SANTENA – 3 novembre 2017 – «23 anni per finire i lavori sul Banna? Noi riteniamo che l’amministrazione abbia fatto quanto si poteva. I tempi lunghi sono dovuti a meccanismi insiti nell’organizzazione degli interventi nei quali convergono le competenze di molti enti diversi». Mimmo D’angelo, consigliere pentastellato, commenta così l’imminente partenza degli ultimi lavori sul Banna per la messa in sicurezza della città.
Mimmo D’angelo, consigliere comunale di minoranza, del Movimento 5 Stelle, inizia così il suo commento: «Il mio primo pensiero per prima cosa torna indietro ai giorni dell’esondazione e alla voglia della comunità santenese di guardare avanti e lasciarsi subito dietro la tragedia arrivata con l’esondazione. A 23 anni, come ribadito dal sindaco Ugo Baldi e dal vicesindaco Roberto Ghio, la Cuc, centrale unica di committenza, la città di Rivoli, sta avviando il bando per aggiudicare l’ultimo lotto di lavori che prevede la messa in sicurezza della sponda sinistra del Banna, nel tratto che va dal ponte Musso di via Cavour, fino alla borgata Trinità. In sostanza, con questi lavori, si pareggeranno i livelli della sponda sinistra con quelli della sponda destra, così come richiesto dal recente studio degli uffici della Regione Piemonte».
«Che dire? – continua il consigliere grillino Mimmo D’Angelo –. Questi tempi lunghi sono dovuti a meccanismi insiti nell’organizzazione degli interventi nei quali convergono le competenze di molti enti diversi. Come detto dal sindaco per il bacino del Banna le competenze del tratto a valle del ponte della circonvallazione sono di Aipo, mentre quelle a monte sono dell’ente regionale: questo, ovviamente non può che complicare le cose e allungare i tempi. Al di là di tutto, quando anche questo ultimo lotto di lavori sarà completato, a metà o fine 2018, si potrà finalmente dire che la città di Santena sarà in sicurezza rispetto al pericolo esondazione del torrente Banna».
Mimmo D’Angelo aggiunge: «Poi, tecnicamente, si aprirà la delicata e importante fase di controllo e gestione della manutenzione ordinaria su tutto il tratto per evitare che, incuria o abbandono, possano poi manifestarsi con accumulo, nell’alveo del Banna nel tratto santenese, di detriti che potrebbero rappresentare un serio problema per il deflusso delle acque, così come abbiamo visto durante l’esondazione. Noi auspichiamo che la Regione Piemonte, quanto prima, si faccia promotrice di un piano di interventi per la gestione della manutenzione del torrente Banna, come di tanti altri corsi d’acqua subalpini». «Rispetto ai 23 anni trascorsi dall’esondazione – prosegue Mimmo D’Angelo – noi siamo realisti. Sappiamo che la lungaggine di questi interventi è dovuta a meccanismi burocratici e al portato della presenza di tanti enti diversi. Per dirla chiara riteniamo che l’amministrazione abbia fatto quanto si poteva. Noi del Movimento 5 Stelle siamo particolarmente attenti alle tematiche ambientali: la gestione del territorio in futuro sarà un aspetto di primaria importanza. Per il domani la manutenzione dei bacini idrici sarà importate: basti vedere quanto successo l’anno scorso a Moncalieri».
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