SANTENA – 15 settembre 2018 – Santena ha grandi occasioni. Il significato e il valore dell’Università e del XX settembre. Giovedi, ore 17, tutti al Castello.
1) Distretto del Cibo e Università Diffusa. L’idea del Premio Nazionale Camillo Cavour 2012, Carlin Petrini, di creare l’Università Diffusa del Cibo, ben si sposa con il progetto dell’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto denominato Università Popolare dell’Asparago. Un’intuizione locale, elaborata tra i soci nel 2014 che attendeva per decollare la sponda di qualcuno di importante come lo sono la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, guidata da Giovanni Quaglia, e Slow Food, diretto da Carlin Petrini. Il Progetto di Università Diffusa sarà discusso durante questa edizione di Terra Madre, dal 20 al 24 settembre a Torino Lingotto. Per Santena, per il Pianalto, per la Zona Chierese-Carmagnolese è una grande occasione anche in vista della costruzione del Distretto del Cibo.
2) Ricerca e innovazione: la missione di Santena. Il progetto punta sul recupero della Cascina Nuova del Castello Cavour, come centro propulsivo dell’innovazione agraria dall’Ottocento a oggi del Chierese-Carmagnolese. L’idea inizialmente ha coinvolto il Comune di Santena, l’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour, l’IIS Baldessano-Roccati di Carmagnola, e Agrion di Cuneo (Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese) e man mano si è ingrandita alle scuole superiori del territorio, all’Università e al CNR.
3) Perché l’Università Popolare dell’Asparago. Per promuovere e valorizzare la produzione, l’innovazione e il consumo dell’asparago coltivato in quest’area di collegamento tra la Città Metropolitana torinese e il Monferrato, Langhe e Roero. Il Progetto poggia sulla promozione su scala regionale e nazionale della conoscenza di questo ortaggio prelibato, prodotto storico del Paniere della Provincia di Torino e caratterizzato da notevoli proprietà organolettiche, da una tradizione plurisecolare di coltivazione e cucina, tassello fondamentale della storia agricola e gastronomica piemontese sviluppata in terre altamente vocate alla produzione e capaci di nutrire Torino e dintorni con cibi freschi, sani e salutari.
4) Premio Nazionale Camillo Cavour a Soldini. Il navigatore, solitario e non, sarà presente a Santena nel Castello dei Benso, alle ore 17 di giovedì 20 settembre. Si celebra il 148° della Presa di Roma, giornata in cui si realizzò una parte importante delle idee dei rinnovatori della Chiesa Cattolica dell’Ottocento. Di questi faceva parte Camillo Cavour cui è attribuito il motto “Libera Chiesa in libero Stato”. Un principio che conteneva la separazione dei poteri, la fine del potere temporale del Pontefice e l’indicazione di avere nella Città Eterna la capitale della Nuova Italia. In gioco c’era il diritto fondato sulla falsa Donazione di Costantino. La cerimonia si svolge nel Castello Cavour di Santena. L’ingresso per tutti i partecipanti è libero e gratuito.
5) Se ne parla giovedì e non mercoledì.Dall’Ottocento in poi la città di Camillo Cavour è stata al centro del dibattito sul rinnovamento continuo della Chiesa cattolica. Vuoi per la presenza della famiglia Benso. Vuoi perché i Cavour frequentavano il pericoloso don Antonio Rosmini, beatificato solo nel 2007, autore “Delle Cinque piaghe della Santa Chiesa”, opera messa all’indice, sotto il pontificato di Pio IX. Vuoi per l’attenzione rivolta alle questioni religiose da parte di Gustavo e di Camillo Cavour e della loro madre, Adele de Sellon, ginevrina, in quanto tale, calvinista, convertita al Cattolicesimo solo nel 1811. In verità Santena dal Medioevo in poi, ma anche prima, è sempre stata attraversata da idee eretiche.Perché era collocata sulla più importante Via Francigena, quella diretta in Val Susa. E perché era parte della Grande Chieri. Chieri, detta anche la Piccola Ginevra, da cui le geranchie cattoliche temevano si potessero diffondere in tutta la Penisola pratiche dissidenti e quindi condannate come eresie.
6) Camillo il 23 va a Roma con i bersaglieri. Domenica 23 settembre la sezione Col. Ugo Verdi sfilerà dal Colosseo, ai Fori Imperiali, fino a Piazza Venezia nella ricorrenza del 148° della Presa di Porta Pia. Sullo striscione c’è il ritratto di Camillo Cavour. La sua presenza nel cuore della Città del Papa creerà inquietudine. Fu il Contadino-Tessitore nel 1860 a decidere di dichiarare guerra e di invadere lo Stato Pontificio rubando la scena a Giuseppe Garibaldi. Fu sempre Lui a indicare l’obiettivo di Roma Capitale, facendo approvare il testo del 27 marzo 1861. La Camera dei Deputati era presieduta da Urbano Rattazzi. Al termine della discussione fu votata la proposta eversiva sostenuta da Camillo Cavour: prendere Roma, sottrarla al potere temporale del Papa, congiungerla al resto della Penisola, perché solo la Città Eterna poteva essere la Capitale della nuova Italia finalmente liberata dalla prepotenza straniera e unificata. Ecco la risoluzione: “Pongo a partito il voto proposto dal deputato Bon-Compagni, emendato dal deputato Regnoli, così concepito : «La Camera, udite le dichiarazioni del Ministero, confidando che, assicurata la dignità, il decoro e l’indipendenza del Pontefice e la piena libertà della Chiesa, abbia luogo di concerto con la Francia l’applicazione del non intervento, e che Roma, capitale acclamata dall’opinione nazionale, sia congiunta all’Italia». (La Camera approva alla quasi unanimità)”.
7) Perché stare insieme? La ricerca di una nuova formula per l’Europa passa necessariamente dalla individuazione della missione della Unione Europea nel Mondo. La domanda cui le persone devono dare una risposta è sul senso e sull’utilità dello stare insieme! Ci vorrebbe un nuovo Camillo Cavour.
Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 15 settembre 2018.