SANTENA – 15 luglio 2018 – Bilancio e opere pubbliche: di questo si occupa il vicesindaco Roberto Ghio. Il lavoro di programmazione del bilancio e progettazione delle opere pubbliche. Quando partiranno i lavori in sponda sinistra del Banna? Il terzo ponte si farà. Si è partiti con il nuovo piano regolatore. Tutto questo – e molto altro ancora – nell’intervista che segue.
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Roberto Ghio: «Programmare il bilancio
per realizzare nuove opere pubbliche».
Nuovo piano regolatore, terzo ponte sul Banna. Sistemazione sponda sinistra del Banna
L’impegno dell’amministrazione va accompagnato da un forte senso civico dei cittadino
SANTENA – Siamo a un anno di lavoro della giunta Baldi bis. Qual è stato il tuo impegno per quanto riguarda le deleghe al bilancio e alle opere pubbliche?
Roberto Ghio, vicesindaco, risponde così: «Sono due deleghe nuove, che nella precedente giunta non mi erano state affidate. Mi sono trovato ad affrontare argomenti nuovi. La normativa è in continua mutazione bisogna adeguarsi e rispettare la normativa. La giunta Baldi bis in parte si è rinnovata rispetto al nostro primo mandato amministrativo. Essere Santena ha portato nuovi consiglieri comunali. Per queste mie deleghe ho puntato su due fattori fondamentalmente: la programmazione e la progettazione. Programmare al meglio un bilancio significa poter progettare nuove opere pubbliche. In questi anni riusciamo di nuovo a realizzare alcune opere pubbliche. Dopo anni di crisi finalmente qualche risorsa è stata sbloccata. Questo primo anno del secondo mandato ammnistrativo è stato impiegato a progettare nuove opere pubbliche. La prima da citare è la nuova piazza Roma che diventerà la nuova piazza del mercato settimanale del giovedì mattina. Abbiamo avviato l’iter che porterà la città a dotarsi di un nuovo piano regolatore comunale. Un nuovo piano che governerà non solo l’edilizia quanto l’urbanistica della città».
A che punto siamo con gli ultimi lavori di messa in sicurezza della città rispetto al Banna, i lavori in sponda sinistra in zona Trinità?
«Anche qui la burocrazia l’ha fatta da padrone – racconta Roberto Ghio – . La normativa è cambiata e l’appalto è stato affidato alla Cuc, Centrale unica di committenza. Sono previsti lavori per euro 700.000. Il bando ha visto arrivare le offerte di 170 ditte. I tempi si sono allungati. Ci sono buone speranze, direi delle certezze, che entro autunno si possa finalmente iniziare i lavori. Con l’intervento in sponda sinistra tutto il centro abitato santenese sarà messo in sicurezza rispetto ai pericoli portati dal torrente Banna. Non viene garantita l’assoluta sicurezza rispetto alle acque del torrente. Però possiamo dire con la massima tranquillità che tutto il centro abitato è oggi più sicuro di quanto non lo fosse 25-30 anni fa. Oggi il torrente è in grado di smaltire una quantità d’acqua pari a tre volte quella arrivata con l’esondazione del 1994».
In queste settimane l’amministrazione ha avviato l’iter che porterà alla revisione del piano regolatore.
«Sono state già compiute le opere propedeutiche alla redazione del nuovo piano regolatore – informa Roberto Ghio – . Non si tratterà di una variante generale. Il nostro piano regolatore è relativamente recente, conta 11-12 anni di vita soltanto e non ha ancora esaurito gli interventi previsti. Diciamo che ci sono delle modifiche necessariamente da fare anche alla luce del periodo storico in cui stiamo vivendo in cui il settore edilizio sta mostrando tutt’altro che vitalità. Stiamo discutendo della localizzazione del terzo ponte sul Banna. Questo terzo ponte rimane un’opera fondamentale per svincolare dal traffico il centro cittadino. Probabilmente sarà realizzato in un punto diverso rispetto a quanto previsto nel passato. Sarà più verso il centro cittadino. In passato il progetto prevedeva la sua realizzazione con strade che utilizzavano suolo agricolo. La strada del ponte andava a unirsi con un’arteria provinciale – la circonvallazione di Villastellone – che non verrà più realizzata per mancanza di fonti da parte della città metropolitana di Torino. Il nuovo ponte sarà servito da una strada per liberare dal traffico il centro cittadino. Centro che dovrà vedere un rilancio del tessuto commerciale».
Qual è la cosa che ti ha colpito più in questi mesi rispetto ai meccanismi burocratici della macchina statale?
«Negli anni le rigidità del patto di stabilità si sono un tantino allentate – chiude Roberto Ghio –. Usando le dovute accortezze con gli enti superiori – Città metropolitana, Regione Piemonte, fino allo Stato – siamo riusciti a ritagliarci sempre nuovi margini. Nell’anno in corso spenderemo euro 420.000 dell’avanzo di amministrazione del bilancio dello scorso anno. Ricordo che sono sempre risorse che vanno in investimenti e non in spesa corrente. Interveniamo per rinnovare la nostra città. Abbiamo però bisogno di cittadini con un buon senso civico. Sappiamo che una città bella normalmente è più curata dagli stessi cittadini che si dimostrano meno propensi nello sporcare o nel non rispettare la cosa pubblica. Noi facciamo il possibile: i cittadini possono fare molto, a partire da comportamenti virtuosi guidati da un forte senso civico guidato dal rispetto per il patrimonio pubblico e i beni comuni».
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