Santena – 19 ottobre 2016 – “Tuta Absoluta, azioni di contrasto”: questo l’oggetto dell’ordinanza del sindaco della città del 17 ottobre scorso. Il sindaco chiede agli agricoltori, ai proprietari e conduttori di orti e giardini di vigilare sulla presenza di questo lepidottero, di contrastarne la prolificazione e la diffusione e di provvedere alla tempestiva eliminazione dei residui colturali infestati mediante bruciatura.
In premessa il sindaco Ugo Baldi ricorda che anche in alcuni siti agricoli santenesi è stata riscontrata la presenza del parassita denominato “Tuta Absoluta”. Nell’ordinanza si ricorda che la Tuta Absoluta del pomodoro è un lepidottero appartenente alla famiglia dei gelechidi. La farfallina è arrivata in Italia a partire dal 2008. Questa piccola farfallina di colore grigio argentato colpisce in particolare le piante di pomodoro e può deporre fino a 200 uova al giorno sulla pagina superiore delle foglie, sia sui frutti verdi sia su quelli maturi e su altre parti della pianta. Dalle uova si schiudono larve che allo stato maturo raggiungono la lunghezza di 7-8 millimetri che, completato lo sviluppo, si imbozzolano nelle foglie o sottoterra dando poi vita a una nuova generazione di farfallina.
Tra i parassiti e le malattie della pianta del pomodoro, la Tuta Absoluta risulta tra le più devastanti, danneggiandola irrimediabilmente. La sua presenza causa gravi ricadute economiche del settore agricolo poiché i frutti colpiti presentano una necrosi sul calice, oppure dei fori di uscita in superficie e dunque sono inutilizzabili sia per la vendita sia per il consumo proprio.
Nel documento il sindaco ordina agli imprenditori agricoli del territorio, ai proprietari e ai conduttori di aree ad orto e giardino:
–di vigilare sulla presenza di Tuta Absoluta;
–di porre in atto l’immediata azione di contrasto più idonea ad evitarne la prolificazione e la diffusione sul territorio;
–di provvedere alla tempestiva eliminazione dei residui colturali infestati attraverso gli interventi consentiti dal regolamento comunale di polizia rurale.
Nell’ordinanza si evidenziano i seguenti obblighi:
–è sempre vietato accendere fuochi a meno di 50 metri da zone cespugliate o boscate;
–il materiale accumulato potrà esser bruciato nello stesso sito dividendo i residui colturali in piccoli mucchi;
–l’abbruciatura dei materiali dovrà effettuarsi preferibilmente nelle ore mattutine, in giornate umide e in assenza di vento;
–le operazioni dovranno esser sospese in caso di mutamento delle condizioni meteorologiche (rialzo eccessivo della temperatura e del vento);
–il terreno circostante il sito di abbruciamento dovrà essere preventivamente ripulito da foglie, erbe secche e altro materiale facilmente infiammabile;
–il materiale da distruggere dovrà essere avviato alla combustione in piccoli quantitativi;
–il fuoco dovrà essere sorvegliato fino all’ultimo spegnimento dei focolai o braci residui e la sorveglianza dovrà esser esercitata fino a che i rischi di incendi siano scongiurati
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Scarica l’ordinanza: ordinanza28tutaabsoluta
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Crediti Immagini:
Foto 1, www.tutaabsoluta.it
Foto 2, Regione Campania, assessorato Agricoltura
Forto 3, http://www.emporiodellanatura.it/
Foto 4: www.corriere.it
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