Santena – 14 ottobre 2017 – «Gli amministratori di Santena e dei comuni dei dintorni devono fare il possibile affinché il distaccamento dei volontari vigili del fuoco di Santena non chiuda». Questo il senso dell’appello del consigliere comunale Enrico Arnaudo.
Enrico Arnaudo comincia così il suo intervento: «Circa un mese fa ho avuto il piacere di partecipare a una riunione tenuta nel Presidio dei volontari vigili del fuoco di Santena. L’amico Gianpaolo Rissone, a capo della sede, mi ha esposto la sua viva preoccupazione riguardo al futuro della stessa, per problemi economici divenuti ormai insostenibili. Il terreno è di proprietà del Comune, mentre la struttura appartiene ad una onlus, cioè un’organizzazione senza fini di lucro, di cui egli è il presidente. Mi sono state esibite bollette, canoni al CSI e persino un tentativo di riscossione dell’IMU, da parte del Comune, poi bloccato dal Comando di Roma». «Ho avuto la possibilità di vedere i mezzi, le attrezzature, il sistema informatico – aggiunge Enrico Arnaudo, consigliere comunale della lista Gianna Lisa –: tutto è all’avanguardia, per dare la possibilità di intervenire su ogni tipo di calamità atmosferica e di rispondere a tutte le esigenze di salvaguardia dell’incolumità delle persone. Una gestione dell’emergenza efficiente, una tempistica rapida, personale volontario in grado di accorrere, nel giro di 30 minuti al massimo, a prestare soccorso in caso di incendi, incidenti e calamità naturali, con attrezzature fra le migliori di tutta la Provincia. Il distaccamento volontari vigili del fuoco di Santena, oltre al Comune di Santena, serve anche i Comuni limitrofi: Trofarello, Poirino, Cambiano, Villastellone. Sovente, proprio per l’ottima qualità dei mezzi, i volontari vigili del fuoco di Santena intervengono a supporto di altre Stazioni, a livello dell’intera Provincia».
Enrico Arnaudo prosegue: «Per mantenere in efficienza la struttura, le spese annuali ammontano a circa 20.000 euro. Il Comune di Santena contribuisce con 8.500 euro, il Comune di Trofarello con poco più di euro 1.000. Negli anni hanno fruito di donazioni e hanno partecipato a diversi bandi per finanziare l’acquisto di nuovi mezzi e migliorare l’attrezzatura. Dal 1993, anno di nascita del presidio, hanno ricevuto promesse di fondi, soprattutto in periodo elettorale, sistematicamente dimenticate ad elezioni finite. Rissone ha dichiarato che, da ultimo, si è fatto ricorso persino all’autofinanziamento, ma questa non è sicuramente una via percorribile a lungo termine». Enrico Arnaudo afferma: «In pratica, se la situazione resterà quella che è, parola di Gianpaolo Rissone, la stazione volontari vigili del fuoco di Santena, a fine anno chiuderà, e con essa cesserà un servizio di pubblica utilità, di cui dovrà fare a meno non solo il nostro Comune, ma una buona porzione del territorio circostante. E’ con commozione che il presidente Rissone, dopo 25 anni di lavoro appassionato in un servizio che è di tutti, ma che egli cura come una cosa sua, ammette di doversi arrendersi di fronte ai conti da pagare e alla mancanza di fondi».
Il consigliere comunale Enrico Arnaudo prosegue così il suo intervento: «Auspico che il sindaco Ugo Baldi e la Giunta, in tempi rapidissimi si mettano in contatto con le amministrazioni dei Comuni serviti dai volontari vigili del fuoco di Santena e che i 20.000 euro annuali necessari al funzionamento della Stazione vengano trovati, con un contributo da parte di ciascun Comune, calcolato, per esempio, in base al numero degli abitanti, o ai chilometri quadrati di estensione territoriale».
Il consigliere di minoranza aggiunge: «Ho parlato con il collega Consigliere Angelo Salerno, di Direzione Italia, e siamo concordi sul fatto che il Comune di Santena, in quanto sede del presidio dei volontari vigili del fuoco, si faccia garante della stipula di una convenzione con i Comuni interessati, per raggiungere la cifra necessaria alla sopravvivenza dello stesso. Il Comune di Santena fa, invero, la sua parte, ma per la cifra mancante è giusto che, tutti quanti usufruiscono del servizio, contribuiscano alle spese per mantenerlo in efficienza. Non è una questione di colore politico, ma di semplice buon senso e senso civico. Non dobbiamo perdere la stazione dei volontari vigili del fuoco, ma nemmeno si può chiedere a 40 volontari di farsi carico della stipula di una convenzione fra Comuni. Questo è un compito che deve svolgere l’Amministrazione comunale. Può darsi, addirittura, che un provvedimento del genere, se ben elaborato, veda calare il contributo stesso che grava sul bilancio del Comune di Santena. Mi auguro davvero che queste considerazioni non cadano nel vuoto e che si pensi seriamente a salvare una realtà non solo obiettivamente utile alla comunità, ma anche segno di dedizione, passione e impegno civile».
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