Asparagi: pronti via. Santena e Dintorni. Puntata 166

SANTENA – 6 aprile 2019 ­ – 10-19 maggio, 86° Sagra dell’Asparago di Santena, curata dalla Pro Loco. Ad aprile inizia la stagione del Re della Tavola di Primavera. Promozione e valorizzazione dell’Asparago e del Castello Cavour sono una cosa seria, che richiede massima attenzione da parte del Comune.  Sensibilità ambientale, salubrità, freschezza e tempo zero gli elementi che fanno la differenza.

1) L’ASPARAGO FA BENE ALL’AMORE, ALLA SALUTE, ALL’UMORE e…

2) Asparago Metropolitano. L’Asparago va a Torino, perché Torino ha sempre apprezzato il germoglio che cresce a Santena e nel Pianalto. Venerdì 12 aprile 2019, ore 18. Circolo dei Lettori di Torino. Apertura Campagna 2019 dell’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto. La degustazione dei teneri germogli, i primi della stagione, è curata dall’Associazione Ristoratori Santenesi, affiancati dagli allievi dell’IPS “J.B. Beccari”, di Torino. Vini della Cantina Sperimentale Bonafous di Chieri.

3) “L’Asparago va a scuola”. Circolo dei Lettori. 12 aprile. Racconti di esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro tra allievi, agricoltori e insegnanti degli IIS Baldessano-Roccati, sezione agraria, di Carmagnola; IIS Bernardo Vittone, sezioni agraria e turistica, di Chieri; IIS Norberto Bobbio, sezione turistica, di Carignano; Liceo Classico Vittorio Alfieri, di Torino e i Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto. Padrino della serata lo scrittore Enrico Brizzi. Un’esperienza di ASL che fa parte del Protocollo d’Intesa promosso dall’Istituto Comprensivo di Santena, siglato nel Castello Cavour il 15 febbraio dall’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, dalla Fondazione Camillo Cavour e dagli Amici di Camillo Cavour in collaborazione con i Produttori Asparago.

4) L’Asparago Santenese nel turbine della Rivoluzione. Chieri e la sua frazione, Santena, erano già famose per la produzione del prelibato germoglio di asparago ben prima che ad Argenteuil, nei dintorni di Parigi, si iniziasse a coltivare la varietà nota con questo nome. Lo attestano, involontariamente, i rivoluzionari del 1821. Quelli guidati da Santorre di Santarosa e da Guglielmo Moffa di Lisio, che compromisero il Principe Carlo Alberto, gettando le basi dell’Unificazione italiana. Un gruppo di ribelli costituzionalisti, partiti da Torino, da Piazza Marconi, San Salvario, arrivò la notte del 10 marzo sulle colline sopra la romana “Carreum Potentia”. Faceva freddo, avevano fame e sonno. La compagnia discusse e poi prese, nonostante i pericoli, la decisione scendere a Chieri, la capitale “della antica repubblica dei melloni e degli asparagi”. Tra loro c’era il futuro Generale, Giuseppe Avezzana (1797-1879), chierese di nascita, Ministro della Guerra nella Roma repubblicana del 1849. L’asparago era già un prodotto di eccellenza del territorio.

5) La misericordia di Lui. E’ più forte di noi e della sua Chiesa. L’ha dimostrato: ha fatto piovere senza processioni e preghiere. Un tempo, con questa siccità, quando la società conosceva il valore del coltivare la terra, la Chiesa Cattolica si sarebbe subito attivata. I parroci spontaneamente o spinti dal vescovo, dai suoi vicari e dalle Unioni Pastorali o più spesso sollecitati dal basso, dal popolo di Dio, avrebbero da almeno tre settimane organizzato messe ad petendam pluviam (per chiedere la pioggia). Processioni, messe e preghiere avrebbero toccato tutte le Cappelle e i Piloni della Zona Chierese-Carmagnolese della Città Metropolitana Torinese chiedendo: protezione dalle calamità naturali; aiuto per l’agricoltura di questo straordinario e sottovalutato Distretto del Cibo; soccorso contro il rischio di morire di fame. Invocare la grazia della pioggia, per avere un buon raccolto e sfamarsi è una pratica che risale all’Alto Medioevo, ma che va indietro nel tempo, in epoca precristiana, pescando negli antichi riti pagani. Finchè la società è stata rurale, si invocava la provvidenza e la misericordia divina con preghiere rogazionali per salvare i nostri poveri antenati, viventi in un’economia di sussistenza. Adesso che siamo al postindustriale, Lui provvede alla nostra irresolutezza nel riequilibrare l’alterazione del clima causata dall’Uomo.  Perché? Perché l’acqua è la vita! 

6) Bollettino Asparago n° 2. Mentre a livello nazionale la superficie coltivata pare sia in calo, nel Pianalto cresce, lievemente, ogni anno. Se l’inizio stagione nel Pianalto è in linea con la media degli altri anni, al Sud è in ritardo causa le minime troppo basse, i venti e la siccità. Si conferma dunque quanto il germoglio d’asparago sia sensibile ai cambiamenti climatici e reattivo alle temperature dell’aria e del terreno. Una caratteristica che rende difficile la programmazione e la commercializzazione sia sulle reti della Grande Distribuzione, sia nella filiera della vendita diretta in Cascina. Clima permettendo, nei prossimi giorni nel Pianalto e a Santena si prevede un lento incremento della produzione. Ai compratori si consiglia pertanto di prenotare con un certo anticipo gli acquisti. Il prezzo al dettaglio considerata la qualità e la scarsità di prodotto in questi giorni va da 10,00 a 5,50 il Kg, secondo le pezzature.

7) Tempo di Sagre, Fiere e Mercati. Santena, domenica 14 aprile.Siamo all’inizio della stagione dell’Asparago Santenese.Segni di Primavera”, mercatino florovivaistico, con prodotti alimentari, hobbisti e artigiani potrebbe diventare l’occasione per fare una passeggiata nelle vie della città di Camillo Cavour, acquistando dai produttori gli asparagi santenesi e le primizie degli ortaggi. Un’opportunità per promuovere e gustare, presso i ristoranti e le trattorie, i primi germogli di asparago, fiore all’occhiello dell’orticultura, della cultura, dell’economia e della gastronomia locale, zonale, metropolitana, regionale e nazionale.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 6 aprile 2019.

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