SANTENA – 20 novembre 2017 – 220 bancarelle, 650 coperti al PalaZucca: complice il bel tempo la terza edizione della Sagra della zucca di Santena è stata un successo.
«Al PalaZucca per il pranzo sono arrivate 650 persone. Tanti, a pancia piena, si sono complimentati con gli chef dell’associazione ristoratori santenesi per i piatti preparati e serviti. Direi che la terza Sagra della zucca di Santena, svolta domenica scorsa, è andata discretamente bene – spiega Fabio Grollino, presidente della Pro Loco –. La collaborazione tra noi della Pro Loco, Santena E20 e l’associazione ristoratori è consolidata».
Mariella Allemandi, presidente di Santena E20, informa: «La piazza centrale cittadina e le vie del centro hanno accolto 220 bancarelle, tra cui una ventina di associazioni di volontariato e onlus. Le zucche in piazza c’erano: a venderle una decina di agricoltori. C’era la sezione Coldiretti, guidata dal presidente Gianfelice Romano e alcuni componenti il direttivo cittadino: oltre alle zucche vendevano ortaggi, coltivati nei campi santenesi. Proponevano zucche a chilometro zero anche Matteo Tosco e Roberto Tosco. L’offerta di zucche era completata da altri agricoltori, provenienti dai comuni vicini. Tra gli imprenditori agricoli cittadini anche Roberto Rocca con preziose confezioni di Zafferano Rocca, coltivato nei campi, in regione San Salvà. Il gazebo di Cascina Massetta – progetto di Agritorino, che ha trasformato la cascina concessa in comodato d’uso dall’Opera Pia Barolo in un laboratorio di agricoltura sociale –, in tutta la giornata, ha venduto 660 uova, prodotte dalle 807 galline allevate ai Favari. In piazza erano presenti lo stand dell’associazione produttori di asparagi e quello della scuola di Agraria del Baldessano Roccati, di Carmagnola».
Gianfelice Romano, presidente della locale sezione Coldiretti, spiega: «A Santena ci sono una dozzina di agricoltori che coltivano e vendono all’ingrosso zucche. Ci sono poi diverse altre persone, hobbisti, che coltivano zucche come seconda attività. In tutto la superficie dei campi torinesi investita a zucca è di cento giornate piemontesi. La gran parte della produzione cittadina viene venduta all’ingrosso, al Caat, in bancali di 5 quintali di peso. Due le varietà coltivate: quella allungata e quella tipo francese. Le zucche santenesi si possono anche acquistare nei negozi cittadini di frutta e verdure e in alcuni supermercati». «Quest’anno la produzione di zucche è stata buona, nonostante la siccità – chiude Romano Gianfelice –. Nei campi verso Villastellone e Poirino la grandine ha provocato alcuni danni, non particolarmente significativi, perché arrivati a inizio primavera: le piante hanno potuto recuperare e rimediare a gran parte dei danni».
Ugo Baldi, sindaco di Santena, spiega: «Per la terza sagra della zucca di Santena il bilancio è positivissimo. Un percorso iniziato tre anni fa e sicuramente in ascesa. Aumentano le bancarelle dei produttori, santenesi e non. Cresce il pubblico che accorre a Santena. I piatti preparati dagli chef dell’associazione Ristoratori santenesi sono cresciuti in qualità e hanno mietuti complimenti e successo». «Nel mio indirizzo di apertura della sagra – aggiunge il sindaco Ugo Baldi – ho voluto vicino a me il sindaco si Sciolze. Ho detto che tra noi e Sciolze non c’è competizione. La loro sagra cade in periodo pre-autunnale. La nostra in periodo pre-invernale. Noi come Sciolze valorizziamo un prodotto stagionale, povero, coltivato sul territorio». Il sindaco Ugo Baldi chiude: «Questa prima esperienza della nuova Pro loco, guidata da Fabio Grollino, direi che è riuscita. Ci sono stati piccoli problemi contingenti, tutti superati. Santena ha attirato migliaia di persone. Tra le proposte più apprezzate, senza fare torto alle tante proposte: I brusatariu du Villar, con le loro caldarroste e il coro Gospel free voices. I piccoli hanno gradito i giri a dorso d’asino a cura della cascina matinè. Tante le visite anche alla mostra d’arte a cura dell’Aartes sul tema “Zucca su tela”. Un grazie per la buona riuscita lo dobbiamo anche al bel tempo che ha fatto la differenza…».
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