SANTENA – 25 dicembre 2017 – La situazione economica della Fondazione Cavour è critica. Lo ha rivelato il sindaco Ugo Baldi in consiglio comunale, rispondendo a una domanda del capogruppo grillino Mauro Sensi.
Nella seduta consiliare del 22 dicembre scorso, nell’ambito della discussione della nota di aggiornamento al Dup, Documento unico di programmazione 2018-2020, Mauro Sensi, capogruppo del movimento 5 Stelle, ha chiesto quali iniziative ha in cantiere l’amministrazione cittadina di Essere Santena, a favore del complesso cavouriano santenese e, in particolare, una volta che sarà ultimano il Museo nazionale Cavour.
A seguito delle domande dell’esponente grillino il primo che è intervenuto è stato l’assessore Paolo Romano, che ha detto: «Come amministrazione ci stiamo muovendo. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo avuto alcuni incontri con la Fondazione Cavour e con gli Amici della Fondazione per cercare di organizzare un cammino congiunto per arrivare a strutturare e organizzare insieme un vero e proprio percorso culturale. Spero che con l’anno 2018 questo percorso si concretizzi». Paolo Romano ha chiuso così: «Sia io, sia gli altri assessori della Giunta Baldi Bis ci stiamo muovendo in questa direzione. Questo non toglie che siamo ben coscienti che, senza il contributo fattivo della città di Torino e della Regione Piemonte, non si potrà fare molta strada…».
E’ quindi intervenuto il sindaco Ugo Baldi che ha detto: «Arrivo ora dall’assemblea dei soci fondatori della Fondazione Cavour che ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2018. La situazione economica della Fondazione Cavour è assolutamente critica: questo è stato fatto presente sia ai rappresentanti della Città di Torino si a quelli della Regione Piemonte. Va detto chiaro che se la città di Torino, proprietaria del complesso cavouriano di Santena, non si assumerà le proprie responsabilità la Fondazione non ce la farà più a gestire questo patrimonio. Per poter approvare il bilancio preventivo 2018 sono stati utilizzati fondi di riserva: una cosa sinora mai accaduta. Si è dovuto fare questo perché la città di Torino e la Regione Piemonte devono ancora versare alla Fondazione i contributi dell’anno 2015. La città di Torino come la Regione Piemonte hanno deliberato a suo tempo, ma hanno problemi di cassa. Tutto questo ha portato la Fondazione a essere obbligata a utilizzare linee di credito con gli Istituti di credito. Inoltre si stanno facendo le verifiche per vedere se è percorribile la strada di vendere i crediti che si hanno nei confronti della Città di Torino e della Regione Piemonte. Dunque, la Fondazione Cavour sta vivendo un momento particolare e la situazione è assolutamente delicata».
Il sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Il fatto che ritardi l’avvio dei lavori che porteranno alla trasformazione del castello Cavour in museo nazionale Cavour non è del tutto negativo. Infatti, a museo ultimato, i costi per gestire il complesso triplicheranno. La cosa fondamentale è che la proprietà, la città di Torino, sia ben consapevole di tale situazione e si comporti di conseguenza. La Fondazione Cavour gestisce un bene della città di Torino. Secondo i piani finanziari preparati dalla Regione, a Museo Cavour ultimato, anche con il rilancio di ingressi e visite, il complesso cavouriano necessiterà di un contributo medio annuo di 900mila euro. Senza queste risorse il complesso non potrà andare avanti e imploderà e collasserà in pochi anni».
«Noi come amministrazione, nel nostro piccolo, facciamo il possibile – ha proseguito il primo cittadino Ugo Baldi –. Il contributo di Santena per la Fondazione è di 5.000 euro. Confrontando il nostro bilancio con quello di Torino, in proporzione, la città della Mole dovrebbe dare alla Fondazione attorno ai 900mila euro: oggi Torino eroga alla Fondazione 100mila euro. Dalla Regione Piemonte arriva un contributo di 110mila euro. Come dicevo per quest’anno il bilancio preventivo è in pareggio. Il minimo risultato da raggiungere è che Torino e la Regione Piemonte versino alla Fondazione gli arretrati. C’è poi un altro soggetto che sinora ha giocato un ruolo troppo marginale: è lo Stato stesso. La Fondazione Cavour è nata per volere dello Stato a fine anni Cinquanta: sinora il contributo annuale dello Stato è di appena 25mila euro. Lascio a voi ogni commento».
«Oltre alle questioni contabili – ha chiuso il sindaco Ugo Baldi – c’è poi da capire qual è la missione della Fondazione per gli anni a venire. Su questo si sta lavorando. A breve, come città di Santena, chiederemo un incontro con il cda della Fondazione per presentare alcune proposte che, nel nostro piccolo, intendiamo portare avanti con l’obiettivo di rivitalizzare il complesso cavouriano. Abbiamo proposte per tempi brevi e altre che necessitano di una programmazione un po’ più lunga. Stiamo lavorando per il rilancio turistico di Santena: un obiettivo che non può prescindere dal complesso cavouriano. Noi consideriamo la Fondazione Cavour una risorsa e stiamo facendo di tutto perché continui a esistere».
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