Torino – 7 febbraio 2017 – Oggi le Commissioni Urbanistica, Sanità e Ambiente del Consiglio Regionale si sono riunite in seduta congiunta – su richiesta del Movimento 5 Stelle – per approfondimenti in merito alla localizzazione dell’area territoriale del nuovo ospedale unico dell’Asl To5.
Di seguito il comunicato stampa, pubblicato dal sito del Consiglio regionale del Piemonte.
Lavori in Commissione, 7 Febbraio 2017
Localizzazione del nuovo ospedale unico dell’Asl To5
Le Commissioni II (Urbanistica), presieduta dalla consigliera Nadia Conticelli, IV (Sanità), presieduta dal consigliere Domenico Ravetti, e V (Ambiente), presieduta dalla consigliera Silvana Accossato, si sono riunite in seduta congiunta – su richiesta del Movimento 5 Stelle – per approfondimenti in merito alla localizzazione dell’area territoriale del nuovo ospedale unico dell’Asl To5. Ai lavori, coordinati dalla presidente della V Comissione Accossato, sono intervenuti gli assessori regionali alla Sanità Antonio Saitta e all’Ambiente Alberto Valmaggia e il direttore generale dell’Asl To5 Massimo Uberti.
«La zona individuata e al momento all’esame del Tar – ha esordito Antonio Saitta – è l’area in località Cenasco-Movicentro, tra Trofarello e Moncalieri. Quella che, delle sette proposte pervenute, è risultata la più opportuna dal punto di vista dei vincoli ambientali, dell’accessibilità dei trasporti e della baricentricità rispetto alla distribuzione della popolazione sul territorio. Si tratta di un’area marginalmente interessata da eventi alluvionali e ben servita per quanto riguarda il trasporto pubblico e privato sia sulla direttrice Moncalieri-Trofarello sia su quella Villastellone-Carmagnola». «Per quanto riguarda l’ambiente – ha proseguito Alberto Valmaggia – è stata evidenziata la presenza di aree naturali, sono stati segnalati i vincoli antropici e sono state realizzate cartografie della tratta della rete elettrica per evitare problemi legati all’elettromagnetismo e delle aziende a rischio di classificazione tossica».
Gli interventi sono stati aperti dal presidente del M5S Giorgio Bertola che, dopo aver espresso soddisfazione per il fatto che la Giunta abbia fatto propri i parametri proposti dal Movimento per la scelta dell’area migliore, ha sottolineato che l’area di Moncalieri e Trofarello non sembra rispondere, in realtà, a tali criteri. “Non è ancora chiaro – ha aggiunto Giorgio Bertola – se l’ospedale verrà costruito sul territorio di Moncalieri o su quello di Trofarello, se su terreni a prevalenza pubblica o a prevalenza privata e come avverrà la compensazione dei terreni che verranno trasformati da agricoli a edificabili».
La consigliera Daniela Ruffino (FI) ha domandato ripetutamente di conoscere nei dettagli i pro e i contro che hanno portato alla scelta di Trofarello e Moncalieri e all’esclusione delle altre proposte mentre il capogruppo di Sel Marco Grimaldi ha chiesto lumi sulla possibilità di raggiungere il futuro ospedale in caso di pioggia torrenziale o di eventi alluvionali, considerando la vicinanza del rio Rigolfo. Il consigliere Alfredo Monaco (Scelta di rete civica) ha domandato se la zona individuata dalla Giunta sia definitiva o esistano ancora margini di cambiamento e ha raccomandato la necessità di realizzare l’ospedale presto e bene sottraendo alla Sanità la minor quantità di risorse possibile dal momento che esse devono essere destinate alla cura e all’assistenza dei cittadini.
L’assessore Antonio Saitta – dopo aver assicurato che fornirà alle Commissioni tutta la documentazione richiesta – ha replicato che «la zona rimane quella identificata, a meno che il Tar non decida diversamente. Al momento, comunque, non è ancora stato individuato il luogo in cui sorgerà l’ospedale, che dovrà essere funzionale alle caratteristiche progettuali della struttura e sicuramente in prossimità della stazione ferroviaria di Trofarello», che «costruire l’ospedale unico è una necessità, dal momento che le strutture ospedaliere esistenti nell’Asl To5 sono fatiscenti», che «quando il progetto definitivo sarà realtà verranno previste tutte le compensazioni previste dalla legge» e che «saranno a carico dei Comuni le spese necessarie a realizzare le opere necessarie a rendere l’area idonea alla costruzione dell’ospedale, come un’eventuale vasca di laminazione per il rio Rigolfo».
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