SANTENA – 21 ottobre 2009 – La Lega Nord di Santena, nelle persone della consigliera comunale Patrizia Borgarello e del segretario cittadino Valter Cianchetti esprime la propria posizione in merito alla vicenda Outlet.
«La Lega Nord conferma la posizione tradizionalmente favorevole a uno sviluppo ordinato e rispettoso dell’ambiente e a difesa delle tradizioni, compreso dunque il settore agricolo. Per questo motivo è molto cauta di fronte a possibili operazioni che possano comprimere ulteriormente le superfici agricole o comunque verdi». Si apre così il comunicato inviato oggi ai mezzi di informazione firmato da Patrizia Borgarello e Valter Cianchetti.
I due esponenti della Lega Nord Piemont continuano: «Ci associamo ai dubbi già espressi da altri gruppi circa l’opportunità di gestire il governo del territorio a colpi di varianti più o meno tagliate su misura sulla scorta delle necessità dei richiedenti. Si tratta di un metodo assai discutibile in quanto viene meno il significato stesso del Piano Regolatore poiché o questo è – e rimane – uno strumento rigido che contempla il rispetto tassativo delle norme in favore delle scelte compiute dall’ amministrazione a tutela di tutti, oppure diventa una inutile spesa sostenuta solo per ottemperare a un obbligo legislativo ma, nei fatti, svuotato da ogni valenza».
Borgarello e Cianchetti nella nota aggiungono: «Ogni variante, seppure piccola, costituisce un precedente al quale è poi difficile sottrarsi in seguito, sia dal punto di vista “morale”, sia dal punto di vista legale. Nel caso specifico, pur non contrari in assoluto ad una eventuale operazione commerciale, riteniamo che discuterne sulla sola scorta di una proposta generica di incremento occupazionale o di beneficio economico per Santena sia quantomeno inopportuno. Così come è inopportuno – e appare come una intollerabile ingerenza nella attività amministrativa – che i proponenti si offrano addirittura di fornire il professionista che si occuperebbe della variante. Se così stanno le cose, a breve ci attendiamo che vengano predisposte anche le delibere da far approvare in Consiglio, giacché pare che questa sia ritenuta una mera formalità!».
Patrizia Borgarello e Valter Cianchetti concludono: ««Noi proponiamo un percorso diverso: chiediamo agli operatori economici che intendono proporre questo progetto che prevede l’intervento dell’amministrazione di presentare un piano credibile e dettagliato, con le opportune garanzie. Solo a seguito di questo si potrà incominciare a discuterne, nei modi e nei tempi che il Comune, e nessun altro, deciderà».