SANTENA – 21 marzo 2018 – Conoscere la storia per creare la propria identità futura. Si sono tenute sabato mattina 17 marzo, al castello Cavour, le celebrazioni per la 157esima Giornata dell’Unità Nazionale. Un giorno importante per la Città di Camillo Cavour, che quest’anno festeggia i suoi 140 anni.
Alla cerimonia sono intervenuti, oltre che i rappresentanti dell’amministrazione santenese, il prefetto di Torino Renato Saccone, il presidente della Fondazione Cavour Nerio Nesi, il dirigente vicario dell’Istituto Comprensivo scolastico di Santena prof. Martino Pollone. Tra le autorità presenti anche: in rappresentanza dei Carabinieri il comandante della compagnia di Chieri Luigi Di Puorto e il comandante della Stazione Carabinieri di Santena Giovanni Esposito. Presenti anche 75 studenti delle scuole elementari e medie.
Ugo Baldi, sindaco di Santena, spiega: «E’ fondamentale lavorare con le scuole affinché si possa continuare a trasmettere i ragazzi i valori della nostra Patria e il senso dello Stato. Questo è soprattutto un evento per loro. Perché solo conoscendo la storia si può costruire il futuro imparando dal passato». L’evento viene contemporaneamente celebrato in altri tre siti: Roma, Pisa e Caprera. In onore di altri tre padri della Patria: Mazzini, Garibaldi e Vittorio Emanuele II. La commemorazione santenese, nel salone delle ex Scuderie, ha visto presenti i gagliardetti di un buon numero di associazioni cittadine, della banda musicale e dei Cittadini. Sulle note del “Silenzio”, sindaco e autorità, hanno deposto la corona di alloro inviata dal governo, davanti alla tomba di Cavour».
Ugo Baldi, nel suo indirizzo di saluto, ha detto: «Tanto sangue e tante vite sono state sacrificate per avere un’Italia e un popolo italiano unito, eppure fatta l’Italia, forse, richiamando la famosa frase di Massimo D’Azeglio, ora bisogna ancora fare gli italiani. Forse non abbiamo ancora capito quanto sia importante sentirsi un popolo. Non sono certamente un bell’esempio, le volgari strumentalizzazioni politiche anti-unitarie e anti-risorgimentali sentite nella recente campagna elettorale che ha portato al rinnovo del Parlamento. Impegniamoci oggi a ritrovare la concordia e lo spirito unitario, ma soprattutto incitiamo noi stessi ad avere un po’ più di orgoglio nazionale. Ed è essenziale che il Comune sia il primo dei promotori per diffondere il senso civico e di appartenenza».
«E’ importante per gli studenti l’incontro con il tricolore – ha chiuso Ugo Baldi – ogni anno, prima di issare la bandiera viene fatta passare di mano in mano tra gli studenti, cantando l’inno nazionale. E’ un momento molto toccante e coinvolgente. L’emozione trapela ogni volta. Vedo negli occhi gli studenti l’orgoglio del proprio Stato. Uno Stato che appartiene certamente più a loro che a noi adulti a cui spetta il compito di formarli come cittadini».
**
Fonte: Ufficio stampa Comune Santena
**
Twitter @rossosantena