SANTENA – 22 settembre 2009 – Di seguito una intervista con Mario Garavelli, presidente della Fondazione Cavour, sulla situazione del complesso santenese.
Mario Garavelli, presidente della Fondazione Cavour, afferma: «Il nostro problema principale è arrivare all’approvazione del nuovo statuto deliberato nel 2007 dal consiglio comunale di Torino. Ora il documento è in Prefettura, ma la pratica non va avanti. Senza un nuovo statuto non so davvero come la Fondazione possa proseguire il suo cammino. Il problema principale è che mancano i fondi. Per avere il via libera allo statuto servono adempimenti lunghi e complessi, il primo è l’approvazione dei bilanci. A oggi la situazione è questa: non abbiamo ancora approvato né il consuntivo 2008 né il preventivo 2009. Appena li approveremo li porteremo subito in Prefettura. Dopo lo statuto passerà al ministero dei Beni culturali che avrà 60 giorni di tempo per il via libera. Solo allora nella Fondazione potranno entrare altri soci fondatori che dovrebbero poi erogare fondi, che sono quelli che oggi ci mancano».
«Se lo statuto è la nostra prima preoccupazione – continua Mario Garavelli – ci sono altri aspetti che, come Fondazione, stiamo affrontando. C’è il problema delle riparazioni e manutenzioni urgenti, tra cui due alcuni tetti che fanno acqua e rischiano di crollare. Il Comune di Torino ha mostrato sensibilità; vedremo se gli aiuti si concretizzeranno. Ci sono poi alcune piante del parco da mettere in sicurezza. C’è anche da sistemare la tomba di Camillo Cavour; i fondi in questo caso ci sono, abbiamo a disposizione 50mila euro. Desidero però chiarire che la tomba non si presenta benissimo, ma non è poi così disastrata come da alcune parti si vorrebbe far credere. La tomba non è un problema».
Mario Garavelli prosegue: «Speriamo di arrivare per il 2010 con l’operazione statuto completata, questo ci permetterebbe di cambiare anche la struttura giuridica, potrebbero arrivare nuovi soci e, con loro nuove risorse. Nutriamo attese per i finanziamenti per il 150° dell’Unità d’Italia: Santena è compresa nell’elenco delle residenza sabaude. Sono previsti sei milioni di euro: con l’arrivo di questi fondi il complesso santenese sarebbe salvo; ma se non arriveranno non so come ce la caveremo».
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