SANTENA – 3 ottobre 2017 – Argine fiume Banna: questo l’oggetto dell’interpellanza presentata dal consigliere Enrico Arnaudo, discussa nella recente seduta. Per quali motivi non sono ancora partiti i lavori sull’argine della sponda sinistra del Banna? In consiglio le risposte sono arrivate dal vicesindaco Ghio e dal sindaco Baldi. I lavori dovrebbero partire nei primi mesi del 2018.
Nell’interpellanza Enrico Arnaudo, consigliere comunale della lista di minoranza Gianna Lisa, scrive e comanda: «Sono pervenute al sottoscritto, da parte di alcuni cittadini della borgata Trinità richieste in merito ai lavori sull’argine destro del torrente Banna. I cittadini vorrebbero conoscere le motivazioni per cui i lavori non sono stati ancora completati, ricevere chiarimenti sull’iter burocratico e i tempi di realizzazione e, soprattutto, avere garanzie che i lavori saranno effettuati. In tutti vive ancora il ricordo dell’alluvione del 1994 e c’è ancora paura e rammarico per il mancato completamento dei lavori». Nel consiglio comunale del 28 settembre scorso l’interpellanza è stata letta da Cetty Siciliano, presidente del consiglio comunale.
La risposta è arrivata da Roberto Ghio, vicesindaco, che ha premesso che la sponda da terminare è quella sinistra e non quella destra, come erroneamente indicato nell’interpellanza. Subito dopo Roberto Ghio, mostrando in consiglio comunale uno spesso faldone, zeppo di atti, ha presentato un minimo di cronistoria rispetto all’iter procedurale del progetto di difesa spondale in sinistra del torrente Banna. Roberto Ghio ha cominciato: «Nell’aprile 2016 il progetto viene affidato allo studio EDes, ingegneri associati di Torino. Il progetto contempla lo stato attuale del corso d’acqua nel tratto a valle del Ponte di via Cavour, identifica le problematiche idrauliche ancora da risolvere e descrive gli interventi conclusivi previsti per la salvaguardia del concentrico cittadino. Il progetto si colloca nel contesto degli interventi realizzati a partire dall’immediato post-alluvione del 1994 e che, nel tempo, hanno consentito di realizzare la mitigazione del rischio idraulico».
Il vicesindaco ha aggiunto: «Nell’agosto 2016 il progetto è redatto nella fase definitiva. E’ stato sottoposto alla fase di verifica della procedura di Via, Valutazione di impatto ambientale, presso il settore Ambiente della Regione Piemonte. Nel settembre 2016 vengono caricati gli elaborati e i documenti necessari sulla piattaforma digitale. I documenti vengono pubblicati sul sito web della Regione, dal 5 ottobre al 19 novembre 2016, per un periodo di 45 giorni, utile alla presentazione delle eventuali osservazioni, che non sono pervenute. Il 3 novembre 2016 è convocata la Conferenza dei Servizi, alla quale hanno partecipato molteplici settori dei diversi enti interessati – Regione Piemonte, Arpa, Aipo, Asl, Città Metropolitana e Comune di Santena – per poter effettuare l’esame contestuale degli interessi pubblici coinvolti nel procedimento, per valutare l’opportunità di procedere alla successiva fase di valutazione di impatto ambientale, ovvero di subordinare l’esclusione a specifiche condizioni per il conseguimento dei provvedimenti autorizzatori. La Conferenza dei servizi si è conclusa con la richiesta di integrazioni da produrre entro il 19 dicembre 2016».
Roberto Ghio ha proseguito: «La Regione Piemonte ha quindi provveduto a inviare ai soggetti partecipanti alla Conferenza di Servizi la richiesta di integrazioni. L’atto conclusivo è stato espresso dalla Regione Piemonte, Settore Difesa del suolo, con determina del 24 gennaio 2017, che esclude la fase di Via e recepisce le prescrizioni e le richieste di approfondimenti e integrazioni. Successivamente si è provveduto ad avviare la richiesta dei dovuti pareri conclusivi di Aipo e Sovrintendenza dei beni culturali e paesaggistici: quest’ultimo, favorevole, è pervenuto il 20 aprile 2017, mentre il nulla osta idraulico è pervenuto il 18 luglio 2017, corredato da una serie di prescrizioni. I progettisti, recepite tali prescrizioni nella redazione del progetto esecutivo, hanno consegnato gli elaborati il 26 settembre 2017. Infine dovrà essere predisposta la documentazione necessaria alla Cuc, Centrale unica di committenza, presso il Comune di Rivoli per l’espletamento delle procedure di gara». Il vicesindaco Roberto Ghio ha chiuso riprendendo in mano il faldone: «Ora questo faldone, con annessi e connessi, andrà a Rivoli entro 20 giorni. Rivoli ci ha garantito che riuscirà ad espletare la gara entro fine anno. Teoricamente entro gennaio-marzo dovrebbero partire i lavori sull’argine sinistro del Banna, in area Trinità».
Sempre in risposta dell’interpellanza è intervenuto il sindaco Ugo Baldi che ha detto: «Ringrazio il vicesindaco che ha evidenziato come non è esistita l’inerzia. Di fatto, sembra incredibile, ma il tempo necessario è stato questo. Nelle commissioni si è valutato veramente tutto. Anche i rischi per il benessere animale. Ogni cosa è stata discussa e valutata dalla Conferenza dei servizi. Gli enti hanno prodotto osservazioni e i progettisti hanno modificato il progetto. Ricordo che le opere di mitigazione realizzate in questi anni – bacini di laminazione e altro – hanno abbassato, e di molto, il rischio anche per la sponda sinistra. Con i lavori si tratterà di alzare il franco, il livello della sponda sinistra, per pareggiarlo con la sponda destra. Sono gli ultimi denari che abbiamo a disposizione su questa partita: stiamo cercando di spendergli il meglio possibile». Il sindaco Ugo Baldi ha chiuso con queste parole: «Ci auguriamo che in futuro non si verifichino eventi di così grande rilevanza da superare anche le difese realizzate in questi anni. Sappiamo che, per tanti lavori che faccia l’uomo, la natura è sempre più forte. Abbiamo realizzato aree di laminazione, sponde e quant’altro, ma se piovesse per un mese di fila, tutto quanto realizzato non basterebbe a evitare un’esondazione. I lavori realizzati hanno ridotto il rischio di esondazione. Rispetto al 1994 ora la portata del Banna è stata aumentata di 4 volte, da 150 a 600 metri cubi al secondo. Auguriamoci che la natura – che ultimamente è diventata veramente strana – non faccia pazzie». In consiglio comunale ha ripreso brevemente la parola il vicesindaco Roberto Ghio per una precisazione: «Il costo dei lavori era ipotizzato sugli 850mila euro, con i ribassi d’asta dovremo attestarci sui 750mila».
L’interpellante, Enrico Arnaudo, ha replicato così: «Ringrazio per la risposta. Chiedo scusa per avere scritto argine destro. La risposta mi è piaciuta. Ciò nonostante, visti i tempi, anche se in tanti hanno lavorato tantissimo questi lavori non sono ancora stati fatti. Per questo c’è preoccupazione per la gente della Trinità. Se nel 2018 i lavori non partiranno ripresenterò l’interpellanza per capire perché i lavori non sono vengono fatti».
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