SANTENA 18 marzo 2018 – Ieri la città ha celebrato la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.
La festa è in occasione della ricorrenza della proclamazione del Regno d’Italia, che avvenne il 17 marzo 1861, dopo un lungo e difficile percorso di unificazione nazionale. La ricorrenza è stata istituita come festività civile il 23 novembre del 2012, con legge numero 122, con l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza e riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica.
Il 17 marzo viene celebrato in modo solenne a Santena, Roma, Pisa e Caprera, in ricordo di 4 padri della Patria: Camillo Cavour; il Re Vittorio Emanuele II; Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi. Ieri, sabato 17 marzo, il ritrovo per le scuole, le associazioni e le autorità civili, militari e religiose era fissato alle ore 10,30 in piazza Visconti Venosta, davanti al complesso cavouriano. La cerimonia è iniziata con autorità e sindaci che hanno partecipato alla deposizione della corona d’alloro alla tomba di Camillo Cavour. La corona, arrivata dal Governo, è stata posta da due carabinieri del comando provinciale, in grande uniforme. A proporre le note del silenzio la tromba di Maurizio Caldera, M° della banda musicale cittadina.
A seguire è iniziata la cerimonia commemorativa, svolta nei locali delle ex scuderie. Presenti un buon gruppo di alunni dell’Istituto comprensivo, i gagliardetti delle associazioni cittadine, la filarmonica santenese, le autorità, tra cui tanti sindaci del territorio, e santenesi che non hanno voluto perdersi l’evento.
La filarmonica ha proposto alcuni brani risorgimentali. Dopo l’introduzione del sindaco Ugo Baldi, la prima classe a proporsi è stata la 2E della media Giovanni Falcone, con un intervento sul tema “Perché siamo qui oggi’. A seguire gli studenti della classe 5C del plesso delle elementari Cavour sul tema “La Costituzione è anche nostra”. E’ quindi stata la volta dell’intervento del sindaco Ugo Baldi.
Sono poi intervenuti gli studenti della classe 2C della scuola media Giovanni Falcone, con una performance sul tema del Risorgimento. Il microfono è passato a Nerio Nesi, presidente della Fondazione Cavour. A seguire i ragazzi della classe 5 del plesso delle elementari Vignasso, con il canto “L’Italia è di tutti”.
Il microfono è passato a Martino Pollone, vicario dell’Istituto comprensivo che ha letto l’indirizzo di saluto della dirigente scolastica Giovanna D’Ettore. Gli studenti della classe 5 del plesso delle elementari del Gozzano hanno proposto “Il tricolore”, di Giosuè Carducci. La parola è passata al prefetto di Torino Renato Saccone. A chiusura di questo momento i ragazzi della classe 2D della scuola media Falcone hanno spiegato come nacque la musica dell’inno nazionale.
Complice un momento di assenza di pioggia la cerimonia si è conclusa con l’alzabandiera, svolta nel prato antistante il castello Cavour. Il sindaco e il prefetto hanno consegnato la bandiera tricolore nelle mani degli studenti che l’hanno passata alla Polizia municipale per l’alzabandiera. Davanti al pennone, in faccia alle autorità, gli studenti della classe 5 delle elementari Cavour, con un gruppo di giovani e adulti, hanno cantato l’inno nazionale, proponendolo nella Lingua dei segni. Sul prato verde antistante il castello una grande bandiera tricolore, retta da sei volontari delle associazioni cittadine. Tutto intorno al prato gli studenti, i volontari delle associazioni e tanti santenesi.
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