Santena e 25 Aprile (66)

Santena – 22 aprile 2017 – Una storia di cui essere orgogliosi. A Telecupole si rappresenta Santena: l’84° Sagra è una delle più importanti manifestazioni folcloristiche della Città Metropolitana e del Piemonte.  Segni di Primavera, crescono gli asparagi, si ricorda la Liberazione dall’occupazione straniera del 1943-45, ortaggi e Tricolore. Tosco, Visconti-Venosta, Musso tra gli eroi della Liberazione.

Gli albergatori santenesi al Circolo dei Lettori, 18 aprile 2017

 

1) Telecupole e Asparago. C’è ancora posto. Chi vuole può prenotare per partecipare alla serata del 2 maggio in quel di Cavallermaggiore. La Pro Loco organizza pure il viaggio in autobus A/R. Si prenota dal sig. Alfredo, il giornalaio all’angolo di Piazza Martiri della Libertà e Via Cavour. Il prezzo è di 30 euro, compresa la cena, più 5 euro di autobus. I Santenesi, insieme alla Pro-Loco, al Comune e altre Associazioni, sono invitati per promuovere la Sagra dell’Asparago del 5-14 maggio 2017: l’evento sociale più importante per l’intera comunità. Santena si rappresenta nel tempio del folclore piemontese puntando sulle tradizioni, sulla cultura, sulle qualificate produzioni di città del Pianalto, il territorio che produce ortaggi, freschi e genuini che nutrono Torino e provincia.

2) Telecupole è la vetrina giusta. La sua efficacia pubblicitaria è dimostrata dalle presenze di visitatori e turisti provenienti dai diversi territori della regione. Altri mezzi di cui dispongono i Santenesi per collaborare alla riuscita della Sagra sono Facebook, Whatsapp, Instagram e altri social di trasmissione di informazioni, inviti, appuntamenti da indirizzare a amici e conoscenti che vivono nei dintorni, vicini e lontani, di Santena.

 

3) Liberazione e Segni di Primavera. “Santena E20” interpreta bene il contesto santenese. Aldilà del titolo, ha colto la specializzazione vera di Santena. L’Apericena Tricolore, del 24 aprile, dalle ore 18 in avanti, collega le generazioni al patrimonio storico e culturale che la Città ha la fortuna di ospitare e di custodire. Per essere in tema con la serata, tutti sono invitati a indossare qualcosa di tricolore, di patriottico. Il 25 aprile, dalle 8 alle 19, Santena esalterà la sua millenaria tradizione contadina specializzata in produzioni di qualità. La Fiera vivaistica e floreale rappresenta la tradizione e l’attualità di prodotti buoni della terra. Tra le attrazioni c’è il Mercato dell’Asparago, in Piazza Visconti Venosta, famiglia storica e di antifascisti, davanti al Castello, al Parco e alla Tomba di Camillo Cavour.

4) Santenesi nella storia. Santena ha avuto un ruolo di primo piano nel Risorgimento. Altrettanto l’ha avuto dopo l’Unità d’Italia, dal 1861 al 1914, con Emilio Visconti Venosta, marito di Luisa Alfieri di Sostegno, pronipote del Contadino-Tessitore. E ancora nel periodo che va, passando per il Fascismo, dalla Prima Guerra Mondiale al Secondo Dopoguerra con Enrico e Giovanni Visconti Venosta, figli di Emilio e Luisa, ultimi discendenti di Camillo Cavour. Due figure dell’antifascismo, della Resistenza e della Liberazione, purtroppo dimenticati. Per Santena e per l’Italia essi sono da collocare al fianco dei partigiani santenesi, Giuseppe Musso e Giovanni Tosco (rossosantena del 30 aprile 2016) e di tutti coloro che, in Italia e nel Mondo, lottarono contro il nazionalsocialismo italiano, germanico e nipponico.

 5) Enrico Visconti Venosta è una duplice figura di volontario combattente: contro l’occupante tedesco che sosteneva il fantoccio della Repubblica Sociale Italiana e contro le truppe dell’Asse nemiche degli Alleati. Nato il 3 maggio 1883, è morto il 4 marzo 1945, con il grado di Maggiore del Gruppo di Combattimento Cremona, aggregato al 5° Corpo d’Armata Britannico. Il suo ricordo è nel sacrario militare di Camerlona, frazione di Ravenna. Aveva ben 62 anni, voleva combattere, chiese di essere inviato al fronte, cadde durante un’azione di guerra. Frequentò la Christ Church di Oxford e soggiornò a lungo nella Valle del Tamigi. Il suo antifascismo, dapprima estetico, crebbe negli anni fino a portarlo da volontario, in età ormai avanzata a morire in prima linea. Intenso è il profilo -simile a quello descritto da una signora che lo conobbe a Santena- lasciato dall’amico Harold Nicolson, scrittore britannico, politico e diplomatico, marito di Vita Sackville-West, scrittrice lesbica, nota anche per la sua intensa e tempestosa relazione con Virginia Wolf.

6) Il Gruppo di Combattimento Cremona. Fu costituito il 25 settembre 1944 a partire dalla 44ª Divisione di Fanteria “Cremona”. Era formato per metà da giovani volontari toscani con fazzoletto rosso sotto la giubba grigioverde. Entrò in azione nel dicembre del 1944 a nord di Ravenna e sostituì la Prima Divisione Canadese a metà gennaio del 1945 nelle zone tra Alfonsine e il mare Adriatico. Si allargò nel gennaio del 1945 alle forze partigiane, presenti e ben organizzate nel ravennate, della 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini” comandata da Arrigo Boldrini.

7) Giovanni Visconti Venosta, ultimo discendente degli Alfieri di Sostegno e dei Benso, è uno dei più importanti esponenti dell’Antifascismo, del movimento di Liberazione Nazionale, del primo Dopoguerra e della Ricostruzione. Amico e consigliere di Umberto di Savoia, il 25 luglio 1943, dopo l’arresto di Mussolini, fu al fianco del Principe in momenti complessi della storia italiana post-unitaria, compreso quello dell’estrema decisione verso l’esilio, conseguente all’inequivocabile risultato del referendum tra Monarchia e Repubblica. Nella fase di costituzione dei governi alleati con le potenze antifasciste e antinaziste fu una figura di primo piano: Sottosegretario agli Esteri nel Governo Bonomi, favorì, dopo la caduta del Governo Parri, la chiamata al governo di Alcide De Gasperi.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 22 aprile 2017

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