio della scuola media si potrà tornare a cuocere in loco la pasta, pratica virtuosa che garantisce qualità e appetibilità del primo servito agli studenti».

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