Santena, Gianni Tosco motiva il suo sostegno alla Giunta Nicotra-ter/bis

SANTENA – 24 ottobre 2009 – Gianni Tosco, consigliere comunale, spiega le ragioni che l’hanno indotto a sostenere la Giunta Nicotra-ter/bis.

Gianni Tosco 200ott24

«Quando è nato progetto Santena io ho dato la mia adesione perchè volevamo cambiare alcune situazioni che non ci stavano bene per come si erano messe o si stavano delineando. Innanzitutto intendo spiegare che noi avevamo dato vita a questo gruppo non per mandare a casa Nicotra ma per far cambiare rotta all’amministrazione di centro-destra guidata dal sindaco Benny Nicotra – con queste parole il consiliere  Gianni Tosco comincia a spiegare come è arrivato ad appoggiare la giunta Nicotra –. Noi come progetto abbiamo contribuire a sfiduciare l’assessore Giuseppe Falcocchio, ma non certo il nostro sindaco. A rischio di ripetermi voglio far presente che ho aderito a Progetto Santena non per dare un altro sindaco a questa città, ma per dare uno scrollone alla coalizione di centro destra che – secondo me – stava deviando dalla retta via».

«Dal mio punto di vista ritengo coerente il percorso che ho compiuto in queste settimane – prosegue Gianni Tosco –. Io non sono mai andato via dal centrodestra. Ho aderito a Progetto Santena perché non vi erano altri mezzi per far valere alcune ragioni che non erano tenute in sufficiente considerazione dalla coalizione che è andata in crisi nel consiglio di settembre. Progetto Santena è da ritenere una costola del centro-destra e in questo orizzonte politico si riconosce pienamente. I fatti della scorsa settimana mi hanno portato a sostenere la Giunta nominata da Nicotra per risolvere la crisi che ha colpito l’amministrazione cittadina. Sentite le proposte del sindaco ho ritenuto di dare la mia adesione a questa proposta di maggioranza».

«Concordo con le priorità che Nicotra ha detto di voler portare avanti con urgenza – aggiunge Gianni Tosco –. La prima sono i lavori da compiere alle sponde del Banna. Questo torrente continua a rappresentare una spada di Damocle che incombe sulla città e sui santenesi. Si tratta di un problema da affrontare e risolvere con urgenza: attendere oltre sarebbe da irresponsabili. Aggiungo anche che la fiducia che ho concesso all’esecutivo nominato da Nicotra non è senza condizioni. Io appoggio questa maggioranza, ma mi riservo di esprimere un giudizio compiuto a breve, con la stesura del bilancio di previsione per il 2010. Se in quella sede alcune priorità non saranno chiaramente delineate attraverso lo stanziamento di risorse adeguate e dettagliati crono programmi ne trarrò le necessarie conseguenze».

Gianni Tosco, aggiunge ancora: «Uno degli impegni che ho strappato al sindaco e che mi ha portato a concedere la fiducia alla nuova Giunta riguarda gli impegni per la scuola. Il sindaco si è impegnato a destinare 200mila euro di risorse per la scuola e in particolare per i diversamente abili; un tema cui sono particolarmente sensibile. I tagli dovuti alla riforma Gelmini hanno ridotto il numero di insegnanti statali a sostegno di questi ragazzi.  Altro  aspetto da considerare è che negli ultimi anni è aumentato il numero di studenti diversamente abili. Alla luce di tutto questo ho legato il mio appoggio alla nuova Giunta anche a questo impegno. Ricordo che l’azione educativa portata avanti dagli educatori della cooperativa si traduce in benefici per tutta la classe e non solo per gli alunni diversabili».

Gianni Tosco continua: «Tra le tante priorità, tutte importanti, ritengo infatti che vadano portati avanti sia gli interventi legati al sociale sia quelli legati alla messa in sicurezza del territorio. Sin dalle prossime decisioni della Giunta presterò la massima attenzione che queste indicazioni vengano rispettate. Vorrei ancora dire una cosa. Ho aderito a Progetto Santena per contribuire a risolvere alcuni problemi e non per far ritornare i cittadini alle urne. Altri componenti di Progetto Santena avrebbero forse preferito andare al voto. Io penso che chiamare anzitempo i cittadini al voto non significhi affatto risolvere i tanti problemi di questa città. Da ultimo mi sento anche di dire che mandare a rotoli una amministrazione è più semplice di tenerla assieme. Disfare è più semplice che lavorare per ricostruire».

«Ho ritenuto di appoggiare l’esecutivo indicato dal sindaco a seguito delle proposte arrivate anche dal livello provinciale del Pdl – prosegue la sua riflessione Gianni Tosco –. La scorsa settimana la quadra l’abbiamo trovata in una riunione che ha visto la presenza di Barbara Bonino e di Caterina Ferrero, rispettivamente coordinatrice e vice coordinatrice provinciale del Pdl. Ci tengo anche ad aggiungere che la mia adesione non è legata a poltrone e incarichi: io non ho chiesto, né tantomeno preteso nulla di tutto questo. Informo anche che non intendo entrare nel merito delle scelte che il sindaco ha ritenuto di compiere nel nominare questa Giunta. Indicare gli assessori e distribuire le deleghe è una prerogativa che spetta al sindaco. Detto questo non mi sento neanche di dire che la Giunta indicata la scorsa settimana è uguale alla precedente: questo lo vedremo sin dai prossimi giorni».

«Aggiungo ancora due cose – conclude la sua riflessione Gianni Tosco –. Aderendo al Pdl non ho certo cambiato la mia posizione rispetto all’utilizzo dei terreni della Masseria e al progetto di edificare un outlet nell’ex cava dei Ponticelli. La Masseria è una partita che ritengo chiusa. In consiglio comunale abbiamo detto che l’area resta coltivata, oppure passa a servizi ospedalieri; non ci sono ragioni per ritornare sui nostri passi. Rispetto all’outlet io per ora non vedo i vantaggi – economici e occupazionali – delineati nella recente lettera arrivata in Comune. Per adesso – come tutti – devo ancora capire chi è il soggetto che ha proposto l’intervento. Andrei anche un pochino cauto rispetto ai tanti posti di lavoro annunciati nella missiva. Sempre sull’outlet c’è un altro aspetto propedeutico: l’amministrazione dovrà quanto prima mettere mano al nuovo Piano regolatore, per fissare le regole di base: solo dopo si dovrebbero aprire i giochi. Noi amministratori di questa città alla luce dei tanti interventi che stanno piovendo sul nostro territorio abbiamo il dovere di mettere alcuni paletti rispetto all’utilizzo del territorio. Dico questo anche a tutela dei proprietari dei terreni. Con regole certe arriverebbero vantaggi anche per loro: i coltivatori non hanno nessun vantaggio nel vendere un terreno agricolo a chi realizza un intervento commerciale».

filippo.tesio@tin.it

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