SANTENA – 13 agosto 2009 – Un codice di autodisciplina che porti i commercianti a non vendere alcolici ai minori e un’ordinanza del sindaco che vieti la somministrazione, la vendita e il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione ai minori di 16 anni. Sono due richieste contenute in un’interpellanza che l’Unione Centrosinistra di Santena – su iniziativa della consigliera Cetty Siciliano – ha presentato a fine luglio. Di seguito il testo dell’interpellanza.
Interpellanza
Gruppo Consiliare Unione Centrosinistra Santena
Premesso che,
– anche nel nostro territorio sta assumendo dimensioni preoccupanti il fenomeno dei ragazzi che, ancora in tenera età, e spesso in compagnia, fanno uso e abuso di bevande alcoliche, a volte con il solo scopo di ubriacarsi o di sentirsi più alla moda, senza rendersi conto dei gravissimi rischi in cui incorrono,
– essendo compito principale di un’amministrazione quello di contribuire alla tutela della salute, dell’incolumità pubblica, e quella dell’alcool è una piaga che troppo spesso, le famiglie pagano a caro prezzo,
considerato che
– la recente ordinanza del sindaco di Milano – e poi a seguire di altri sindaci – sembra voler cogliere nel segno il dilagare di questo fenomeno, vietando la somministrazione, la vendita e il consumo di bevande alcoliche, di qualunque gradazione, ai minori di anni 16, e avvalendosi in questo della collaborazione delle forze dell’ordine presenti sul territorio (Carabinieri, vigili urbani, ecc.), nell’ottica di una collaborazione mirata a prevenire e contrastare l’allarmante abitudine,
– consapevoli, naturalmente, del fatto che alle politiche di sicurezza vanno accompagnate anche politiche giovanili di prevenzione e un’educazione che partendo dalla famiglia si estenda alla scuola, sensibilizzando i ragazzi sui danni provocati dall’uso di sostanze sbagliate, sia nell’immediato che con il passare degli anni,
si chiede al signor sindaco e alla giunta
– se non sia il caso, in difesa e a tutela dei giovanissimi santenesi, di voler dare anche sul nostro territorio un importante segnale di contrasto al diffondersi di questa pericolosissima abitudine, generatrice solo di comportamenti violenti per sé e per gli altri e di una potenziale categoria di adulti e futuri cittadini malati, multando anche gli esercenti compiacenti nel vendere bevande alcoliche ai ragazzi ancora minori, e coinvolgendo i commercianti nella stesura di un codice di autodisciplina con cui si impegnino, comunque, a non vendere alcolici ai minori.
Nell’attesa di una legge dello Stato che renda omogenea la decisione sul territorio nazionale, Santena, in questo, potrebbe inoltre divenire per i Comuni limitrofi un esempio di attenzione e protezione verso i problemi di una delicata fascia di cittadini.
Cetty Siciliano
Bruno Ferragatta
Ilario Martini
Santena, 28 luglio 2009