SANTENA – 29 marzo 2018 – Il sindaco Ugo Baldi informa sul lavoro che sta portando avanti il tavolo di contrasto al bullismo, riunito questa settimana. In città il bullismo c’è: a scuola, ma anche fuori, sino ad arrivare agli atti vandalici.
Il sindaco Ugo Baldi, spiega: «Il lavoro del tavolo di contrasto al fenomeno del bullismo è la continuazione pratica del cammino incominciato alcuni anni fa. Il progetto è stato finanziato dall’amministrazione e l’Istituto comprensivo ha messo in atto le prime azioni. Le risorse hanno consentito di dare gambe al progetto. Il tavolo non è più solo una sede di discussione sul fenomeno del bullismo. Sono state coinvolte le scuole, gli studenti e i genitori. Un primo obiettivo che si sta perseguendo è riuscire a fare in modo che gli studenti delle classi quinte delle elementari e delle classi prime delle scuole medie abbiano consapevolezza dell’esistenza del fenomeno del bullismo. E’ poi importante che il cammino avviato dal tavolo non sia un fuoco di paglia, ma che continui e duri, anche negli anni a venire. Si opera per formare e informare i ragazzi rispetto al fenomeno del bullismo; in primo luogo per far sì che aumenti la consapevolezza di questo fenomeno tra gli studenti santenesi».
Il sindaco Ugo Baldi è chiaro: «Dal lavoro avviato dal tavolo è emerso che in città il bullismo c’è: alle elementari come alle medie e si manifesta con tipologie diverse. La cosa importante delle iniziative di contrasto al bullismo è che il progetto coinvolge direttamente anche i genitori. Ricordo che, a volte, proprio nei genitori manca la consapevolezza della realtà del bullismo che coinvolge i loro figli. Dunque è importante sensibilizzare sia i genitori dei ragazzi bulli, quanto i genitori degli studenti bullizzati».
Il bullismo non è confinato nell’ambito scolastico. Ugo Baldi, chiude: «Con il tavolo di contrasto al bullismo abbiamo iniziato a lavorare nell’ambito scolastico: naturalmente il bullismo è presente anche fuori dal mondo scolastico. A scuola ha radici profonde perché c’è una concentrazione di bambini e ragazzi. Quando gli studenti escono dai cancelli delle scuole inevitabilmente portano la realtà del bullismo in città. Il risultato: oltre a fatti di bullismo tra studenti anche fuori dalle scuole, ci sono episodi di maleducazione, così come di totale mancanza di senso civico. Il tutto sfocia in comportamenti quali gli atti vandalici rispetto al patrimonio pubblico, tanto che potremo parlare di “bullismo di patrimonio”. Faccio un esempio per tutti: nei mesi scorsi sono stati identificati i ragazzi che hanno vandalizzato e distrutto le palizzate sistemate nell’area golenale del Banna. Una volta individuati, i ragazzi, con genitori e cantonieri, hanno risistemato le staccionate che avevano distrutto».
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