Asparagi, fare squadra nel Torinese in crisi complessa. Puntata 167

SANTENA – 13 aprile 2019 – 86° Sagra dell’Asparago di Santena, 10-19 maggio. Nel PSR (Programma di Sviluppo Rurale) deve essere inserito il Distretto del Cibo Metropolitano del Chierese-Carmagnolese. L’orticoltura della Zona, per reggere la competizione scorretta proveniente da altre Regioni e Stati, ha bisogno del sostegno della comunità metropolitana e regionale.

1) L’asparago fa bene all’amore, alla salute, all’umore, alla squadra e ad altro.

Fabio Grollino, presidente Pro Loco Santena, durante la presentazione dell’86esima Sagra dell’asparago di Santena, il 12 aprile, al Circolo dei lettori, di Torino (foto Giulio Scardamaglia)
Circolo dei lettori, la conferenza di presentazione della sagra dell’asparago 2019 (foto Giulio Scardamaglia)
Giovanna D’Ettore, dirigente Istituto Comprensivo di Santena (foto Giulio Scardamaglia)

2) Bollettino Asparago n° 3. L’attesa per il pieno avvio della stagione sta diventando snervante: per i coltivatori e soprattutto per i buongustai. Buongustai capaci di apprezzare le immense qualità che differenziano l’Asparago di Santena e del Pianalto da quelli venduti sulle bancarelle dei mercati rionali o nei supermercati. L’inizio della settimana passata, caratterizzato dal sole ma da notti fredde, ha favorito l’emersione a macchia di leopardo sul territorio del Pianalto, dei germogli, in quantità minime, tali da non soddisfare la domanda dei clienti più fidelizzati e dei ristoranti. La pioggia di mercoledì e dei giorni successivi ha rallentato ulteriormente la raccolta, fenomeno che proseguirà almeno fino a lunedì 15. La Campagna 2019 ricalca nei tempi di avvio quella del 2018. Vista l’alta domanda e la bassa offerta, ai clienti si consiglia di prenotare con un certo anticipo gli acquisti. Il prezzo al dettaglio, considerata la qualità e la scarsità di prodotto, in questi giorni va da 8,00 a 5,00 euro il Kg, secondo le pezzature. Più che in linea con i prezzi al mercato all’ingrosso, Caat Torino, dell’11 aprile, calibro 16-20, provenienza Italia, in mazzo da 5 a 8 euro il Kg.

3) Distretto del Cibo sottovalutato. Ci fossero Loro, caro Lei, le cose andrebbero diversamente. Tanto per intenderci, essendo a Santena, il Loro è riferito ai contemporanei di Camillo Cavour, il grande statista di dimensione europea delle cui capacità, checché ne dicano i neoborbonici, molti Italiani avvertono sempre più la nostalgia. Un esempio? Era il dicembre 2017, Rosso Santena, come al solito troppo ottimista, scriveva che, fosse dipeso da Camillo Cavour e dai suoi contemporanei, il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese lo avrebbero fatto subito. La legge di Bilancio 2018, infatti, prevedeva la possibilità di creare il Distretto Metropolitano Torinese. E’ sufficiente che la Regione ne riconosca l’utilità, ne definisca gli ambiti e programmasse le conseguenti risorse da rendere disponibili con il nuovo PSR 2020-2027. Un PSR che, oltre ad occuparsi del vino e di altri comparti, deve comprendere finalmente il valore dell’orticoltura e del lavoro degli orticoltori.

4) Torino Area di crisi complessa. Pareva che la Città Metropolitana, il cui Sindaco è Chiara Appendino, potesse essere interessata a valorizzare e promuovere il suo Distretto del Cibo. Un Distretto che produce ortaggi e frutta freschi, salutari, genuini e accessibili, in grado di tenere alto il livello qualitativo di quelli provenienti da altre regioni italiane o dall’estero. Un Distretto che, con le attività agricole e agroalimentari, serve a promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale (filiere), la sicurezza alimentare, la biodiversità, la riduzione dello spreco alimentare, la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio rurale. Visto che da oggi Torino è riconosciuta area di crisi complessa tanto vale favorire gli investimenti nella nuova agricoltura. 

5) Spinta dal Basso. Pare che anche i Comuni del Territorio della Zona Omogenea Chierese-Carmagnolese della Città Metropolitana Torinese siano pronti a chiedere alla Regione e a Torino di destinare fondi Comunitari agricoli del PSR 2020-2027 al Distretto del Cibo. I Comuni e la Città Metropolitana hanno però bisogno di creare alleanze, raccogliendo la domanda che arriva dal mondo agricolo, dai consumatori e dalle imprese agroalimentari, dalla ristorazione, dal turismo, dalla società, dalla salute. In ballo ci sono investimenti e scelte per la produzione di ricchezza e per creare veri posti di lavoro. 

6) Il Distretto nel PSR. La notizia che vi sia un crescente interesse da parte di aziende dell’agroalimentare e delle aziende agricole del territorio fa ben sperare in un rapido recupero sui tempi. Tanto più che è ormai evidente la necessità, per le aziende cerealicole, di riconvertire sia le colture sia gli impianti. L’intento di alcuni Comuni di avviare una collaborazione con le associazioni dei produttori agricoli e con i soggetti interessati allo sviluppo dell’agricoltura sostenibile, è benvenuta. Vuoi perché adesso ci sono le elezioni, vuoi perché il prossimo PSR (Piano di Sviluppo Rurale) dovrebbe già essere in fase di preparazione.

7) Elenco Produttori Asparagi iscritti al 13 aprile 2019.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, sabato, 13 aprile 2019

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