SANTENA – 25 giugno 2017 – Nei giorni scorsi la Città metropolitana di Torino ha presentato agli amministratori del chierese-carmagnolese la proposta di Piano strategico.
Il piano, della durata triennale e da aggiornare ogni anno, è un importante atto di indirizzo e di programmazione per lo sviluppo socio-economico e ambientale di tutto il territorio metropolitano. Il Piano, redatto in base al principio di trasparenza, partecipazione ed equilibrate opportunità fra le diverse zone omogenee in cui è stato suddiviso il territorio, è stato adottato dal Consiglio metropolitano.
La zona 11 chierese-carmagnolese, conta 22 comuni – Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella, Lombriasco, Marentino, Mombello di Torino, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Osasio, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena, Sciolze, Villastellone –, con un totale di 130.217 abitanti. Il portavoce è il sindaco di Chieri Claudio Martano, vice portavoce la sindaca di Carmagnola Ivana Gaveglio.
Ugo Baldi la riunione la sintetizza così: «Tra le altre cose ci è stato detto in modo chiaro che la città metropolitana di Torino ha poche risorse e faticherà ad assolvere gli impegni ordinari, quali ad esempio la manutenzione delle strade e lo sgombero della neve. In città metropolitana di Torino, a livello di bilancio, cercheranno di fare il possibile per recuperare risorse e garantire così i servizi essenziali». «Nella riunione noi amministratori abbiamo fatto presente una serie di osservazioni sul Piano strategico triennale – precisa Ugo Baldi –. Come sindaci siamo scesi sul piano concreto. In primo luogo, abbiamo chiesto garanzie sulla manutenzione delle strade, così come sullo sgombero neve. Per quanto riguarda la manutenzione delle strade, a fronte delle poche risorse, la città metropolitana interverrà sui tratti che le diverse zone omogenee riterranno più urgenti. Anche sulle nuove infrastrutture ci sono problemi per le poche risorse. La strategia che la città metropolitana intende seguire è mettere a disposizione gli uffici per la progettazione e, soprattutto, intervenire là dove i Comuni concorrono nella spesa».
Ugo Baldi chiude così: «Abbiamo chiesto notizie anche in merito alla soppressione del casello di Trofarello e l’arretramento del pagamento del pedaggio alla barriera di Villanova D’Asti. La città metropolitana di Torino ha già fatto arrivare a Roma la richiesta di abolizione del casello nell’ambito del rinnovo della concessione del tratto autostradale. Per ora non ci sono ancora notizie in merito al rinnovamento della concessione ad Ativa, con la provincia di Torino, oggi città metropolitana di Torino, che è la principale azionista proprio di Ativa».
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Scarica il Piano strategico metropolitano: PSMTo_2017mag25
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